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Archivio Movimenti Franosi Storicamente Documentati

L'"Archivio dei Movimenti Franosi Storicamente Documentati" raccoglie informazioni sulle date di attivazione/riattivazione di frane con relativa localizzazione, in un intervallo di tempo che va dal Medioevo sino ad oggi.

Per ogni evento sono riportate, ove disponibili, informazioni relative alla tipologia della frana, alla sua dimensione, a eventuali effetti sul territorio.

Per il corretto utilizzo dei dati disponibili si invita alla lettura delle Condizioni di utilizzo dei dati

ID 20939

 

19 eventi di frana

Sassatella - Lezza Nuova Sasso

Inquadramento
  • Superficie totale: 131.73 ettari
  • Comune di MONTEFIORINO - Provincia di Modena
Carta inventario delle frane
Localizzazione frana storica e Carta del dissesto

Glossario [pdf]
19. Evento del 2011
  • Data: 14-18 marzo 2011  [breve periodo certo (1-7gg)]
  • Descrizione:
    Riattivazione di entità non nota. [Localizzazione: Buona approssimazione]
18. Evento del 2002
  • Data: 09/12/2002  [giorno certo]
  • Descrizione:
    Mobilizzazione di un'intera porzione di versante, adiacente al fianco destro della frana (Prov. di Modena, 2003), che scivola a valle con direzione SE andando a confluire nel corpo principale della frana storica. La zona di distacco corrisponde al margine della pista tracciata a quota 1200 m circa. Le ondulazioni e i vistosi innalzamenti si individuano lungo il tratto di SP ricostruito. Si rilevano evidenze di deformazione anche sul lato sinistro della frana. I movimenti laterali si intensificano nei giorni successivi con la comparsa di fratture diffuse e profonde, la formazioni di contropendenze, la formazione di laghetti anche molto profondi, l?ostruzione dei fossi di scolo oltre che la rimobilizzazione del corpo di frana principale. Il giorno 11 dicembre gli spostamenti assumono nella zona sommitale valori dell'ordine del metro, con direzione generale E-W. La mattina del 12 dicembre si evidenziano le prime fessure sulla SP 32, nel fianco della frana rivolta nella direzione di Montefiorino. La comparsa, poche ore dopo, di deformazioni sull'intero tratto stradale già coinvolto nel 1998 evidenzia l'imminente rimobilizzazione in massa del corpo di frana attivatosi in precedenza. Il 14 dicembre viene tranciata la condotta idrica dell'Acquedotto del Dragone ricostruita dopo la frana del 1998. Nel periodo 11 - 17 dicembre sono accertati, tramite rilievi GPS, spostamenti orizzontali compresi tra 14.5-35.6 m e abbassamenti fino a 7.8 m. Il 17 dicembre gli spostamenti assumono valori fino a 15.7 m in direzione orizzontale, mentre in direzione verticale variano fino a - 5.8 m. Nella notte tra il 17 e il 18 la strada comunale non più agibile viene chiusa al traffico, le deformazioni superficiali provocano inoltre la perdita di tutti i caposaldi GPS. Il fronte della massa in movimento si colloca 325 m a valle della preesistente sede della SP, praticamente in corrispondenza della comunale Mercato Vecchio - C. Aradonica. Il 19 dicembre il movimento riprende la sua evoluzione con velocità poco superiori (0.58 m/h), il fronte della frana non è avanzato in modo significativo e risulta attestato nei pressi della strada comunale sottostante. [Localizzazione: Verificata da documentazione tecnica]
  • Dimensioni del fenomeno: L = 1900 m, lmax = 350 m, lmin = 70 m, v medio (fronte frana) = 0.6 m/ora nel corso della fase parossistica (17 dicembre), v medio (punto più stretto all'interno del canale di frana) = 1.0 m/ora, A = 0.31 Km2.
