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I suoli dell'Emilia-Romagna
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Glossario

Acidità

vedi Reazione

Alcalinità

vedi Reazione

Ambiente deposizionale

Luogo o area della superficie terrestre in cui avviene la deposizione di sedimento. Gli ambienti deposizionali si suddividono comunemente in continentali, di transizione e marini e sono suddivisi, a loro volta, in sottoambienti. L’espressione deposizionale di un ambiente deposizionale (ad esempio, pianura alluvionale) è il sistema deposizionale, mentre l’espressione deposizionale di un sottoambiente (ad esempio, piana inondabile) è l’associazione di facies.

Analisi cluster

Insieme di tecniche di analisi multivariata volte alla selezione e raggruppamento di elementi omogenei che presentano una qualche forma di similitudine o vicinanza all’interno di un data set. In questo studio è stata applicata la R-mode cluster analysis ai dati chimici relativi a campioni prelevati a 120-130 cm di profondità, con l’obiettivo di identificare gruppi di elementi positivamente o geneticamente correlati.

Analisi della varianza (ANOVA)

Analisi statistica che, attraverso il confronto dell’analisi della variabilità interna ai gruppi e della variabilità tra gruppi, consente di stabilire se più popolazioni sono caratterizzate dalla stessa media.

Associazione di facies

Insieme di due o più facies. L’associazione di facies è il prodotto dell’insieme dei processi di trasporto e sedimentazione attivi in un sottoambiente o in una parte dell’ambiente deposizionale (ad esempio, associazione di facies di canale fluviale, argine, rotta fluviale, piana inondabile, ecc). Nel caso in cui lo studio sedimentologico non consenta l’attribuzione di un determinato deposito ad una specifica associazione di facies, si parla di deposito indifferenziato.

Box-plot (diagramma a scatola)

Rappresentazione grafica sintetica di alcuni parametri statistici che permette di descrivere la distribuzione di un insieme di dati. Il box-plot è solitamente rappresentato mediante un rettangolo (box = scatola), orientato verticalmente o orizzontalmente, i cui estremi sono rappresentativi del primo e terzo quartile (Q1 e Q3), mentre la linea interna alla scatola corrisponde al valore della mediana. La distanza fra il terzo e il primo quartile (distanza interquartilica) è la misura della dispersione dei dati (il 50% delle osservazioni è compreso in questo intervallo). Le distanze fra i quartili e la mediana forniscono informazioni riguardo la forma della distribuzione: se le due distanze differiscono allora la distribuzione è asimmetrica. I due segmenti che escono dalla scatola (whisker = baffi) rappresentano gli intervalli relativi ai dati rispettivamente minori e maggiori di Q1 e Q3, i cui estremi rappresentano il massimo e il minimo della distribuzione.

Calcare attivo (Determinazione col metodo Drouineau-Gallet)

Esprime in maniera solo approssimativa la percentuale in peso dei carbonati finemente suddivisi e facilmente solubilizzabili. Più esattamente, corrisponde alla quota percentuale di ioni Ca++ che reagiscono con ossalato di ammonio (determinazione col metodo calcimetrico Drouineau-Gallet). In suoli ricchi di sali, in particolare di gesso, il metodo fornisce valori non attendibili.
Il dato riportato deriva da determinazione di laboratorio sui profili con il metodo calcimetrico Drouineau-Gallet.
Sono distinte le seguenti classi di contenuto:

Classi di contenuto di calcare attivo
Classi Calcare attivo (%)
Assente < 0,5%
Basso o moderato 0,5-10%
Alto o molto alto >10%

Al di sopra del valore soglia del 10% spesso si determinano processi di fissazione del P e di riduzione della disponibilità di alcuni elementi minori (specialmente del Fe, causa della clorosi). L’assenza di calcare attivo è considerata limitante per alcune colture erbacee.

