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Archivio Movimenti Franosi Storicamente Documentati

L'"Archivio dei Movimenti Franosi Storicamente Documentati" raccoglie informazioni sulle date di attivazione/riattivazione di frane con relativa localizzazione, in un intervallo di tempo che va dal Medioevo sino ad oggi.

Per ogni evento sono riportate, ove disponibili, informazioni relative alla tipologia della frana, alla sua dimensione, a eventuali effetti sul territorio.

Per il corretto utilizzo dei dati disponibili si invita alla lettura delle Condizioni di utilizzo dei dati

ID 20967

 

22 eventi di frana

Groppo Rimessa SS 324 (km 108)

Inquadramento
  • Superficie totale: 213.92 ettari
  • Comune di RIOLUNATO - Provincia di Modena
Carta inventario delle frane
  • Quadro di unione per il comune di RIOLUNATO [PDF]
Localizzazione frana storica e Carta del dissesto

Glossario [pdf]
22. Evento del 1983
  • Data: 1983  [indicazione dell'anno]
  • Descrizione:
    Smottamento di grosse dimensioni a monte della strada [Localizzazione: Buona approssimazione]
  • Danni e interventi: Invasione da parte del materiale franato del piano viabile Rispristino della scarpata di monte e costruzione di muro di contenimento
  • E' presente documentazione presso il Servizio Geologico, Sismico e dei Suoli.
21. Evento del 1990
  • Data: 26/11/1990  [giorno certo]
  • Descrizione:
    Versante sovrastante l'abitato, località Lavina. L'attivazione di un movimento locale nell'ambito della grande frana storica di Groppo interessa l'opera di presa ed il bacino di carico dell'acquedotto comunale di Groppo. Nell'ambito della grande frana quiescente di Groppo. [Localizzazione: Buona approssimazione]
  • Cause innesco: Elevati apporti idrici conseguenti alle precipitazioni intense dei giorni 24-26 novembre 1990.
20. Evento del 1977
  • Data: 30/04/1977  [giorno certo]
  • Descrizione:
    Nuovo distacco causò l'interruzionedel traffico sulla Via Giardini al km. 108 [Localizzazione: Buona approssimazione]
  • E' presente documentazione presso il Servizio Geologico, Sismico e dei Suoli.
19. Evento del 1959
  • Data: novembre - dicembre 1959  [precisione bimestrale]
  • Descrizione:
    Groppo, piccolo impluvio posto subito a est di C. Cabonarci. Riattivazione parziale di un movimento minore, coalescente con la grande frana storica di Groppo. Nell'ambito di una più estesa frana quiescente. [Localizzazione: Buona approssimazione]
  • Dimensioni del fenomeno: L = alcune decine di metri.
  • Cause innesco: Elevati apporti meteorici relativi alle precipitazioni elevate e prolungate del novembre - dicembre 1959.
  • E' presente documentazione presso il Servizio Geologico, Sismico e dei Suoli.
18. Evento del 1926
  • Data: 26/10/1926  [giorno certo]
  • Descrizione:
    In corrispondenza del tracciato della Strada Nazionale (attuale Statale n. 12). A seguito delle elevate precipitazioni dell'autunno 1926 si attiva un movimento sul versante a monte del tracciato della Strada Statale. Il fenomeno rientra nell'ambito della più ampia frana quiescente di Groppo. Nella zona superiore della vasta frana quiescente di Groppo. [Localizzazione: Buona approssimazione]
  • Dimensioni del fenomeno: L = 100 m, l = 70 m in corrispondenza della strada.
  • Cause innesco: Precipitazioni dell'ottobre 1926.
  • E' presente documentazione presso il Servizio Geologico, Sismico e dei Suoli.
17. Evento del 1922
  • Data: 1922  [indicazione dell'anno]
  • Descrizione:
    L'abitato di Groppo è stato dichiarato da consolidare con R.D. n. 374 del 23/02/1922, per cui vi è da ritenere che in tali anni si sia manifestata una ripresa dei movimenti. [Localizzazione: Buona approssimazione]
