Geologia, sismica e suoli

Sassoguidano

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Geosito di rilevanza locale

Spettacolare contrafforte roccioso che attraversa la valle del T. Lerna da Sassoguidano a Malvarone, complessivamente esteso 500 m, formato da arenarie a stratificazione mal definita interessate da diverse mesofaglie con striature e gradini meccanici.

Sassoguidano
Sassoguidano
Sassoguidano
Sassoguidano
Sassoguidano
Sassoguidano
Sassoguidano dal fondovalle del T. Lerna
Sassoguidano dal fondovalle del T. Lerna
Sassoguidano dal fondovalle del T. Lerna
Il Torrente Lerna a valle di Sassoguidano
Il Torrente Lerna a valle di Sassoguidano
Il Torrente Lerna a valle di Sassoguidano
Geografia
  • Superficie totale: 45.9 ettari.
  • Quota altimetrica minima 450.2m. s.l.m., quota altimetrica massima 718.5m. s.l.m.
Perimetro geosito e Carta geologica
Perimetro geosito e Carta geologica
Descrizione

Nei dintorni di Sassoguidano e del Cinghio del Malvarone affiora una successione di rocce sedimentarie (il Membro di Sassoguidano della Formazione di Pantano), prevalentemente arenitiche, di colore grigio-giallastro; esse costituiscono le scarpate quasi verticali che si possono osservare su entrambi i versanti della valle del T. Lerna e lungo l'allineamento Sassoguidano - Gaiato, per una lunghezza complessiva di oltre 500 m.

Gli affioramenti migliori del Membro di Sassoguidano si hanno lungo la profonda incisione del T. Lerna, a ovest di Sassoguidano e lungo la scarpata rettilinea del Cinghio Malvarone. Si tratta in prevalenza di arenarie medie o medio-fini, a volte siltose, con stratificazione spessa o mal definita. In alcuni orizzonti le arenarie sono più grossolane e presentano sviluppata una stratificazione ed una laminazione obliqua. La bioturbazione è spesso diffusa e pervasiva, soprattutto negli orizzonti a granulometria più fine. Il contenuto in bioclasti a luoghi è elevato. L'età è miocenica inferiore e media (Burdigaliano sup. - Langhiano) e rappresentano dei depositi di zona di piattaforma interna (spiaggia sommersa, interna ed esterna).

A sudovest di Sassoguidano (sulla sinistra del T. Lerna) le areniti del Membro di Sassoguidano sono giustapposte, mediante una faglia inclinata verso ovest e con rigetto apparente di tipo estensivo, alla Formazione di Contignaco. Quest'ultima unità litostratigrafica è caratterizzata da silicizzazione diffusa (sull'affioramento corrisponde alle rocce più grigie sulla sinistra, guardando da sud verso nord).

Nella Formazione di Pantano sulla destra del T. Lerna si possono osservare frequentemente faglie subverticali e non, con superfici caratterizzate da striature e gradini in roccia; sono presenti anche depositi grossolani gravitativi alla base della scarpata verticale pluridecametrica del Cinghio Malvarone (destra T. Lerna).

Gli affioramenti descritti rappresentano l'area tipo del Membro di Sassoguidano, nei quali è possibile anche l'osservazione dettagliata delle caratteristiche litologiche d'insieme.

Nei pressi della chiesa di Sassoguidano si possono inoltre compiere osservazioni su come le strutture interne alla roccia, in questo caso quelle di origine tettonica (le faglie), possano controllare l'evoluzione morfogenetica dei versanti. Vi sono, infatti, vari esempi di come l'attività gravitativa di versante sia condizionata dalla presenza di un reticolato di faglie sistematicamente orientate secondo due direzioni preferenziali, delle quali una è all'incirca parallela alla scarpata che forma il versante orientale della dorsale di Sassoguidano, l'altra è ad essa trasversale. Si hanno, quindi, le evidenze di diversi movimenti di crollo e di ribaltamento di blocchi e lastre di roccia, delimitati da faglie. Diverse faglie, a causa dei dissesti gravitativi, si sono trasformate in grandi fenditure, alcune delle quali stanno probabilmente all'origine della formazione di grotte, inghiottitoi e strutture doliniformi, segnalate nella zona.

Altre informazioni sul geosito
Interessi geoscientifici: Stratigrafico - Geomorfologico - Strutturale;
Geotipi presenti: Mesofaglie - Gola (Canyon) - Contrafforte - Area di riferimento;
Interessi contestuali: Architettonico - Paesaggistico - Botanico - Faunistico;
Valenze: Scientifico - Divulgativo - Escursionistico - Geoturistico;
Tutela: già in atto;
Accessibilità: facile;
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Geositi vicini
Bibliografia
"Revisione litostratigrafica dell'unità Bismantova (Miocene epiligure, Appennino Settentrionale)" - Amorosi A., Colalongo M.L. & Vaiani S. [1996] Bollettino della Società Geologica Italiana, 115, 355-367.
"Rapporti tra strutture tettoniche, fenomeni gravitativi e morfosculture di tipo carsico nella zona di Pavullo nel Frignano (Appennino modenese)." - CAPITANI M. & GIBERTINI M. [1995] Atti Soc. Nat. Mat. Modena, 125 (1994), 77-95.
"Analisi mesostrutturale della Formazione di Bismantova di Pavullo nel Frignano (Appennino modenese)." - CAPITANI M. & SASSO F. [1995] Atti Tic. Sc. Terra, 37, 99-110.
"Analisi di facies e stratigrafia sequenziale della Formazione di Bismantova ad est del Fiume Panaro ("placca" di Zocca-Montese, Appennino Modenese)" - Amorosi A. [1990] Giornale di Geologia, 52/1-2, 159-177, Bologna
"Schema introduttivo alla geologia delle Epiliguridi dell'Appennino modenese e delle aree limitrofe." - BETTELLI G., BONAZZI U., FAZZINI P. & PANINI F. [1989] Mem. Soc. Geol. It., 39, 215-244.
"La geologia del territorio di Guiglia e Zocca (Appennino modenese)." - BETTELLI G. & BONAZZI U. [1979] Mem. di Sc. Geol., Padova, 32, 24 pp.
Avvertenze

I contenuti informativi presenti in queste pagine non forniscono indicazioni sulla sicurezza dei luoghi descritti o, in generale, sulla loro accessibilità in condizioni di sicurezza. I geositi hanno valore geoscientifico e/o paesaggistico e sono spesso accessibili solo da una utenza esperta, adeguatamente attrezzata. La visita a questi luoghi deve avvenire rivolgendosi a guide escursionistiche abilitate e si consiglia pertanto di informarsi puntualmente prima di accedervi, consapevoli dei rischi cui ci si espone.

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