Calcare totale

Rappresenta il quantitativo totale di carbonati presenti nella terra fine (frazione inferiore a 2 mm).
Il dato riportato deriva da determinazioni di laboratorio con metodo gasvolumetrico e da stime in campo (vedi effervescenza all’HCl).
Sono distinte le seguenti classi fondamentali e generali (percentuale espressa come CaCO3):

Classi fondamentali e generali di CaCO3 totale
Classi fondamentali Classi generali CaCO3 totale (%)
non calcareo non calcareo <0,5
calcareo molto scarsamente calcareo 0,5-1
scarsamente calcareo 1-5
moderatamente calcareo 5-10
molto calcareo 10-2
fortemente calcareo 25-40
estremamente calcareo estremamente calcareo >40

Capacità depurativa

Valuta la capacità del suolo di degradare rapidamente la sostanza organica apportata con i liquami, liberando gli elementi nutritivi in forma assimilabile dalle colture e di adsorbire alcuni composti a potenziale azione inquinante (Cu, Zn, ecc.).
Il valore deriva da stima indiretta effettuata utilizzando, secondo lo schema riportato più avanti, i seguenti caratteri riferiti al suolo:

  • contenuto in scheletro entro 1 m di profondità,
  • profondità utile per le radici,
  • capacità di scambio cationico,
  • pH.

Questi caratteri derivano a loro volta da stime o misure; la stima viene condotta per ogni suolo.
Sono distinte le seguenti classi fondamentali:

  1. molto alta
  2. alta
  3. moderata
  4. bassa
  5. molto bassa
Classi fondamentali relative alla capacità depurativa
Scheletro C.S.C. Profondità utile alle radici
<50 cm 50-100 cm
>100 cm
pH
<6.5 >6.5 <6.5 >6.5 <6.5 >6.5
<35% >10 4 5 2 4 1 3
<10 5 5 3 4 3 4
>35% >10 5 5 4 5 3 4
<10 5 5 5 5 4 4

Capacità di accettazione delle piogge

Si riferisce alla capacità del suolo di accettare apporti idrici senza che si verifichino fenomeni di ruscellamento superficiale o sottosuperficiale e di percolazione profonda.
Il valore deriva da stima indiretta effettuata utilizzando, secondo lo schema riportato più avanti, i seguenti caratteri riferiti al suolo:

  • disponibilità di ossigeno per le radici delle piante,
  • pendenza,
  • profondità di un orizzonte poco permeabile,
  • permeabilità del suolo al di sopra di un orizzonte poco permeabile.

Questi caratteri derivano a loro volta da stime o misure.
Sono distinte le seguenti classi fondamentali:

  1. molto alta
  2. alta
  3. moderata
  4. bassa
  5. molto bassa
Classi fondamentali relative alla capacità di accettazione delle piogge
Classe disponibilità di ossigeno Profondità orizzonte poco permeabile (cm) Classe di pendenza
0-8% 8-16% 16-35%
Permeabilità al di sopra dello strato impermeabile (conducibilità)
alta mod. bassa alta mod. bassa alta mod. bassa
Buona >80 1 1 2 1 1 2 1 2 3
40-80 1 1 1 2 2 2 3 3 4
<40 *** *** *** *** *** *** *** *** ***
Moderata >80 2 2 3 3 3 4 *** 4 5
40-80 2 3 3 3 4 4 4 4 5
<40 3 4 4 4 4 4 4 4 5
Imperfetta >80 4 4 5 5 5 5 *** 5 5
40-80 4 5 5 5 5 5 *** 5 5
<40 5 5 5 5 5 5 5 5 5
*** indica combinazione di caratteri improbabile

Capacità in acqua disponibile

Si riferisce alla massima quantità di acqua, utilizzabile dalla maggior parte delle colture, che un suolo è in grado di trattenere.
Deriva dalla differenza tra le quantità di umidità presenti nel suolo alla capacità di campo e al punto di appassimento, moltiplicata per un coefficiente (compreso tra 0 e 1) che rappresenta la frazione del volume dell'orizzonte effettivamente esplorabile dalle radici. A loro volta, queste grandezze derivano da stima o, più raramente e limitatamente al contenuto idrico alla capacità di campo e al punto di appassimento, da misure di laboratorio. Viene calcolata fino a una profondità di 1,5 m, salvo presenza più in superficie di strati impenetrabili dalle radici delle piante.
In genere il calcolo della capacità in acqua disponibile è stato effettuato su uno o pochi profili rappresentativi della tipologia di suolo.
È classificata nel modo seguente:

Classi quantità d'acqua
Quantità di acqua (mm) Classi
<150 bassa o molto bassa
>150 moderata o alta

Capacità di scambio cationico

Corrisponde alla massima quantità di cationi scambiabili che il complesso adsorbente del suolo è in grado di trattenere; viene espressa in milliequivalenti per 100 g di terra fine (meq/100g). Dipende dalla quantità e dal tipo di argilla e di materiali organici nel suolo.
Il dato riportato deriva da determinazioni di laboratorio o, più raramente, da stima a partire dalla tessitura e dal contenuto di sostanza organica.
Si usano le seguenti classi:

  • <10meq/100 gr di suolo
  • >10meq/100 gr di suolo

Il valore di 10 meq/100g è stato scelto in quanto viene utilizzato dallo schema per la valutazione della Capacità depurativa.