16. Evento del 1909
  • Data: 01/04/1909  [giorno certo]
  • Descrizione:
    In corrispondenza del tracciato della Strada Nazionale n. 39, poco a valle dell'attraversamento del Rio Faggione (attuale Statale n. 12, circa km 108.0 secondo la numerazione IGM). Riattivazione locale di un movimento posto ai margini della più ampia frana di Groppo. Le depressioni ed i settori di pendio in contropendenza determinati dalle periodiche riattivazioni dei movimenti ospitano laghetti e zone di ristagno idrico alimentate dall'emergenza della circolazione sotterranea. In base alla descrizione disponibile si tratta probabilmente di una frana del tipo colata. Nella zona superiore della vasta frana quiescente di Groppo. [Localizzazione: Buona approssimazione]
  • Dimensioni del fenomeno: l = 75 m in corrispondenza della strada.
  • Cause innesco: Rapida fusione del manto nevoso caduto nell'inverno, seguita da nuove rilevanti precipitazioni nevose cadute nel corso del mese di aprile. Nel corso dell'inverno in molte zone del Frignano il manto nevoso risultava prossimo ai 3 metri, e localmente raggiungeva l'altezza dei pali telegrafici (BANORRI).
  • E' presente documentazione presso il Servizio Geologico, Sismico e dei Suoli.
15. Evento del 1907
  • Data: [2 dic] 1907  [precisione bimestrale]
  • Descrizione:
    Versante settentrionale del M. Frateria, degradante verso il T. Scoltenna. In corrispondenza delle progr. km 78-79 della Strada Nazionale n. 39 (attuale Statale n. 12, circa km 107.5-108.0 secondo la numerazione della cartografia IGM). Nell'ambito della rimobilizzazione della frana di Groppo, un esteso movimento coinvolge il tratto della Strada Nazionale compresa tra le incisioni dei Fossi del Faggione e dell'Acqua Grossa. Le depressioni ed i settori di pendio in contropendenza determinati dalle periodiche riattivazioni dei movimenti ospitano laghetti e zone di ristagno idrico alimentate dall'emergenza della circolazione sotterranea. Le prime notizie sull'attivazione della frana si hanno nei primi giorni del dicembre 1907. Nuove evidenze di movimento si verificano all'inizio della primavera nei giorni precedenti il 1° aprile 1908, in concomitanza con la fusione del manto nevoso. L'attività della frana si intensifica nei giorni seguenti e perdura, in modo parossistico e in concomitanza con piogge persistenti, almeno sino all'inizio di maggio 1908. In corrispondenza del tracciato stradale si rilevano dislocazioni verticali dell'ordine dei 20 m. Nella zona superiore della vasta frana quiescente di Groppo. I margini laterali del corpo di frana corrispondono in parte alle incisioni dei Fossi dell'Acqua Grossa e del Faggione. [Localizzazione: Buona approssimazione]
  • Dimensioni del fenomeno: L = circa 500 m, l = 250 m in corrispondenza della strada.
  • Cause innesco: Apporti meteorici relativi alle rilevanti piogge e nevicate dell'autunno e inverno 1907-1908. Piogge persistenti nel corso dell'aprile 1908.
  • E' presente documentazione presso il Servizio Geologico, Sismico e dei Suoli.
14. Evento del 1901
  • Data: 19/11/1901  [giorno certo]
  • Descrizione:
    Versante degradante dal Monte Rovinoso, nel tratto subito a sud dell'abitato. Rimobilizzazione locale di un piccolo movimento nell'ambito della grande frana storica di Groppo. Ampio movimento quiescente esteso dalla quota 1175 m circa sino all'alveo del T. Scoltenna. [Localizzazione: Buona approssimazione]
  • Dimensioni del fenomeno: A = 0.005 km2 (ALMAGIA', 1907).
  • Cause innesco: Elevati apporti meteorici relativi alle elevate precipitazioni dei mesi di ottobre e novembre 1901.
  • E' presente documentazione presso il Servizio Geologico, Sismico e dei Suoli.