  • Cause innesco: Elevati apporti idrici relativi alle intense e prolungate precipitazioni del secondo semstre 2002. L'anno 2002 è caratterizzato da una distribuzione delle precipitazioni anomala: a un periodo di forte siccità, con temperature molto elevate nel mese di Giugno, fa seguito un semestre con precipitazioni frequenti e, talvolta, anche intense. A Frassinoro nel periodo Luglio-Dicembre sono stati rilevati 899 mm di pioggia, di cui ben 511 relativi al solo trimestre ottobre-dicembre.
  • E' presente documentazione presso il Servizio Geologico, Sismico e dei Suoli.
17. Evento del 2003
  • Data: ottobre 2003  [precisione mensile]
  • Descrizione:
    Riattivazione probabilmente causata dalle intense precipitazioni. [Localizzazione: Buona approssimazione]
  • Cause innesco: Precipitazioni intense
  • E' presente documentazione presso il Servizio Geologico, Sismico e dei Suoli.
16. Evento del 2006
  • Data: 02/03/2006  [giorno certo]
  • Descrizione:
    Evoluzione del movimento franoso forse legato all'evento sismico verificatosi nella mattinata del 02/03/2006. [Localizzazione: Verificata da documentazione tecnica]
15. Evento del 2003
  • Data: febbraio 2003  [precisione mensile]
  • Descrizione:
    Aggravamento delle condizioni nell'area in prossimità della località Sassatella: l'evoluzione del movimento minaccia, oltre all'incolumità di persone e cose, la SP n 486, la viabilità locale e la condotta principale dell'Acquedotto Dragone, nonché le opere di consolidamento già eseguite in loco. Evidenze di movimenti sono rilevate già all'inizio di gennaio 2003. [Localizzazione: Buona approssimazione]
  • E' presente documentazione presso il Servizio Geologico, Sismico e dei Suoli.
14. Evento del 2000
  • Data: autunno 2000  [indicazione della stagione]
  • Descrizione:
    Nel corso del 2000 si osservano arretramenti di varie decine di metri della zona di coronamento con accumulo di nuovi materiali nel settore superiore della frana. Le prime segnalazioni giungono a fine giugno; ulteriori aggravamenti sono segnalati a seguito degli intensi eventi pluviometrici dell'autunno 2000. I movimenti interessano anche il corpo di frana già mobilizzato, come evidenziato dalla chiusura di un tubo inclinometrico alla profondità di 5 m dal piano campagna (Prov. Modena, 2000). I movimenti proseguono, seppur di minore entità, anche nei due anni successivi, la rete di caposaldi GPS installata nel settore circostante la SP rileva infatti nel periodo novembre 2001-maggio2002 spostamenti compresi tra 0.5 e 15cm (Prov. Modena, 2003) [Localizzazione: Verificata da documentazione tecnica]
  • E' presente documentazione presso il Servizio Geologico, Sismico e dei Suoli.
13. Evento del 1998
  • Data: 22/01/1998  [giorno certo]
  • Descrizione:
    Rimobilizzazione della frana in corrispondenza del settore centrale dell'impluvio, a partire quasi dalla zona di testata. La zona di distacco, posta sul lato nord-est del movimento complessivo, si localizza in corrispondenza di un tratto della pista La Cà Monte - Modino (tra le quote 1175-1250 m circa). La fase parossistica dei movimenti prosegue per circa un mese ed alla fine del mese di febbraio il fronte della frana raggiunge quota 920 m circa. Nel settore centrale del corpo le evidenze macroscopiche di movimenti in atto cessano nel mese successivo, caratterizzato da assenza di precipitazioni, temperature notturne rigide e giornate soleggiate. Il 23 marzo si dà avvio alla costruzione di una pista in variante al tracciato asportato della SP. Nei mesi successivi i movimenti proseguono, sia pure con entità di gran lunga inferiori. Nell'aprile del 1999, in concomitanza con lo scioglimento del manto nevoso e le precipitazioni nel corso della prima metà del mese, la rimobilizzazione locale di settori del corpo di frana (fianco sinistro e nicchia di distacco secondaria presente su questo lato) determinano una nuova interruzione della pista stradale costruita in variante. [Localizzazione: Verificata da documentazione tecnica]