Complessi ultramafici

Tipo di rocce (peridotiti) facenti parte della sequenza ofiolitica: sono rocce con basso contenuto in silice ed elevato contenuto di minerali femici ed ossidi di ferro. Contengono anche percentuali significative di ossidi di magnesio (> 18%).

Conducibilità elettrica

vedi Salinità.

Delineazione

Poligono (area chiusa) caratterizzata da un modello omogeneo di distribuzione dei suoli ed univocamente identificata da un numero.

Disponibilità di ossigeno

Si riferisce alla disponibilità di ossigeno per l'attività biologica nel suolo.
Viene valutata in base alla presenza di acqua libera, imbibizione capillare, tracce di idromorfia.
Viene descritta utilizzando le seguenti classi:

  • buona - l'acqua è rimossa dal suolo prontamente, e/o non si verificano durante la stagione di crescita delle piante eccessi di umidità limitanti per il loro sviluppo;
  • moderata - l'acqua è rimossa lentamente in alcuni periodi e i suoli sono bagnati solo per un breve periodo durante la stagione di crescita delle piante, ma abbastanza a lungo per interferire negativamente sulla crescita di piante mesofile;
  • imperfetta - l'acqua è rimossa lentamente, ed il suolo è bagnato per periodi significativi durante la stagione di crescita delle piante; l'eccesso idrico limita notevolmente lo sviluppo delle piante mesofile;
  • scarsa - l'acqua è rimossa così lentamente che il suolo è saturo periodicamente durante la stagione di crescita delle piante; l'eccesso idrico non permette la crescita della maggior parte delle piante mesofile;
  • molto scarsa - l'acqua è rimossa dal suolo così lentamente da permanere in superficie durante la maggior parte del periodo di crescita delle piante.

Facies

Insieme dei caratteri primari di un deposito sedimentario, cioè dei caratteri fisici (litologia, granulometria, strutture sedimentarie e componenti accessori), chimici o paleontologici (presenza di organismi fossili e/o resti vegetali) connessi con l’ambiente e il modo di formazione. La facies è fisicamente costituita da un pacco di strati contraddistinti da caratteristiche litologiche e sedimentologiche omogenee e peculiari. L’analisi delle facies, cioè l’individuazione di tali caratteri primari, consente l’attribuzione dei depositi del passato a specifici processi di trasporto e sedimentazione attivi nell’ambiente deposizionale (ad esempio, deposito da piena fluviale, da corrente trattiva, da decantazione ecc.).

Fessurabilità

Descrive la tendenza del suolo a dar luogo a fessurazioni o crepacciature in seguito al succedersi di cicli di essiccazione-contrazione e inumidimento-espansione. I suoli che fessurano hanno elevati quantitativi di argille a reticolo espandibile.
Vengono adottate le seguenti classi:

  • Forte - suoli interessati da movimenti vertici (dovuti a cicli successivi e ripetuti di espandimento e contrazione delle argille) con intensità e frequenza tali da danneggiare gravemente gli apparati radicali e i manufatti;
  • Media - suoli interessati da movimenti vertici (dovuti a cicli successivi e ripetuti di espandimento e contrazione delle argille) con intensità e frequenza tali da danneggiare gravemente gli apparati radicali e i manufatti;
  • Bassa - suoli non interessati da movimenti vertici oppure interessati da movimenti vertici con intensità e frequenza tali da non interferire significativamente con le radici delle piante e gli eventuali manufatti.

Frequenza

Nella descrizione delle unità cartografiche ai vari livelli, viene indicata una stima della copertura percentuale delle diversi suoli presenti al loro interno.
In particolare, nella descrizione dei tipi di suolo presenti nelle Unità Cartografiche al livello di dettaglio 1:250.000, viene indicata la classe di frequenza, seguita dal valore percentuale, sulla base delle seguenti classi

Classi di frequenza
Frequenza (%) Classe
<9,6% Suoli subordinati
9,6-27,5% Suoli poco frequenti
27,6-49,5% Suoli moderatamente frequenti
49,6-100% Suoli molto frequenti

Grado evolutivo

Riferito al suolo individua il livello raggiunto nel processo di alterazione del parent material. E’ una stima relativa alla variabilità genetica dei suoli regionali per i quali sono proposti tre gradi (basso, moderato, elevato).

