Geologia, sismica e suoli

Nasseto

1638   

Poggio Alto

Geosito di rilevanza regionale

Crinale con aree calanchive lungo il quale è esposto lo Slump di Nasseto, un importante livello di frana sottomarina il cui spessore raggiunge i 200 m e che ha qui la sua area di riferimento, correlabile a quello di Casaglia in val Lamone.

Nasseto - Foto Archivio Servizio Geologico
Nasseto - Foto Archivio Servizio Geologico
Nasseto - Foto Archivio Servizio Geologico
Nasseto - Foto Archivio Servizio Geologico
Nasseto - Foto Archivio Servizio Geologico
Nasseto - Foto Archivio Servizio Geologico
Il crinale - Foto Archivio Servizio Geologico
Il crinale - Foto Archivio Servizio Geologico
Il crinale - Foto Archivio Servizio Geologico
Geografia
  • Superficie totale: 47.96 ettari.
  • Quota altimetrica minima 744.9m. s.l.m., quota altimetrica massima 926m. s.l.m.
Perimetro geosito e Carta geologica
Perimetro geosito e Carta geologica
Descrizione

Esteso crinale denudato dall'erosione e modellato in forme di tipo calanchivo che si eleva tra le valli dei fossi di Faeta e delle Gualchiere, in sinistra Savio, a ridosso del Monte Zuccherodante, elevazione del crinale tosco romagnolo. L'area ha un interesse stratigrafico e paesaggistico, essendovi esposto in modo esemplare lo Slump di Nasseto, frana sottomarina il cui spessore raggiunge i 200 m e che ha qui la sua sezione tipo.

La frana si staccò dai pendii subacquei che costituivano il margine del bacino di sedimentazione della Formazione Marnoso Arenacea, coinvolgendo un enorme volume di materiali che giunsero sui fondali sottostanti ricoprendo, con uno spessore che raggiunge i 200 m, i sottostanti sedimenti torbiditici. Dopo questo catastrofico evento la sedimentazione riprese il suo corso "normale" e nuovi strati torbiditici sigillarono il gigantesco corpo di frana. Quello di Nasseto è uno dei livelli di frana sottomarina più estesi dell'Appennino romagnolo; si pensa che a innescarlo sia stato un importante evento sismico.

Gli affioramenti di Nasseto si attraversano percorrendo il sentiero CAI 181 in direzione del Passo della Serra e del Monte Zuccherodante, dove si osservano bene e da vicino i materiali che costituiscono il corpo di questa grande frana sottomarina. La presenza di rocce marnose prevale nettamente (anche per questo la frana ha avuto facilità a muoversi lungo i pendii subacquei), mentre sottili strati arenacei permettono di cogliere l'assetto deformato del corpo roccioso. Alla sommità della cresta più alta si riconosce un cappello di strati orizzontali che rappresentano il ritorno alla sedimentazione normale dopo il caotico evento franoso. Secondo le ricerche svolte su queste rocce, la frana sottomarina di Nasseto si è verificata circa 12,5 milioni di anni fa, in corrispondenza della fase tettonica, databile Serravaliano inferiore, che ha portato la Falda Toscana a sovrascorrere sopra l'Elemento di Monte Nero.

Lo slump include anche materiali extraformazionali, ossia diversi da quelli della Formazione Marnoso Arenacea, come lembi di calcari verdi eocenici e frammenti simili alle Marne di Vicchio (queste ultime in particolare si trovavano lungo il margine sudoccidentale del bacino di sedimentazione della Marnoso Arenacea).

Lo slump di Nasseto è correlabile con quello della Colla di Casaglia (alta valle del Lamone) e con analoghi orizzonti che si osservano nell'Appennino Umbro (Martelli, 1994). Un altro importante aspetto geologico di questo orizzonte di frana sottomarina è che esso occupa il nucleo di una sinclinale, al piede della linea delle Mandriacce, importante accavallamento che attraversa le montagne romagnole a cui si deve la sovrapposizione dell'elemento tettonico di Montenero su quello di Ridracoli.

Altre informazioni sul geosito
Interessi geoscientifici: Stratigrafico - Geomorfologico;
Geotipi presenti: Calanchi - Frana sottomarina, slump - Area di riferimento - Forme da erosione selettiva;
Interessi contestuali: Paesaggistico;
Valenze: Scientifico - Divulgativo - Escursionistico [Il sito è ben osservabile sia dal sentiero 181 che percorre il crinale di Nasseto che dalla SS 71, dove si apprezza un ampio panorama sullo stesso grazia al quale è ben evidente la giacitura a sandwich della frana sottomarina.];
Tutela: già in atto;
Accessibilità: facile;
Mappa di inquadramento e rete escursionistica regionale
 Doppio click per avvicinare la mappa, click + sposta per muoverla
Geositi vicini
Avvertenze

I contenuti informativi presenti in queste pagine non forniscono indicazioni sulla sicurezza dei luoghi descritti o, in generale, sulla loro accessibilità in condizioni di sicurezza. I geositi hanno valore geoscientifico e/o paesaggistico e sono spesso accessibili solo da una utenza esperta, adeguatamente attrezzata. La visita a questi luoghi deve avvenire rivolgendosi a guide escursionistiche abilitate e si consiglia pertanto di informarsi puntualmente prima di accedervi, consapevoli dei rischi cui ci si espone.

La Regione si solleva al proposito da qualunque responsabilità.

 
 
 
Strumenti personali

Regione Emilia-Romagna (CF 800.625.903.79) - Viale Aldo Moro 52, 40127 Bologna - Centralino: 051.5271

Ufficio Relazioni con il Pubblico: Numero Verde URP: 800 66.22.00, urp@regione.emilia-romagna.it, urp@postacert.regione.emilia-romagna.it