Logo del Portale della Regione Emilia-Romagna Logo Regione Emilia-Romagna
Regione Emilia-Romagna http://www.regione.emilia-romagna.it
I suoli dell'Emilia-Romagna

Home Page  ›› Catalogo dei tipi di suolo ›› PIANELLA

PIANELLA

Descrizione introduttiva

I suoli PIANELLA sono profondi o molto profondi, da scarsamente a moderatamente calcarei e moderatamente alcalini, a tessitura molto variabile tra franca limosa, franca argillosa, franca argillosa limosa e argillosa limosa, ghiaiosi. Il substrato, costituito da rocce intensamente deformate con stratificazione non definita (marne, brecce, argilliti), prevalentemente delle formazioni delle Argille a Palombini (APA), Complesso di Case Boscaini -CCB-, Complesso di Pietra Parcellara -CCP- e Unità argillosa-calcarea (AVC), si riscontra da 60 a 185 cm di profondità.
I suoli PIANELLA sono presenti nel medio Appennino emiliano-romagnolo, su corpi di frana ed in zone di accumulo lungo i versanti irregolari modellati da movimenti franosi. In queste terre la pendenza è compresa tra il 5 e il 30%. L'uso del suolo è a prati avvicendati, seminativi, coltivi abbandonati, prati e pascoli spessi arborati e cespugliati.

 

Classificazione Soil Taxonomy

(2014) fine, mixed, active, mesic Oxyaquic Eutrudepts

 

Classificazione WRB

(2014) Calcaric Cambisols (Loamic, Oxyaquic)

 

Profilo rappresentativo

 

Orizzonti genetici del suolo (valori modali)
OrizGen LimSup Spes Arg Sab Schel S.O. CalcTot CalcAtt pH Ksat DensApp Concentr Conc Qualità
cm cm % % % % % % cm/h %
1 Ap 0 40 36 20 5 2.4 9 4 7.9 0.04671 1.4299999999999999 0 media
2 Bw(g) o Ap2 40 40 36 18 10 0.9 9 2 8.0 masse non cementate di carbonato di calcio bassa
3 BC(g) 50 50 34 18 25 1.5 7 2 8.1 masse non cementate di carbonato di calcio 0 bassa
4 C(g) 100 36 15 15 0.7 6 2 8.1 masse non cementate di carbonato di calcio 0 bassa

 

 

Qualità specifiche
Parametro Valore
Calcare attivo strato superficiale da 1 a 9 %
Capacità di scambio cationico nello strato superficiale >10 meq/100g
Disponibilità di ossigeno moderata
Rischio di incrostamento superficiale assente
Fessurabilità da media a forte
Profondità utile per le radici delle piante elevata (100-150 cm)
Percorribilità moderata
Resistenza meccanica alle lavorazioni moderata
Tempo di attesa per le lavorazioni lungo

 

Considerazioni sulla gestione

Qualità agronomiche

I suoli Pianella sono su pendici interessate da instabilità strutturale molto elevata, con fenomeni profondi, che possono interessare il versante nel suo insieme, e fenomeni superficiali, del tipo smottamenti. All'interno di queste pendici essi occupano le posizioni che con maggiore frequenza sono interessate da movimenti di massa. Questi processi, per intensità ed estensione, non sono gestibili a livello aziendale ma richiedono interventi di sistemazione idraulico-forestale, come la regimazione dei torrenti e i drenaggi tubolari profondi.

 

Sistemazioni

I suoli Pianella sono su accumuli di frana anche di notevole potenza. Le attività agricole probabilmente hanno un'influenza limitata sull'insorgenza di movimenti franosi di notevoli dimensioni, in quanto difficilmente le acque superficiali possono raggiungere l'interfaccia con eventuali piani di scivolamento profondi. Possono invece influenzare la comparsa di movimenti di massa che interessano gli strati superficiali e i processi di erosione idrica per scorrimento superficiale. L'abbandono delle opere di presidio agricolo condurrebbe probabilmente all'intensificazione dei processi di dissesto idrogeologico. Notevole importanza rivestono pertanto le opere di sistemazione e regimazione delle acque, che dovrebbero essere finalizzate ad allontanare rapidamente le acque superficiali e profonde, riducendone l'infiltrazione nel suolo ed eliminando quelle eccedenti. Tali obiettivi si possono conseguire riducendo la lunghezza degli appezzamenti mediante l'apertura di fossi acquai obliqui o trasversali e ricorrendo ad opere di drenaggio profondo o all'utilizzo dell'aratro talpa.

 

Tecniche di lavorazione

Allo scopo di migliorare le caratteristiche strutturali dell'orizzonte di superficie, sono da preferire le arature poco profonde e l'utilizzo di macchine con organi lavoranti che non frantumano il terreno (vangatrici, erpici, sarchiatrici). Ripetute fresature possono causare eccessiva disgregazione e polverizzazione del terreno, favorendo, in tal modo, l'erosione idrica. Le lavorazioni a rittochino sono da preferirsi in quanto facilitano l'eliminazione delle acque in eccesso.Le pratiche agricole in questi suoli possono accentuare il rischio di erosione in particolare per movimenti di massa, che in genere sono superficiali.

 

Fertilizzazione

I suoli Pianella non presentano particolari limitazioni o vincoli nella scelta dei concimi azotati. Il pH elevato può favorire le perdite di azoto per volatilizzazione in caso di utilizzo di concimi contenenti azoto in forma ammoniacale. Nel caso di spandimento di liquami zootecnici, al fine di ridurre il rischio di perdita per ruscellamento, possono rivelarsi utili i seguenti accorgimenti: rottura dell'eventuale crosta superficiale, frazionamento degli apporti, interramento.

 

 

Indicazioni sulla scelta delle colture

Indicazioni per la scelta delle colture agrarie

I suoli Pianella non presentano importanti limitazioni alla produzione delle principali colture agrarie, ad eccezione della disponibilità di ossigeno, che può limitare la produzione delle colture arboree più sensibili. Le possibilità di gestione di questi suoli sono tuttavia fortemente condizionate dall'elevato rischio di erosione per movimenti di massa, che, insieme alle limitazioni dovute al clima, più sensibili alle altitudini maggiori, restringe la gamma delle colture praticabili alle foraggere e ai cereali autunno-vernini. Le foraggere, in particolare i prati polifiti e monofiti di graminacee, soprattutto festuca, e i cereali autunno-vernini, utilizzando elevati quantitativi di acqua nelle stagioni piovose, possono contribuire alla eliminazione delle acque in eccesso nel terreno.

 

Indicazioni per la scelta delle specie forestali

I suoli Pianella non presentano importanti limitazioni edafiche alla crescita delle principali specie forestali utilizzabili nell'arboricoltura da legno e negli impianti forestali permanenti, ad eccezione della Douglasia e del Ciliegio, la cui crescita è limitata molto severamente rispettivamente a causa della reazione e della disponibilità di ossigeno. Particolare attenzione deve essere posta, nel caso di impianti di Noce, al calcare attivo, in quanto nei suoli Pianella questa può anche assumere valori limitanti. Le caratteristiche climatiche limitano fortemente, soprattutto alle quote maggiori, la crescita del Noce. I suoli Pianella inoltre possono essere coinvolti in movimenti di massa ed il carico dell'impianto forestale potrebbe contribuire ad aggravare l'instabilità del versante.