Indice d'incrostamento

É un indicatore della propensione al collasso degli aggregati strutturali dello strato superficiale del suolo e alla formazione di croste in seguito ad eventi meteorici intensi.
Deriva da stima indiretta effettuata utilizzando, secondo le due formule riportate, i seguenti caratteri del suolo:

  • percentuale di limo grossolano (Zc),
  • percentuale di limo fine (Zf),
  • percentuale di argilla (C),
  • percentuale di sostanza organica (OM).

Per il calcolo si possono utilizzare due formule:

  • A) (1,5Zf+0,75Zc)/(C+10.OM)
  • B) (Zf+Zc)/C

OM=% sostanza organica; Zf=% limo fine (2-20 micron);
Zc=% limo grossolano (20-50 micron); C=% argilla
Sono utilizzate 3 classi:

Classi indice d'incrostamento
Indice Incrostamento - Formula A Indice Incrostamento - Formula B Classe
<1,2 <1,5 basso
1,2-1,6 1,5-2,5 moderato
>1,6 >2,5 alto

Livello di dettaglio o di generalizzazione

Grado di generalizzazione di una caratteristica o processo ambientale. Un esempio di diversi livelli di generalizzazione, nell'ambito dell'uso del suolo, può essere: erba medica - prati avvicendati irrigui - seminativi irrigui - seminativi - terreni agricoli. Per quanto riguarda lo studio dei processi, un esempio relativo a quelli geomorfologici ed in particolare alle acque incanalate può essere: a scala di dettaglio, versante inciso da gullies, al minor dettaglio, terrazzo alluvionale, a dettaglio ancora inferiore, pianura alluvionale.
Un esempio concreto, riferito alla pianura padana veronese, è il seguente: i suoli nei campi (cioè al grande dettaglio, 1:2.000-5.000) variano essenzialmente a seconda dell'idrologia e delle opere dell'uomo, a livello un po' più elevato (dettaglio, 1:10.000-20.000) si vede come la litologia delle diverse alluvioni distingua le sequenze evolutive dei suoli, ma se si passa a livello comprensoriale (ad esempio 1:25.000-50.000) ciò che discrimina principalmente le associazioni di suoli è la fisiografia (terrazzo, paleoalveo, alveo, dosso, ecc.). Se poi si vuole ulteriormente generalizzare, ad esempio a scala 1:100.000-1:250.000, i suoli si distribuiscono in funzione della combinazione tra forme (più o meno drenanti, più o meno conservate) e litotipi dominanti (più o meno sabbiosi, più o meno torbosi); al riconoscimento (1:500.000-1:1.000.000) le forme spariscono ed è la litologia dominante, cioè non quella imputabile ai singoli eventi alluvionali, bensì alla moda dell'insieme di essi in periodi geologici diversi, cui corrispondono associazioni di tipologie pedologiche diverse (suoli su sabbie e ghiaie prevalenti, suoli su sabbie, limi e torbe). A livello di sintesi infine (1:5.000.000-1:10.000.000) rimane solo la morfologia dominante, la pianura alluvionale, che abbraccia tutti i suoli in essa presenti.

Loss on Ignition (LOI)

Processo di riscaldamento ad alta temperatura (950° C) protratto per il tempo necessario ad eliminare tutte le sostanze volatili da un materiale, ad esempio suolo o sedimento. Questa tecnica analitica è generalmente utilizzata a corredo di analisi elementali per ricostruire la composizione chimica di un materiale in termini di ossidi.

Mediana

Valore che occupa il posto centrale in una distribuzione statistica di frequenza i cui valori sono disposti in ordine crescente.

Morfologia

Tipo, intensità e dinamica degli agenti della morfogenesi.

Ofioliti

Associazione di rocce magmatiche e metamorfiche formatesi in seguito ad intensa attività vulcanica sottomarina in corrispondenza delle dorsali oceaniche durante la formazione di un oceano. Le ofioliti, al cui interno è possibile distinguere rocce vulcaniche effusive (basalti), vulcaniche intrusive (gabbri, peridotiti) e metamorfiche (serpentiniti, e idrotermaliti), rappresentano frammenti di crosta oceanica che, associati a successioni sedimentarie di mare profondo, danno origine alla cosiddetta "sequenza ofiolitica".

