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Archivio Movimenti Franosi Storicamente Documentati

L'"Archivio dei Movimenti Franosi Storicamente Documentati" raccoglie informazioni sulle date di attivazione/riattivazione di frane con relativa localizzazione, in un intervallo di tempo che va dal Medioevo sino ad oggi.

Per ogni evento sono riportate, ove disponibili, informazioni relative alla tipologia della frana, alla sua dimensione, a eventuali effetti sul territorio.

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ID 202080

 

6 eventi di frana

Fontanina del Caneto

Inquadramento
  • Superficie totale: 48.21 ettari
  • Comune di ZOCCA - Provincia di Modena
Carta inventario delle frane
  • Quadro di unione per il comune di ZOCCA [PDF]
Localizzazione frana storica e Carta del dissesto

Glossario [pdf]
6. Evento del 1785
  • Data: 1785  [indicazione dell'anno]
  • Descrizione:
    Circa 2 km a nordovest dell'abitato. Versante degradante dall'abitato verso l'alveo del T. Ghiaie di Monte Orsello.Rimobilizzazione della frana del Canè con evoluzione analoga ai movimenti del 1679, 1681, 1729 e 1733. La zona di distacco si localizza alla Fontana del Canè. L'area comprende le località La Torre, C. Corneta, l'alveo del T. Ghiara [T. Ghiaie]. Don Giovanni Notari arciprete di Ciano lasciò, nei libri parrocchiali, questo "Ricordo della Rovina del Canè - 1785. Rinnovò parimenti la rovina della Fontana del Canè di ragione delli fratelli Matteo e D. Giovanni ossia Giambattista Notari lo stesso giro, viaggio e taglio già descritto da don Gio. Cornedi. E, infatti, cominciò il taglio dalla detta Fontana andando alla Corneda spaccando la casa, e poi voltò verso la Ghiara di Iacone; dall'altra parte poi della Fontana s'incaminò alla Torre spaccando la stalla e proseguì sino alla Ghiara" [T. Ghiaie]. L'area corrisponde per la maggior parte ad un esteso corpo di frana quiescente coalescente ad altri movimenti minori. Frane attive sono segnalate alla base del versante. Secondo la descrizione, la riattivazione del 1785 avrebbe coinvolto l'intero versant Sconvolgimento dell'assetto di un ampio tratto del versante degradante verso il corso del T. Ghiaie di Monte Orsello. Nell'ambito della frana sono stati realizzati nella seconda metà del Novecento alcuni laghetti a scopo irriguo con dimensioni areali dell'ordine di 50 x 70 m - 100 x 100 m (cfr. CTR). L'accumulo si è riversato nell'alveo del T. Ghiaie. [Localizzazione: Buona approssimazione]
  • Dimensioni del fenomeno: L = circa 1500 m, l = 600 m, A = 0.48 km2.
  • Cause innesco: Probabilmente a seguito di elevati apporti meteorici che hanno determinato un rilevante innalzamento dei livelli piezometrici. Evidenze di circolazione idrica sotterranea, con sorgenti, sono individuabili sull' IGM. Le notizie storiche forniscono indicazioni di un inverno ed una primavera con abbondanti precipitazioni, seguite da un'estate con molte piogge, venti e burrasche.
  • E' presente documentazione presso il Servizio Geologico, Sismico e dei Suoli.
5. Evento del 1681
  • Data: 1681  [indicazione dell'anno]
  • Descrizione:
    Circa 2 km a nordovest dell'abitato. Versante degradante dall'abitato verso l'alveo del T. Ghiaie di Monte Orsello. La rimobilizzazione della frana del 1679 interessa lo stesso tratto di versante. Il movimento innescatasi presso la Fontanina del Caneto a nordovest di Ciano, si estende poi verso valle. Come riferimenti per l'area coinvolta si citano le località Canè di Sotto, Corneta, C. Torre e l'alveo del T. Ghiaie, quasi tutte individuabili nella cartografia IGM e CTR. Don Antonio Notari di Ciano, aggiunse alla precedente descrizione la seguente nota: "Nel 1681 diede la rovina alla fontana del Canè per causa della Fontana; tirò a traverso sino alla Corneda, e pigliò tutta la detta casa e il taglio tirò a dirittura sino alla Giara [T. Ghiaie], e dall'altra parte tirò a traverso e pigliò dalla parte dell'Osteria e a traverso dalla busa del Canè di sotto sino al cortil della Torre e fece il taglio sino alla detta Giara [T. Ghiaie], e smosse ogni cosa di modo che li detti Cornedi scaporono" (da SANTI, 1897). L'area corrisponde per la maggior parte ad un esteso corpo di frana quiescente coalescente ad altri movimenti minori. Frane attive sono segnalate alla base del versante. Secondo la descrizione, la riattivazione del 1681 avrebbe coinvolto l'intero versante dalla parte alta sino all'alveo del T. Ghiaie. I materiali dell'accumulo si sarebbero riversati nel fondovalle incanalandosi lungo l'alveo del T. Ghiaie. Sconvolgimento dell'assetto di un ampio tratto del versante degradante verso il corso del T. Ghiaie di Monte Orsello. Nell'ambito della frana sono stati realizzati nella seconda metà del Novecento alcuni laghetti a scopo irriguo con dimensioni areali dell'ordine di 50 x 70 m - 100 x 100 m (cfr. CTR). L'accumulo si è riversato nell'alveo del T. Ghiaie. [Localizzazione: Buona approssimazione]
  • Dimensioni del fenomeno: L = circa 1500 m, l = 600 m, A = 0.48 km2.
  • Cause innesco: La riattivazione della frana è riferibile, molto probabilmente, ad una risalita eccezionale dei livelli piezometrici a seguito di elevati apporti meteorici. La descrizione lasciata, infatti, fa riferimento esplicito alla Fontana del Canè come causa del movimento. Evidenze di circolazione idrica sotterranea, con sorgenti, sono individuabili sull' IGM. Piogge elevate sono segnalate nei mesi di giugno e luglio sicuramente per l'Appennino tosco-romagnolo, con grandi piene del F. Arno.
  • E' presente documentazione presso il Servizio Geologico, Sismico e dei Suoli.
4. Evento del 1679
  • Data: 23/03/1679  [giorno certo]
  • Descrizione:
    Circa 2 km a nordovest dell'abitato attuale. Versante degradante dall'abitato verso l'alveo del T. Ghiaie di Monte Orsello. La frana, innescatasi alla Fontanina del Caneto a nordovest di Ciano, si estende poi verso valle. L'area coinvolta comprende I Pratizzoli, Campo dell' Homo, Corneta, C. Torre, Campo di Bedetti, l'alveo del T. Ghiaie. Le ultime 4 località sono individuabili nella cartografia IGM e CTR. Giovanni Corneda, sacerdote di Ciano, lasciò la seguente descrizione della frana (tratta da SANTI, 1897). "Ricordo verissimo come la suddetta mattina circa le ore 16 cominciò una grandissima ruina alla Fontanina del Caneto, che ora è posseduta da Antonio Nodari et da Benedetto e Giovanni Battista suoi figlioli con danno notabile, et andò per li Pratizzoli di Prospero Susani, et poi nel Pianezzo, seguitando giù et entrando nel campo grande verso mattina, ovvero verso la Baltresca, venendo inverso le mie case della Corneda, sì che tutta la muraglia verso mattina era giusto nel taglio di detta ruina con sconcerto di dette muraglie e tasselli, e passò in giù la strada pubblica che va al molino, et entrò nelle piantade di sotto seguitando in giù pel mezzo di dette piantade andando per il campo detto il campo dell'Homo, e giù per li Pratizzoli di sopra et di sotto con