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Archivio Movimenti Franosi Storicamente Documentati

L'"Archivio dei Movimenti Franosi Storicamente Documentati" raccoglie informazioni sulle date di attivazione/riattivazione di frane con relativa localizzazione, in un intervallo di tempo che va dal Medioevo sino ad oggi.

Per ogni evento sono riportate, ove disponibili, informazioni relative alla tipologia della frana, alla sua dimensione, a eventuali effetti sul territorio.

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ID 202329

 

5 eventi di frana

Lotta

Inquadramento
  • Superficie totale: 110.99 ettari
  • Comune di SESTOLA - Provincia di Modena
Carta inventario delle frane
  • Quadro di unione per il comune di SESTOLA [PDF]
Localizzazione frana storica e Carta del dissesto

Glossario [pdf]
5. Evento del 1997
  • Data: 08/08/1997  [breve periodo certo (1-7gg)]
  • Descrizione:
    Frazione di Trentino. Località Casa Cella posta al piede del versante degradante nel fondovalle del T. Leo, lungo il tracciato della Strada Provinciale n. 4 MO (lato monte). Evoluzione del fenomeno segnalato nel settembre 1994 con ampliamento delle deformazioni e delle evidenze di una possibile più ampia riattivazione della frana. All'interno dell'esteso movimento quiescente di Lotta. Il movimento si svolge lungo l'incisione del Fosso, che risulta prer un tratto rilevante ostruita dai terreni franati e dai sedimenti depositati dalle acque. Sconvolgimento della morfologia del versante. Alterazione dello scorrimento superficiale e delle zone di emergenza della circolazione sotterranea. [Localizzazione: Buona approssimazione]
  • Cause innesco: Azione erosiva del Fosso del Borgo, associata agli elevati apporti meteorici della primavera - estate 1997.
4. Evento del 1994
  • Data: settembre 1994  [precisione mensile]
  • Descrizione:
    Alla base del versante in sinistra del T. Leo, circa 500 m a monte del Ponte Leo. L'azione erosiva del T. Leo determina la rimobilizzazione di un movimento minore alla base del pendio attraversato dalla Statale n. 324. Al piede della grande frana quiescente di Lotta. I terreni franati si riversano nell'alveo del T. Leo, dove vengono rapidamente asportati dalla corrente in condizioni di piena. [Localizzazione: Buona approssimazione]
  • Cause innesco: Azione erosiva del T. Leo conseguente alle piene del settembre 1994.
3. Evento del 1450
  • Data: metà XV secolo  [precisione pluriennale]
  • Descrizione:
    Particolare attenzione merita il caso di Lotta il cui territorio intorno alla metà del XV secolo fu smembrato tra le comunità di Fanano e Sestola. Il provvedimento pare essere legato ad una vasta lavina che pochi anni prima ha distrutto il centro abitato di Lotta. Tale movimetno avrebbe altresì ostruito il fondovalle e dato origine ad un "pelago" di rigurgito di enormi dimensioni fino ai ponti di Fanano alla confluenza cioè del Rio Fellicarolo e Rio Ospitale. [Localizzazione: Buona approssimazione]
  • E' presente documentazione presso il Servizio Geologico, Sismico e dei Suoli.
2. Evento del 1590
  • Data: 12/04/1590  [giorno certo]
  • Descrizione:
    Versante ovest degradante verso l'abitato di Lotta. La zona di coronamento è posta alla base del pendio del M. Calvanella (quota 925 m circa), circa 200 m a sud-ovest del margine dell'abitato di Sestola. Sulla base delle notizie storiche, i movimenti coinvolgono tutto il settore compreso tra Sasso Pagano, l'abitato attuale di Lotta, Vitrici, l'alveo del T. Leo, l'incisione del Fosso delle Chiuse, e gli insediamenti di Ville e Serraventata (per le località si vedano CTR e IGM). La riattivazione di una grande frana sul versante immediatamente sottostante Sestola determina la completa distruzione dell'antico abitato di Lotta e lo sconvolgimento di un ampio tratto di territorio circostante. L'abitato originario sorgeva in gran parte al di là del Rio del Borgo nella località detta Le Piazze. I movimenti, iniziati il 12 aprile 1590, proseguono sino al 29 giugno dello stesso anno, ed interessano tutto il pendio sino all'alveo del