Orizzonte

Strato di suolo approssimativamente parallelo alla superficie, con caratteristiche prodotte dai processi di formazione dei suoli.
Sono descritti sinteticamente gli orizzonti principali dei suoli, secondo le seguenti categorie:

  • Orizzonti superficiali
  • Orizzonti profondi
  • Substrato

Con il termine orizzonte superficiale s'intende lo strato superficiale normalmente coltivato (o il suo equivalente in suoli non coltivati), cioè orizzonti siglati secondo il Soil Survey Manual Ap, A, E, B (questi ultimi due nel caso di suoli decapitati o in presenza di orizzonti A molto sottili), con spessore medio da 5 a 30 cm, che può arrivare fino a 50 cm.
Nel caso siano presenti , per esempio, orizzonti Ap1 e Ap2, A1 e A2 oppure A ed E, e abbiano delle caratteristiche differenziali, allora vengono descritti come "parte superiore ed inferiore" dell'orizzonte superficiale, purché siano compresi entro 50 cm di profondità.
Con il termine orizzonte profondo si designano tutti gli strati compresi fra gli orizzonti superficiali e il substrato o il contatto litico e paralitico (quindi, secondo il Soil Survey Manual, orizzonti siglati come Ap2, più profondi di 50 cm, B, BE, BC, CB, AC, CA,). Nel caso siano presenti vari orizzonti profondi e abbiano delle caratteristiche differenziali, allora vengono descritti come "parte superiore, intermedia ed inferiore" dell'orizzonte profondo.
Con il termine substrato viene definito lo strato siglato secondo il Soil Survey Manual orizzonte C, ossia quell'orizzonte o strato, esclusa la roccia dura, che è stato poco interessato dai processi pedogenetici. Il materiale che forma il substrato può essere simile o meno a quello che presumibilmente ha dato origine al suolo.

Outlier

Valore di un data set che presenta una distanza anomala dagli altri valori che compongono una popolazione campionaria. I limiti che consentono l’identificazione degli outlier all’interno di una distribuzione sono così definiti:

  • limite superiore: è il valore che si ottiene aggiungendo a Q3 (terzo quartile) 1,5 volte la distanza interquartilica (IQR). Q3 + [(Q3-Q1) x 1,5]
  • limite inferiore: è il valore che si ottiene sottraendo al primo quartile (Q1) 1,5 volte la distanza interquartilica (IQR). Q1 - [(Q3-Q1) x 1,5]

Parent material

Roccia o sedimento in cui si è formato il suolo.

Pendenza

Si utilizzano i seguenti termini, in funzione dei valori percentuali del gradiente:

Termini, in funzione dei valori percentuali del gradiente
Valori percentuali del gradiente Classe
Pendii semplici Pendii complessi
<0-2 (da 0 a 3) Pianeggiante Pianeggiante
2-6 (da 1 a 8) Dolcemente inclinato Dolcemente ondulato
6-12 (da 4 a 16) Molto inclinato Ondulato
12-25 (da 10 a 30) Moderatamente ripido Moderatamente ripido
25-50 (da 20 a 60) Ripido Ripido
>50 (>45) Molto ripido Molto ripido

Percentile

Valore di una variabile al di sotto del quale ricade una certa percentuale delle osservazioni. Ad esempio, il 25° percentile (o primo quartile) è il valore al di sotto del quale è compreso il 25% della distribuzione.

Permeabilità (conducibilità idraulica verticale satura)

È la proprietà del suolo di essere attraversato dall'acqua.
Si riferisce alla velocità del flusso dell'acqua attraverso il suolo saturo, in direzione verticale.
Il valore riportato è relativo allo strato più lentamente permeabile presente nel suolo o nella parte più superficiale del substrato ed è in genere derivato da stima indiretta effettuata utilizzando i seguenti caratteri del suolo:

  • presenza di scheletro,
  • tessitura,
  • consistenza,
  • porosità,
  • struttura,
  • presenza di figure pedogenetiche.