per tutto un grandissimo sconcerto, seguitando sin dove ora e la chiusa del molino con uno sbocco nella Giara, ritornò alla Fontanina già menzionata seguita la piantada che è sopra il canevare delli nominati Notari, nel qual canevare vi sono piedi di muro n. 5 che sono di Benedetto, che fu figliolo del già Domenico Notari, e seguitò giù dietro la siepe dell'horto del medesimo e con grandissimo cavo sotto la siepe del detto horto, poi seguitando il macino di Benedetto Magni, andando infino nel cortile dove si dice alla Torre vicino a detta casa circa due braccia, andando dove erano state certe murazze, seguitando in giù per il campo di Lando, et poi passò il riolo sino alla Giara [T. Ghiaia], dove che ogni cosa era in una nave". L'area corrisponde per la maggior parte ad un esteso corpo di frana quiescente coalescente ad altri movimenti minori. Frane attive sono segnalate alla base del versante. Secondo la descrizione, la riattivazione del 1679 avrebbe coinvolto l'intero versant Sconvolgimento dell'assetto di un ampio tratto del versante degradante verso il corso del T. Ghiaie di Monte Orsello. Nell'ambito della frana sono stati realizzati nella seconda metà del Novecento alcuni laghetti a scopo irriguo con dimensioni areali dell'ordine di 50 x 70 m - 100 x 100 m (cfr. CTR). L'accumulo si è riversato nell'alveo del T. Ghiaie. [Localizzazione: Buona approssimazione]
  • Dimensioni del fenomeno: L = circa 1500 m, l = 600 m, A = 0.48 km2.
  • Cause innesco: Elevati apporti meteorici con rilevante innalzamento dei livelli piezometrici. Sul versante evidenze di circolazione idrica sotterranea, alimentanti alcune sorgenti, sono individuabili nella cartografia IGM. Nel bacino padano l'anno 1678 fu caratterizzato da elevate precipitazioni, a cui fecero seguito nel corso dell'inverno abbondanti nevicate. La rapida fusione del manto nevoso nella primavera del 1679 determinò una grande piena del Po le cui acque giunsero alle mura di Ferrara (SANTI, 1897).
  • E' presente documentazione presso il Servizio Geologico, Sismico e dei Suoli.
3. Evento del 1733
  • Data: 1733  [indicazione dell'anno]
  • Descrizione:
    Circa 2 km a nordovest dell'abitato. Versante degradante dall'abitato verso l'alveo del T. Ghiaie di Monte Orsello. Rimobilizzazione della frana del Canè con evoluzione analoga ai movimenti del 1679, 1681 e 1729. La zona di distacco si localizza alla Fontana del Canè. L'area interessata dai movimenti comprende le località La Torre, C. Corneta, l'alveo del T. Ghiaie. L'area corrisponde per la maggior parte ad un esteso corpo di frana quiescente coalescente ad altri movimenti minori. Frane attive sono segnalate alla base del versante. Secondo la descrizione, la riattivazione del 1733 avrebbe coinvolto l'intero versant Sconvolgimento dell'assetto di un ampio tratto del versante degradante verso il corso del T. Ghiaie di Monte Orsello. Nell'ambito della frana sono stati realizzati nella seconda metà del Novecento alcuni laghetti a scopo irriguo con dimensioni areali dell'ordine di 50 x 70 m - 100 x 100 m (cfr. CTR). L'accumulo si è riversato nell'alveo del T. Ghiaie. [Localizzazione: Buona approssimazione]
  • Dimensioni del fenomeno: L = circa 1500 m, l = 600 m, A = 0.48 km2.
  • Cause innesco: Probabilmente a seguito di elevati apporti meteorici che hanno determinato un rilevante innalzamento dei livelli piezometrici. Evidenze di circolazione idrica sotterranea, con sorgenti, sono individuabili sull' IGM.
