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Archivio Movimenti Franosi Storicamente Documentati

L'"Archivio dei Movimenti Franosi Storicamente Documentati" raccoglie informazioni sulle date di attivazione/riattivazione di frane con relativa localizzazione, in un intervallo di tempo che va dal Medioevo sino ad oggi.

Per ogni evento sono riportate, ove disponibili, informazioni relative alla tipologia della frana, alla sua dimensione, a eventuali effetti sul territorio.

Per il corretto utilizzo dei dati disponibili si invita alla lettura delle Condizioni di utilizzo dei dati

ID 20878

 

6 eventi di frana

Romanoro Rovinato - Montale

Inquadramento
  • Superficie totale: 60.2 ettari
  • Comune di FRASSINORO - Provincia di Modena
Carta inventario delle frane
  • Quadro di unione per il comune di FRASSINORO [PDF]
Localizzazione frana storica e Carta del dissesto

Glossario [pdf]
6. Evento del 1976
  • Data: 13/04/1976  [breve periodo certo (1-7gg)]
  • Descrizione:
    Vasto movimento franoso, interessante potenti masse di terra che nel corso degli ultimi anni ha subito spostamenti. Il movimento è costituitoda numerose lingue di frana che confluiscono in un corpo unico poco a monte dell'abitato di Rovinato [Localizzazione: Buona approssimazione]
  • Cause innesco: abbondanti e intense precipitazioni del periodo
  • Danni e interventi: Minaccia per le case e per la strada Raccolta e convogliamento delle acque, sistemazione del versante e posa in opera di drenaggi
  • E' presente documentazione presso il Servizio Geologico, Sismico e dei Suoli.
5. Evento del 1966
  • Data: 06/11/1966  [breve periodo certo (1-7gg)]
  • Descrizione:
    L'attivazione di una frana nel tratto mediano tra i due abitati interrompe il tracciato stradale. Nel settore superiore della frana viene rilevata l'apertura di una fenditura sul versante a monte dell'abitato di Rovinato. All'interno di una più ampia frana quiescente. Il movimento si svolge lungo l'impluvio del Fosso dei Lagore. Sconvolgimento dell'assetto morfologico dell'impluvio, ostruzione delle linee di deflusso. [Localizzazione: Buona approssimazione]
  • Cause innesco: Elevati apporti meteorici dell'autunno 1966. Piogge persistenti del mese di ottobre, culminate nell'evento alluvionale della prima settimana di novembre.
  • Danni e interventi: Asportazione di un tratto di strada con interruzione completa del transito. Interruzione dell'acquedotto di Rovinato. Costruzione di gabbionata, formazione di un piano viabile provvisorio e costruzione di drenaggi
  • E' presente documentazione presso il Servizio Geologico, Sismico e dei Suoli.
4. Evento del 1953
  • Data: 11 maggio 1953  [giorno certo]
  • Descrizione:
    "Su un fronte di un chilometro una frana sta avanzando da ieri sera in località Frassinoro, sull'Appennino Modenese. La falda di terreno, che ha improvvisamente iniziato lo slittamento a causa probabilmente delle continue piogge degli ultimi giorni, è dello spessore di parecchi metri e il suo movimento ha già provocato lo sradicamento di molti alberi e il crollo di un piccolo edificio adibito a deposito di attrezzi agricoli. I danni sono abbastanza rilevanti. Non sussiste secondo i rilievi del Genio Civile un immediato pericolo per gli abitanti, in quanto l'unico paese che si trova sulla direttrice della frana, il borgo di Romanoro, dista oltre un chilometro" [Localizzazione: Localizzazione generica nel perimetro della frana presente nella Banca dati geologica]
  • E' presente documentazione presso il Servizio Geologico, Sismico e dei Suoli.
3. Evento del 1960
  • Data: inizio Febbraio 1960  [breve periodo certo (1-7gg)]
  • Descrizione:
    Le persistenti piogge alluvionali abbattutesi nella vallata del Dolo hanno provocato un imponente movimento franoso che iniziato nella zona di Rovinato ha investito poi nella corsa verso il fondovalle la strada comunale della Valle del dolo per un tratto di circa 300 m tra le frazioni di Romanoro e la località Molino di Romanoro. Ai lati della frana la strada è stata completamente sommersa da un enorme quantità di fango e in corrispondenza del Fosso della Lezza e per un centinaio di metri di lunghezza , la strada stessa è stata completamente asportata compreso un ponte in cemento sul corso d'acqua. Il movimento, in rapida evoluzione, si espande progressivamente sui fianchi. Gli apporti meteorici diretti e l'assorbimento delle acque relative allo scorrimento superficiale, comporta la saturazione e la fluidificazione dei terreni costituenti il corpo di frana che assumono una consistenza semi-fluida ("melmosa" secondo il documento originario). Il piede del movimento raggiunge l'alveo del T. Dolo. Insieme di un'ampia frana quiescente, a cui fa seguito nel tratto sovrastante del versante una frana attiva di notevole lunghezza (superiore a 1.5 km), interessata solo in parte dalla riattivazione del 1960. [Localizzazione: Buona approssimazione]