In base alla velocità del flusso dell'acqua attraverso il suolo saturo (conducibilità idraulica), vengono distinte le seguenti classi:

Classi di Velocità del flusso d'acqua
Velocità del flusso (cm/h) classi fondamentali classi generali
<0,0035 molto bassa lenta
0,0035-0,035 bassa
0,035-0,35 moderatamente lenta media
0,35-3,5 moderata
3,5-35 alta elevata
>35 molto alta

pH

vedi Reazione

Pietrosità superficiale

Indica la presenza di pietre con diametro >7,5 cm presenti alla superficie del suolo.
Le stime sono state effettuate su tutti i punti di campionamento.
Viene descritta utilizzando le seguenti classi:

Classi Pietrosità superficiale
Classe presenza di pietre con diametro >7,5 cm presenti alla superficie del suolo descrizione
Assente 0-0,1%
Pietroso 0,1 -15% Le aree hanno un numero sufficiente di pietre sulla o vicino alla superficie da provocare un impedimento continuo durante le operazioni che mescolano lo strato superficiale, ma non rendono impraticabili la maggior parte delle operazioni di questo tipo
Molto pietroso 15-50% Le aree hanno così tante pietre sulla o vicino alla superficie che le operazioni di mescolamento dello strato superficiale richiedono o equipaggiamenti pesanti oppure l'utilizzo di attrezzi che possono operare fra le pietre più grandi.
Estremamente pietroso 50-90% Le aree hanno così tante pietre sulla o vicino alla superficie che i mezzi a motore su ruote, ad eccezione di alcuni tipi, possono lavorare solo lungo percorsi stabiliti. Veicoli cingolati si possono usare quasi dappertutto.
Pietraia >90% Le aree hanno così tante pietre sulla o vicino alla superficie che nella maggior parte dei posti non possono essere usati neanche i veicoli cingolati.

Profilo

È la sequenza di informazioni relative ad una sezione verticale di un suolo. Nella descrizione dei profili pedologici, gli orizzonti sono ordinati dall'alto verso il basso di solito fino ad almeno 1,5 m di profondità, salvo presenza, più in superficie, di roccia dura o di acqua libera.

Profondità del suolo

Indica la profondità del confine fra il suolo e uno strato roccioso continuo e coerente sottostante.
Si utilizzano le seguenti classi:

Classi di profondità tipica
Classe Profondità tipica (cm) Intervallo ammesso per la classe
Molto superficiale <25 <20-30
Superficiale 25-50 da 20-30 a 40-60
Moderatamente profondo 50-100 da 40-60 a 85-115
Profondo 100-150 da 85-115 a 135-165
Molto profondo >150 >135-165

Profondità utile per le radici

Indica la profondità a strati impenetrabili alle radici.
Si assume come orizzonte impenetrabile quello che presenta una radicabilità £ 30%.
La radicabilità viene stimata secondo i seguenti caratteri del suolo:

  • compattezza,
  • distribuzione dimensionale dei pori,
  • aerazione,
  • capacità di trattenere l’umidità,
  • condizioni chimiche.

Si utilizzano le seguenti classi:

Classi di profondità tipica
Classe Profondità tipica (cm) Intervallo ammesso per la classe
Molto scarsa <20 <15-25
Scarsa 25-50 da 15-25 a 40-60
Moderatamente elevata 50-100 da 40-60 a 80-120
Elevata 100-150 da 80-120 a 140-160
Molto elevata >150 >140-160

Reazione

Indica il grado di acidità e di alcalinità del suolo. Viene espressa come valore di pH, che è il logaritmo negativo della concentrazione idrogenionica della soluzione acquosa del suolo.Deriva da determinazioni di laboratorio e da stime di campagna con indicatore colorimetrico.La reazione è classificata nel modo seguente:

Classi di reazione
Valori di pH Classi
<4,5 estremamente acido
4,5-5,0 molto fortemente acido
5,1-6,0 moderatamente acido
6,1-6,5 debolmente acido
6,6-7,3 neutro
7,4-7,8 debolmente alcalino
7,9-8,4 moderatamente alcalino
8,5-9,0 fortemente alcalino
>9,0 molto fortemente alcalino

Resistenza meccanica alle lavorazioni

Viene stimata utilizzando i seguenti caratteri riferiti al suolo:

  • quantità di scheletro,
  • grado di coesione degli aggregati.

Si utilizzano le seguenti classi:

  • Scarsa: non condiziona la scelta delle macchine agricole;
  • Moderata: moderata interferenza nella scelta delle macchine agricole (tipo e potenza) o nella profondità di aratura;
  • Elevata: sensibile riduzione della gamma degli attrezzi utilizzabili (rischio di danneggiamento di aratri, erpici, ecc.);
  • Molto elevata: impossibilità di lavorazione.