T. Leo. Tuttora l'andamento del corso d'acqua evidenzia una netta deviazione, dell'ordine di 150 m circa, verso la sponda opposta (destra) nel tratto compreso tra l'incisione del Fosso delle Chiuse ed il Rio del Borgo. I cronisti coevi hanno lasciato la seguente descrizione sull'evoluzione della frana ed i suoi effetti (tratta da PANTANELLI & SANTI, 1895): "L'anno 1590, il 12 aprile cominciò a muoversi una gran lavina non molto lungi da Sestola, la quale cominciando dalla casa di un certo Sante del Bagine, s'approssimò alla serra di Sasso Pagano, indi si stese all'Oppio e arrivata a Lotta travolse la chiesa e il campanile con tutte le case che erano in quella zona, vedendosi galleggiare gli alberi e buona parte de' diroccati edifici che arrivarono al numero di 109. Finalmente si stese sino al T. Leo ove giunse con un impeto tale che fermò il corso dell'acqua e formò quasi un lago a danno d'alcuni che vi restarono sommersi". Negli anni successivi il paese di Lotta venne ricostruito nella posizione attuale, a breve distanza dall'ubicazione precedente, al margine della zona coinvolta dai movimenti di maggiore intensità. La Chiesa attuale, riedificata nel 1601, dista soltanto "circa un tiro di sasso dalla vecchia", che sorgeva nel sito denominato ancora alla fine dell' 800 La Chiesaccia. Nei mesi seguenti alla frana, la formazione di ristagni idrici e di zone a limitato drenaggio, connessa all'alterazione della morfologia del versante, determinò anche conseguenze dannose per la salute degli abitanti dell'area. Infatti, il 21 settembre del 1590 il governatore di Sestola, Giovanni Antonio Pocaterri, riferiva al duca di Ferrara: " ... da alcuni giorni in qua si sono ammalate più persone che non eran prima, massimamente nella Villa di Lotta dove la alluvione et salamento di questa terra si sgorgò, e dove fece quel rivolgimento di terreno certoso ch'io già le scrissi, essendo anco restate in qualche luogo della ruina molte acque guaste che non si posson levare senza gran spesa rispetto la povertà de' confinanti" (tratto da SANTI, 1897). Grandi corpi di frana quiescenti, coalescenti, associati a depositi di versante. Settore interessato da scivolamento di blocchi alla base del pendio del M. Calvanella. L'accumulo principale determina lo sbarramento dell'alveo del T. Leo con formazione di un lago temporaneo di breve durata. Sconvolgimento dell'assetto morfologico del versante, con zone di deformazione, gradini e contropendenze. Ostruzione del reticolo minore con ostacolo al deflusso delle acque di scorrimento superficiale e della circolazione sotterranea. [Localizzazione: Buona approssimazione]
  • Dimensioni del fenomeno: L = 3000 m circa, l max = 700 m, l min = 300 m, l accumulo = 1100 m, A = 1.90 km2. (Dati ottenuti in base alla ricostruzione della frana sulla base delle notizie storiche).
  • Cause innesco: Periodo prolungato di elevati apporti meteorici. Secondo le fonti storiche, precipitazioni rilevanti caratterizzano l'autunno 1589, in particolare il mese di novembre, e successivamente quasi l'intero primo semestre del 1590 (cfr. SANTI, 1897).
  • E' presente documentazione presso il Servizio Geologico, Sismico e dei Suoli.
1. Evento del 1895
  • Data: 1895-1907  [precisione pluriennale]
  • Descrizione:
    Nel tratto di versante compreso tra l'abitato attuale, il Fosso delle Chiuse ed il fondovalle del T. Leo, PANTANELLI & SANTI (1895) e ALMAGIA' (1907) segnalano la riattivazione periodica di movimenti, nel periodo compreso tra gli ultimi decenni dell' '800 e l'inizio del '900, all'interno dell'areale interessato dalla grande frana storica di Lotta. Grandi corpi di frana quiescenti, coalescenti, associati a depositi di versante. Sconvolgimento dell'assetto morfologico del versante, con zone di deformazione. Ostruzione del reticolo minore con ostacolo al deflusso delle acque di scorrimento superficiale. [Localizzazione: Buona approssimazione]
  • Cause innesco: Elevati apporti idrici conseguenti a precipitazioni intense e prolungate.
  • E' presente documentazione presso il Servizio Geologico, Sismico e dei Suoli.