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Archivio Movimenti Franosi Storicamente Documentati

L'"Archivio dei Movimenti Franosi Storicamente Documentati" raccoglie informazioni sulle date di attivazione/riattivazione di frane con relativa localizzazione, in un intervallo di tempo che va dal Medioevo sino ad oggi.

Per ogni evento sono riportate, ove disponibili, informazioni relative alla tipologia della frana, alla sua dimensione, a eventuali effetti sul territorio.

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ID 202180

 

1 eventi di frana

Casale

Inquadramento
  • Superficie totale: 28.19 ettari
  • Comune di POLINAGO - Provincia di Modena
Carta inventario delle frane
  • Quadro di unione per il comune di POLINAGO [PDF]
Localizzazione frana storica e Carta del dissesto

Glossario [pdf]
1. Evento del 1960
  • Data: maggio 1960  [precisione mensile]
  • Descrizione:
    Vallecola del Rio Torella confluente nel T. Rossenna all'altezza del Ponte di Gombola. Attivazione di una colata di fango nell'ambito degli affioramenti relativi all'unità delle "Argille scagliose". La zona di coronamento è situata nella zona di testata dell'impluvio principale nei pressi della località Macchia (cfr. IGM), circa in corrispondenza dell'abitato di Casale. Il movimento interessa quasi l'intero tratto dell'impluvio, coinvolgendo direttamente parte degli edifici di C. Quattrini ed altre abitazioni rurali sparse, sino all'altezza di C. Ilarione (cfr. CTR). Il corpo di frana è costituito da una massa di argilliti rimaneggiate, allo stato plastico-fluido quando imbibite d'acqua, inglobanti frammenti eterometrici di calcari. Gran parte dell'area corrisponde ad una estesa frana attiva, a cui si associano un insieme di movimenti minori quiescenti coalescenti tra loro. La periodica riattivazione, sia pure parziale dei movimenti, comporta la progressiva deformazione della superficie topografica che si presenta molto irregolare. Il deflusso idrico superficiale risulta difficoltoso, con zone di ristagno idrico, che facilitano l'assorbimento degli apporti meteorici. Questo assetto favorisce il mantenimento di uno stato plastico nella massa argillosa rimaneggiata e, di conseguenza, la rimobilizzazione della colata. [Localizzazione: Verificata da documentazione tecnica]
  • Dimensioni del fenomeno: L = 3000 m circa, l max = 300 m. V (nel corso delle fasi parossistiche del movimento = dell'ordine di 100 m/giorno.
  • Cause innesco: Precipitazioni elevate e prolungate del periodo aprile - maggio 1960.
  • E' presente documentazione presso il Servizio Geologico, Sismico e dei Suoli.