Rischio d'incrostamento superficiale

Indica il grado di interferenza nell’emergenza delle piantine. È valutato in base ai seguenti caratteri riferiti al suolo:

Si utilizzano le seguenti classi:

Classi di interferenza nella germinazioni
Classe Interferenza nella germinazione
Assente nessuna interferenza
Moderata l'interferenza nella germinazione delle piantine può essere superata con ordinarie pratiche di scarificatura
Forte l'interferenza nella germinazione delle piantine può essere superata con pratiche straordinarie di scarificatura

Rischio d’inondazione

L’inondazione è la temporanea ricopertura della superficie del suolo da parte di acqua fluitata da ogni tipo di sorgente. Acqua poco profonda stagnante o fluitante per molto o poco tempo dopo una pioggia viene esclusa da questa definizione di inondazione. Acqua ferma o acqua che forma una copertura permanente viene esclusa da questa definizione.Il rischio d’inondazione è classificato nel modo seguente:

Classi di rischio d’inondazione
Inondabilità Classi di rischio
Fino a-5 volte/100 anni Assente o raro
5-50 volte/100 anni Occasionale
>50 volte/100 anni Frequente

Rocciosità

La presenza di strati affioranti di roccia viene segnalata utilizzando i seguenti termini, in funzione della superficie occupata, si utilizzano le seguenti classi:

Classi in funzione della superficie occupata
Superficie occupata (%) Classi
<2 Nessuna rocciosità
2-10 Roccioso
10-25 Molto roccioso
25-50 Estremamente roccioso
50-90 Terreno roccioso
>90 Roccia affiorante

Salinità

Per descrivere il grado di salinità si utilizzano i valori di conducibilità elettrica dell'estratto di saturazione (ECe) e dell'estratto 1:5 (EC5), espressi in mS/cm.

Classi di gradi di salinità
ECe EC5 Classi fondamentali
0-2 <0,150 non salino
2-4 0,15-0,4 molto debolmente salino
4-8 0,4-0,8 debolmente salino
8-16 0,8-2 moderatamente salino
>16 >2 fortemente salino

Scheletro

I frammenti rocciosi presenti nel suolo con diametro >2mm sono descritti utilizzando i seguenti termini in funzione della loro forma:

Classi di frammenti rocciosi: frammenti arrotondati, subarrotondati, angolari o irregolari
Diametro (mm) Nome Aggettivo
2-76 Ghiaia Ghiaiosi
2- 5 Ghiaia fine Ghiaioso fine
5-20 Ghiaia media Ghiaioso medio
20-76 Ghiaia grossolana Ghiaioso grossolano
76-250 Ciottoli Ciottoloso
250-600 Pietre Pietroso
>600 Massi Pietroso a blocchi
Classi di frammenti rocciosi: frammenti piatti
Diametro (mm) Nome Aggettivo
2-150 Schegge Scheggioso
150-380 Scaglie Scaglioso
380-600 Pietre Pietroso
>600 Massi Pietroso a blocchi

La quantità di scheletro viene descritta secondo la percentuale in volume dei frammenti rocciosi:

  • 0% - Assente
  • <15% - Si usa l'aggettivo del tipo dominante di frammento roccioso preceduto da "scarsamente" come modificatore del termine tessiturale (es. scarsamente ciottoloso)
  • 15-35% - Si usa l'aggettivo del tipo dominante di frammento roccioso come modificatore del termine tessiturale (es. ciottoloso)
  • 35-60% - Si usa l' aggettivo del tipo dominante di frammento roccioso preceduto da "molto" come modificatore del termine del termine tessiturale (es. molto ciottoloso)
  • >60% - Se è presente una quantità sufficiente di terra fine (circa il 5% o più del volume) per determinare la classe tessiturale, si usa l' aggettivo del tipo dominante di frammento roccioso preceduto da "estremamente" come modificatore del termine tessiturale (es. estremamente ciottoloso). Se la quantità di terra fine è insufficiente (<5% in volume) per determinare la classe tessiturale, allora, al posto della classe tessiturale, si utilizzano termini come "ciottoli", "pietre" etc.