  • Dimensioni del fenomeno: Elementi tratti da Relazione SOGEO (1999). L = 1500 m, lmax = 430 m, lmin = 30 m, l accumulo = 150 m, z: zona superiore = 3-6 m; zona intermedia (in corrispondenza della Provinciale) = 10-11 m; zona inferiore = circa 8 m. Lo spessore complessivo del corpo di frana varia generalmente tra 5 - 15 m, con valori localmente superiori ai 25 m. A = 0.24 Km2.
  • E' presente documentazione presso il Servizio Geologico, Sismico e dei Suoli.
12. Evento del 1980
  • Data: dicembre 1980  [precisione mensile]
  • Descrizione:
    A partire dal dicembre 1980 si verifica la riattivazione del settore medio-superiore del corpo di frana, con l?ostruzione della viabilità locale; i movimenti proseguono nel corso del 1981. [Localizzazione: Verificata da documentazione tecnica]
  • E' presente documentazione presso il Servizio Geologico, Sismico e dei Suoli.
11. Evento del 1982
  • Data: 04/11/1982  [giorno certo]
  • Descrizione:
    Una riattivazione locale, in corrispondenza dell?impluvio a sud-ovest di Mercato Vecchio, in loc. C. Aradonica, interessa un tratto della strada comunale tra Mercato Vecchio e C. Aradonica. [Localizzazione: Buona approssimazione]
  • Dimensioni del fenomeno: L = 600 m, l = 170 m, A = 0.08 km2.
  • Cause innesco: Elevati apporti meteorici relativi alle precipitazioni intense dell'autunno 1982.
10. Evento del 1980
  • Data: aprile 1980  [precisione mensile]
  • Descrizione:
    La rimobilizzazione del settore superiore della frana della Lezza Nuova, in corrispondenza dell'impluvio presente tra Mercato Vecchio e C. Aradonica, interessa il tracciato della Strada Provinciale n. 32 MO Montefiorino - Frassinoro tra le progr. km 8.6 - 8.9. L'evoluzione dei movimenti prosegue per tutto il mese di aprile e parte del mese seguente, quando il 5 maggio il fronte della frana interessa la sottostante Strada. [Localizzazione: Verificata da documentazione tecnica]
  • Dimensioni del fenomeno: l = 250 m circa.
  • Cause innesco: Elevati apporti meteorici relativi all'inverno - primavera 1980.
  • E' presente documentazione presso il Servizio Geologico, Sismico e dei Suoli.
9. Evento del 1988
  • Data: 1988-1993  [precisione pluriennale]
  • Descrizione:
    Tra il 1988 e il 1993 la zona superiore della grande frana storica è interessata da deformazioni e piccoli movimenti per un tratto di circa 1000 m, tra le quote di 1200 m e 900 m circa. [Localizzazione: Verificata da documentazione tecnica]
  • Dimensioni del fenomeno: L = 1000 m circa.
8. Evento del 1939
  • Data: giugno 1939  [precisione mensile]
  • Descrizione:
    In seguito all'evento meteo-idrologico del maggio-giugno 1939 la frana si rimobilizza in massa, rimanendo attiva ed in continua evoluzione almeno fino al mese di dicembre dello stesso anno (segnalazione del regio ufficio geologico, nell'ambito dei rilievi condotti sulla frana di Boccassuolo). La riattivazione causa lo sbarramento dell?alveo al T. Dragone, con deviazione della corrente verso la sponda opposta e la formazione di un bacino, svuotatosi poco dopo per incisione naturale dello sbarramento (i resti della soglia risultano ancora evidenti nelle aerofotografie riprese dall'aviazione inglese RAF nel 1944, nel corso della Seconda guerra mondiale). [Localizzazione: Verificata da documentazione tecnica]
