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Archivio Movimenti Franosi Storicamente Documentati

L'"Archivio dei Movimenti Franosi Storicamente Documentati" raccoglie informazioni sulle date di attivazione/riattivazione di frane con relativa localizzazione, in un intervallo di tempo che va dal Medioevo sino ad oggi.

Per ogni evento sono riportate, ove disponibili, informazioni relative alla tipologia della frana, alla sua dimensione, a eventuali effetti sul territorio.

Per il corretto utilizzo dei dati disponibili si invita alla lettura delle Condizioni di utilizzo dei dati

ID 202350

 

1 eventi di frana

Cà Zorra Fosso della Rovina Trentino

Inquadramento
  • Superficie totale: 33.77 ettari
  • Comune di SESTOLA - Provincia di Modena
Carta inventario delle frane
  • Quadro di unione per il comune di SESTOLA [PDF]
Localizzazione frana storica e Carta del dissesto

Glossario [pdf]
1. Evento del 1969
  • Data: 29/03/1969  [giorno certo]
  • Descrizione:
    GELMINI & PELLEGRINI (1969) segnalano la riattivazione periodica della "lama" del Fosso della Rovina che assume l'aspetto di un vero e proprio "torrente di fango". La frana si attiva in corrispondenza di periodi con elevate precipitazioni, eventualmente associate alla rapida fusione del manto nevoso. I movimenti si svolgono quasi esclusivamente all'interno dell'incisione principale del corso d'acqua, con locali zone di richiamo sui tratti di pendio adiacenti. Nel corso della riattivazione del 1969, la frana il 29 marzo interrompe la strada comunale Trentino - Lotta. Frana attiva in movimento lungo l'incisione principale, coalescente con movimenti minori attivi e quiescenti presenti sui versanti adiacenti. Il settore inferiore della frana è indicato come quiescente. Ostruzione dell'incisione con ostacolo al deflusso delle acque di scorrimento superficiale. Sconvolgimento dell'assetto dell'impluvio, con formazione di contropendenze. Alterazione delle zone di emergenza della circolazione sotterranea. [Localizzazione: Buona approssimazione]
  • Dimensioni del fenomeno: L = circa 3000 m, l = 100 m, A = 0.28 km2.
  • Cause innesco: Precipitazioni rilevanti in concomitanza alla rapida fusione del manto nevoso caduto nei mesi precedenti (altezza neve media = 1.8 m nell'autunno 1968).
  • E' presente documentazione presso il Servizio Geologico, Sismico e dei Suoli.