Screziature

Macchie di colore, variegature, di forma irregolare e di differente colore, forma, dimensioni e abbondanza. Le screziature in genere sono indicatrici di situazioni di ristagno idrico e di condizioni riducenti e anaerobiotiche.

Sodicità

È valutata sulla base della percentuale di sodio scambiabile nel suolo (E.S.P.).
È classificata come segue:

Classi percentuale di sodio
E.S.P. Classi
<8 assente
8-15 forte
>15 molto forte

Si definisce sodico un suolo non salino che contiene sodio scambiabile in percentuale superiore a 15 e pH generalmente superiore a 8,5. Solo le specie più tolleranti sono in grado di resistere a valori di E.S.P.>15.

Statistica descrittiva

Branca della statistica che studia i criteri di rilevazione, di classificazione e di sintesi delle informazioni relative ad una popolazione oggetto di studio.

Substrato

vedi Orizzonte

Suolo

Corpo naturale costituito da materia solida, liquida e gassosa, che si trova sulla superficie terrestre, caratterizzato: da orizzonti, o strati, distinguibili dal materiale iniziale, che sono il risultato di processi di aggiunte, perdite, trasferimenti, e trasformazione di energia e materia; dalla capacità di sostenere piante radicate in un ambiente naturale. Il limite superiore del suolo è il confine fra il suolo stesso e l’aria, l’acqua poco profonda, le piante viventi o il materiale vegetale indecomposto. Non sono considerate coperte da suolo quelle aree sommerse da acque troppo profonde (tipicamente più di 2,5 metri) per consentire lo sviluppo di piante con apparato radicale. Il limite inferiore che separa il suolo dal non suolo sottostante è la roccia coerente o il materiale terroso virtualmente privo di animali, radici o altri segni di attività biologica. A fini classificatori il limite inferiore del suolo viene arbitrariamente posto a 200 cm.

Tempo di attesa per l'esecuzione delle lavorazioni

Segnala l'intervallo di tempo richiesto per percorrere e lavorare un suolo senza danneggiarne la struttura, dopo una pioggia che lo saturi in autunno (dai primi di ottobre a metà novembre) o in primavera (dai primi di marzo a metà aprile).

Tessitura

Si riferisce alla distribuzione per classi di grandezza delle particelle elementari del suolo.
Deriva da misura mediante determinazione di laboratorio e/o da stima di campo.
Per le particelle elementari con dimensioni <2 mm si utilizzano le seguenti classi dimensionali:

Classi dimensionali
Diametro (mm) Nome dei costituenti
2-1 sabbia molto grossa
1-0,5 sabbia grossa
0,5-0,25 sabbia media
0,25-0,10 sabbia fine
0,10-0,05 sabbia molto fine
0,05-0,002 limo
>0,002 argilla

Le proporzioni relative tra le principali frazioni granulometriche del suolo (diametro >2 mm) vengono descritte secondo i seguenti termini e con riferimento al diagramma qui riportato.

Diagramma riguardante le proporzioni relative tra le principali frazioni granulometriche del suolo
Classi generali Classi USDA Termini generali
GROSSOLANA Sabbie GROSSOLANA
Sabbie franche
MEDIA Franco sabbioso MODERATAMENTE GROSSOLANA
Franco sabbioso fine
Franco sabbioso molto fine MEDIA
Franca
Franca limosa
Limo
Franca argillosa MODERATAMENTE FINE
Franco argillosa sabbiosa
Franca argillosa limo
FINE Argilla sabbiosa FINE
Argilla limosa
Argilla
ORGANICA Organico ORGANICO

% sabbia (50-2000 micron)

% sabbia (50-2000 micron)

  1. Sabbie (S)
  2. Sabbie franche (SF)
  3. Limo (L)
  4. Franchi sabbiosi (FS)
  5. Franco (F)
  6. Franco limoso (FL)
  7. Franco argilloso sabbiosa (FAS)
  8. Franco argilloso (FA)
  9. Franco argilloso limoso (FLA)
  10. Argilla sabbiosa (AS)
  11. Argilla limosa (AL)
  12. Argilla (A)

Test T di Student

Analisi statistica utilizzata per comparare le medie di due popolazioni. Stabilisce se le medie di due gruppi sono statisticamente differenti l’una dall’altra.

Unità cartografica

Insieme di poligoni delimitati nella carta dei suoli (delineazioni) che presentano, per la maggior parte della loro superficie, i suoli indicati dalla medesima sigla cartografica.