  • Dimensioni del fenomeno: Area in frana complessiva: L = circa 3500 m, l = 1000 m. Bacino di sbarramento: L = 500 m circa.
  • Cause innesco: Sono riferibili, molto probabilmente, al periodo di intense e prolungate precipitazioni che interessò un ampio tratto dell'Appennino Bolognese tra il mese di maggio e la prima settimana del giugno 1939.
  • E' presente documentazione presso il Servizio Geologico, Sismico e dei Suoli.
7. Evento del 1956
  • Data: gennaio - febbraio 1956  [precisione bimestrale]
  • Descrizione:
    Locale riattivazione di alcuni settori della frana, che causa piccoli smottamenti delle scarpate stradali. Sulla base delle fonti, la frana subisce periodiche mobilizzazioni alla fine dell'inverno, specie in concomitanza con lo scioglimento del manto nevoso; negli anni Cinquanta tali riattivazioni si verificavano con frequenza pressochè annuale. [Localizzazione: Buona approssimazione]
  • Dimensioni del fenomeno: Il confronto tra le cartografie IGM e CTR 1:25.000 evidenzia un rilevante ampliamento del corpo di frana complessivo nel periodo 1935-76. In particolare, la lunghezza supera i 3600 m, la zona di coronamento si porta a 1400 m slm (incremento di 200 m) e raggiunge una larghezza di 500 m (quasi doppia rispetto a quella indicata nella cartografia del 1935).
  • Cause innesco: Elevate precipitazioni dei giorni precedenti associate alla fusione del manto nevoso. Azione erosiva esercitata continuamente al piede dell'accumulo da parte delle acque del T. Dragone.
  • E' presente documentazione presso il Servizio Geologico, Sismico e dei Suoli.
6. Evento del 1949
  • Data: 28/11/1949  [giorno certo]
  • Descrizione:
    Parziale riattivazione della frana sul pendio di monte che coinvolge il tracciato stradale relativo all'attuale Strada Provinciale n. 32. [Localizzazione: Buona approssimazione]
  • Cause innesco: Elevati apporti idrici relativi alle intense precipitazioni del 26-28 novembre.
  • E' presente documentazione presso il Servizio Geologico, Sismico e dei Suoli.
5. Evento del 1905
  • Data: primi giorni del dicembre 1905  [breve periodo certo (1-7gg)]
  • Descrizione:
    Nei primi giorni del dicembre 1905 si verifica la rimobilizzazione in massa della grande frana, che coinvolge l?intero versante fino all?alveo del T. Dragone, e dei movimenti adiacenti (Cà Vanni e Pianello). La riattivazione coinvolge anche la viabilità comunale e provinciale, che rimangono interdette al transito. [Localizzazione: Buona approssimazione]
  • Dimensioni del fenomeno: Dati ricavati dalla cartografia IGM (1911): L = 3000 m, lmax = 300 m, lmin = 100 m, l (accumulo) = 750 m, A = 0.64 km2.
  • E' presente documentazione presso il Servizio Geologico, Sismico e dei Suoli.
4. Evento del 1936
  • Data: 26/10/1936  [giorno certo]
  • Descrizione:
    Riattivazione in massa del settore superiore della frana della Lezza Nuova. Il movimento coinvolge direttamente il tracciato della Strada delle Radici, all'epoca classificata come Strada Provinciale. [Localizzazione: Verificata da documentazione tecnica]
  • Dimensioni del fenomeno: L = circa 1500 m.
3. Evento del 1669
  • Data: 1669  [indicazione dell'anno]
  • Descrizione:
    Una riattivazione nell'ambito della grande frana storica di Sassatella coinvolge l'antica Chiesa. Il Vescovo di Modena, visitando la parrocchiale nel 1669, trovò che la Chiesa minacciava rovina "causa lavinarum, et monuit homines ut cugitarent de eo transferrendi in locum tutum, aliter sine Parochia remanebunt" (Santi, 1897). [Localizzazione: Buona approssimazione]