  • Dimensioni del fenomeno: L = 1600 m circa, lmax = 350 m circa, lmin = 60 m, A = 0.36 km2.
  • Cause innesco: Elevate precipitazioni dei giorni precedenti associate alla fusione del manto nevoso.
  • Danni e interventi: Distruzione di un tratto di 500 m della strada comunale Romanoro - Montale e di 30 m della strada Valle Dolo, con conseguente isolamento della frazione di Rovolo. Asportazione del ponticello sul Fosso della Lezza. Situazione di rischio per gli abitati di Romanoro e Montale, prossimi ai fianchi della frana. Sgombero del terriccio, livellamento della strada, ripristino provvisorio della sede stradale, costruzione di drenaggio e rirpistino del manto stradale
  • E' presente documentazione presso il Servizio Geologico, Sismico e dei Suoli.
2. Evento del 1899
  • Data: 12/05/1899  [breve periodo certo (1-7gg)]
  • Descrizione:
    "Anche oggi [1907] in tutta la plaga fra Romanoro, Rovinato e S. Scolastica, le frane rinnovatesi al principio del 1899 e d'allora in poi in continuo movimento, distruggono di anno in anno fabbricati e colti, coprendo un'area di un chilometro quadrato circa." (Almagià, 1907). Le cronache di giornale permettono di dettagliare questa informazione e di attribuire alla frana di Rovinato l'attivazione del 1899. "A Romanoro [...] si è manifestata in questi giorni una frana che minaccia di assumere gravissime proporzioni. Essa infatti comincia dalla cima del monte si prolunga giù per oltre un chilometro trascinando boschi, travolgendo larghe estensioni di terreni coltivati e non accenna per nulla ad arrestarsi. Il casale di Rovinato, costituito da una decina di case e che si trova sul percorso della frana, è seriamente minacciato: anzi si è già dovuto sgombrare una casa che minacciava rovina." (La Stampa, 13 maggio 1899). "Continuano a giungere gravissime notizie dal comune di Montefiorino circa l'enorme frana staccatesi dalla sommità del monte Spalanco e che minaccia ora la piccola borgata di Rovinato..."(La Stampa, 17 maggio 1899). [Localizzazione: Buona approssimazione]
  • Dimensioni del fenomeno: Areale complessivo: L = circa 3000 m, l max = circa 1200 m A = circa 1.00 km2
  • E' presente documentazione presso il Servizio Geologico, Sismico e dei Suoli.
1. Evento del 1589
  • Data: 1589  [indicazione dell'anno]
  • Descrizione:
    L'attivazione di una grande frana sconvolge i terreni più produttivi del territorio di Romanoro. La frana si localizza nell'ambito dei terreni agricoli caratterizzati da maggior rendimento, all'epoca utilizzati per la coltura dei cereali. Il 25 giugno 1590 il Massaro, i Consiglieri e gli uomini di Romanoro scrivono al Podestà di Montefiorino: " Un'altra [frana] l'anno del 1589 si mosse nella bontà del terreno da formenti, et non si è ancora fermata, chè tuttavia si move, et è longa per quanto consideriamo più d'un miglio, di larghezza insino a cento pertiche, et dal mezzo in suso non vi si può lavorare in modo alcuno, nè anco giù presso al fiume, perchè si sono volti li fondamenti in suso. Ve ne sono anche due altre, ma è già gran tempo che corsero, ma però non si sono mai rifatti i luoghi et sono ruvinati insino gli orti, le chisure et la bontà del comune" (tratto da SANTI, 1897). Quanto al danno consideriamo che queste due [frane, cioè quelle del 1589 e 1590] vi dan danno di più di settecento scudi (e ciò nonostante che non vi fosse stata rovina di edifizi), et potressimo pagarne anco mille et che vi tornasse l'esser di prima, di modo che molte persone sono sforzate andarsene per il mondo per quelle salate, et sono la nostra ultima rovina" (tratto da Santi, 1897). [Localizzazione: Buona approssimazione]
  • Dimensioni del fenomeno: L = oltre 1 miglio, lmax = 100 pertiche (= circa 330 m). Dati SCAI (scheda n. 2) per l'area complessiva in frana, relativa sia ai movimenti quiescenti (in maggior parte) che a quelli attivi: L = 2900 m, lmax = 800 m, l min = 60 m, A = 1.04 km2.
  • Cause innesco: Elevate precipitazioni. Durante l'autunno, e in particolare nel corso del mese di novembre, caddero piogge rilevanti e prolungate che provocarono, tra l'altro piene e inondazioni nel bacino del F. Tevere e lungo i principali corsi d'acqua della Romagna (cfr. SANTI, 1897).
  • E' presente documentazione presso il Servizio Geologico, Sismico e dei Suoli.