  • E' presente documentazione presso il Servizio Geologico, Sismico e dei Suoli.
2. Evento del 1729
  • Data: 17/03/1729  [giorno certo]
  • Descrizione:
    Circa 2 km a nordovest dell'abitato. Versante degradante dall'abitato verso l'alveo del T. Ghiaie di Monte Orsello. La rimobilizzazione della frana del 1679 interessa lo stesso tratto di versante. Il movimento innescatasi presso la Fontanina del Caneto a nordovest di Ciano, si estende poi verso valle sino al corso del T. Ghiaie di Monte Orsello. Rimobilizzazione della frana del Canè con evoluzione analoga ai movimenti del 1679 e 1681. La zona di distacco si localizza alla Fontana del Canè. L'area interessata dai movimenti comprende le località La Torre, C. Corneta, l'alveo del T. Ghiaie. L'area corrisponde per la maggior parte ad un esteso corpo di frana quiescente coalescente ad altri movimenti minori. Frane attive sono segnalate alla base del versante. Secondo la descrizione, la riattivazione del 1729 avrebbe coinvolto l'intero versant Sconvolgimento dell'assetto di un ampio tratto del versante degradante verso il corso del T. Ghiaie di Monte Orsello. Nell'ambito della frana sono stati realizzati nella seconda metà del Novecento alcuni laghetti a scopo irriguo con dimensioni areali dell'ordine di 50 x 70 m - 100 x 100 m (cfr. CTR). L'accumulo si è riversato nell'alveo del T. Ghiaie. [Localizzazione: Buona approssimazione]
  • Dimensioni del fenomeno: L = circa 1500 m, l = 600 m, A = 0.48 km2.
  • Cause innesco: Probabilmente a seguito di elevati apporti meteorici che hanno determinato un rilevante innalzamento dei livelli piezometrici. Evidenze di circolazione idrica sotterranea, con sorgenti, sono individuabili sull' IGM. Dopo gli anni 1727-1728 ricchi di precipitazioni solide e liquide, il dicembre del 1728 e la primavera 1729 furono ancora caratterizzati in Italia settentrionale e, in particolare, nel Frignano da elevati apporti meteorici (SANTI, 1897).
  • E' presente documentazione presso il Servizio Geologico, Sismico e dei Suoli.
1. Evento del 1895
  • Data: 1895  [indicazione dell'anno]
  • Descrizione:
    Circa 2 km a nordovest dell'abitato. Versante degradante dall'abitato verso l'alveo del T. Ghiaie di Monte Orsello. Rimobilizzazione della frana del Canè con evoluzione analoga ai movimenti dei secoli XVII e XVIII. La zona di distacco si localizza alla Fontana del Canè. L'area comprende le località La Torre, C. Corneta, l'alveo del T. Ghiaie. L'accumulo si è riversato nell'alveo del T. Ghiaie. L'area corrisponde per la maggior parte ad un esteso corpo di frana quiescente coalescente ad altri movimenti minori. Frane attive sono segnalate alla base del versante. Secondo la descrizione, la riattivazione del 1895 avrebbe coinvolto l'intero versante Sconvolgimento dell'assetto di un ampio tratto del versante degradante verso il corso del T. Ghiaie di Monte Orsello. Nell'ambito della frana sono stati realizzati nella seconda metà del Novecento alcuni laghetti a scopo irriguo con dimensioni areali dell'ordine di 50 x 70 m - 100 x 100 m (cfr. CTR). [Localizzazione: Buona approssimazione]
  • Dimensioni del fenomeno: L = circa 1500 m, l = 600 m, A = 0.48 km2.
  • Cause innesco: Probabilmente a seguito di elevati apporti meteorici che hanno determinato un rilevante innalzamento dei livelli piezometrici. Evidenze di circolazione idrica sotterranea, con sorgenti, sono individuabili sull' IGM.
  • E' presente documentazione presso il Servizio Geologico, Sismico e dei Suoli.