  • E' presente documentazione presso il Servizio Geologico, Sismico e dei Suoli.
2. Evento del 1717
  • Data: autunno 1717  [indicazione della stagione]
  • Descrizione:
    Nell?autunno del 1717 si riattiva, insieme ai vari movimenti coalescenti, la "lavina di Sasso", visitata pochi anni dopo da Vallisneri (1726) che così la descrive "incominciava quasi dalla cima del monte, e fino al letto del torrente [Dragone] era scoscesa". La gravità dei danni subiti ed il quadro complessivo dello stato del territorio emerge dalle notizie storiche riportate da Santi (1897) e relative agli abitanti di Frassinoro che si lamentano di esser gravati "sopra li terreni da sette lavine e in particolare di quattro, le quali di giorno in giorno van diroccando e ruinando affatto non solo il terreno sterile, ma con gran spavento han portato e portan via li seminati e terreni fruttiferi, e già le case poste in quel sito sono cominciate a diroccare", e dai rapporti del podestà di Montefiorino Carlo Cresponi, a cui Frassinoro era all'epoca sottoposta amministrativamente "Purtroppo sussiste il rappresentato nel memoriale della comunità di Frassinoro rispetto alla strada ducale lungo quel comune, che di continuo viene rovinata da quelle lavine al numero di sette, e che però or l'una or l'altra è sempre in moto per rovinar la strada; ed in quest'anno sono corse talmente quattro delle medesime, massime una, che al ricordar d'uomini non hanno mai fatto simil fracasso e sono ora in stato tale che difficilmente può credersi di riaccomodare e riassodare la strada". Le fonti storiche segnalano lo stato di continua attività della zona tra la fine del ?700 e l'inizio del '900. [Localizzazione: Buona approssimazione]
  • Dimensioni del fenomeno: Frana della Lezza Nuova (n. 103): L = circa 4000 m, l max = circa 500 m, l accumulo = circa 1000 m. Frana di Pianello (n. 230): L = circa 2000 m, l max = circa 80 m. Frana di Cà di Vanni (n. 229): L = circa 2500 m, l max = circa 50 m.
  • Cause innesco: Elevati apporti idrici relativi alle precipitazioni intense e prolungate del periodo precedente. Notizie dirette sulle elevate precipitazioni cadute nel mese di ottobre, in particolare, si hanno per l'Appenino Modenese e la Versilia (in SANTI, 1897).
1. Evento del 1222
  • Data: 1222  [indicazione dell'anno]
  • Descrizione:
    La mobilizzazione in massa di una grande frana sconvolge un ampio tratto del versante est del Monte Modino, determinando la completa distruzione e scomparsa dell'antico insediamento di Sassolato o Sassoalto e lo sconvolgimento dell'assetto morfologico e delle linee di drenaggio superficiale.: "... si mosse una enorme lavina sul principio del Montemodino, che sconvolse il terreno sino all'Abbazia, e seguendo sino alla Fiumana rovinò, e desolò Sasso Lato, o Sassoalto in guisa che in quel Castelletto, o Borgo posto alle radici di quel Poggio, ove era la Rocca, non vi restarono se non quattro famiglie" (Gigli, 1727) Sebbene alcune fonti storiche colleghino la frana di Sassolato direttamente all'evoluzione della frana della Lezza Nuova, non è possibile affermare con precisione se il fenomeno franoso descritto sia quello compreso tra le località di Pianello e Sassatella o corrisponda ai terreni, posti a est di Frassinoro, tra la località Sassatella e Mercato Vecchio. [Localizzazione: Buona approssimazione]
  • E' presente documentazione presso il Servizio Geologico, Sismico e dei Suoli.