13. Evento del 1800
  • Data: 1800-1850  [precisione pluriennale]
  • Descrizione:
    Versante degradante dal Monte Rovinoso, nel tratto subito a sud dell'abitato. L'ostruzione e la perdita di efficienza delle fosse drenanti aperte nel corpo di frana, determinano ripetute rimobilizzazioni parziali della grande frana di Groppo del 1786-87. Ampio movimento quiescente esteso dalla quota 1175 m circa sino all'alveo del T. Scoltenna. [Localizzazione: Buona approssimazione]
  • Cause innesco: Elevati apporti meteorici relativi a piogge intense.
  • E' presente documentazione presso il Servizio Geologico, Sismico e dei Suoli.
12. Evento del 1791
  • Data: 1791  [indicazione dell'anno]
  • Descrizione:
    Versante degradante dal Monte Rovinoso, nel tratto subito a sud dell'abitato. Sul finire del 1791, a seguito dell'ostruzione e della perdita di efficienza delle fosse drenanti aperte nel corpo di frana, si verificano rimobilizzazioni parziali della grande frana di Groppo del 1786-87. Ampio movimento quiescente esteso dalla quota 1175 m circa sino all'alveo del T. Scoltenna. [Localizzazione: Buona approssimazione]
  • Cause innesco: Elevati apporti meteorici relativi a piogge intense.
  • E' presente documentazione presso il Servizio Geologico, Sismico e dei Suoli.
11. Evento del 1787
  • Data: 09/12/1787  [giorno certo]
  • Descrizione:
    Riattivazione del movimento del novembre - dicembre 1786, gennaio - marzo 1787. .."i materiali frananti arrestatisi per poco contro due sproni resistenti presso il paesello di Groppo, il 9 dicembre ne travolsero uno e invasero allora finalmente l'alveo dello Scoltenna". [Localizzazione: Buona approssimazione]
  • E' presente documentazione presso il Servizio Geologico, Sismico e dei Suoli.
10. Evento del 1886
  • Data: 1886  [indicazione dell'anno]
  • Descrizione:
    Il settore a Ovest dell'abitato di Groppo posizionato tra il Torrente Scoltenna e il Monte Rovinoso fu interessato nel periodo 1886-1887 da una frana che interessò gli abitati di Groppo e di Roncobrellaro. [Localizzazione: Buona approssimazione]
  • Cause innesco: Precipitazioni
  • E' presente documentazione presso il Servizio Geologico, Sismico e dei Suoli.
9. Evento del 1786
  • Data: 26/11/1786  [giorno certo]
  • Descrizione:
    Versante degradante dal Monte Rovinoso, nel tratto subito a sud dell'abitato. L'acquisizione dei rilievi originali eseguiti nel 1787 con elevato dettaglio consente di ricostruire puntualmente il perimetro della frana. L'area interessata dalla frana si estende dai pressi del crinale del M. Rovinoso - M. alla Croce ("sin quasi sul vete del Monte"). Il margine laterale destro segue l'incisione del Fosso del Folgastrone, passando al limite della località Casella, comprende il corpo di frana laterale alla base di Tambrullo, poi bordando sempre l'incisione del Fosso giunge al T. Scoltenna. Sul lato sinistro passa alla base della Serra del Monte alla Croce, giunge al margine dell'abitato di Groppo e seguendo la piccola incisione del Rio di Groppo raggiunge il fondovalle. Riattivazione del grande corpo di frana del 1636, con ampliamento dell'area interessata,sia verso monte che a valle. SANTI (1897) così la descrive: Il 29 novembre del 1786 ricominciò a muoversi la frana di Groppo con impeto, estensione e guasti assai maggiori di quelli del 1636. Essa iniziò lentamente il suo distacco dal lago di Borra Scura fra le strade Vandelli (Via Ducale su CTR) e Giardini (attuale Statale n.12), sopra il Monte delle Teggie, per la larghezza di circa un miglio, sconvolgendo il terreno e facendo diroccare il casale Teggie; poi due giorni appresso di nottetempo fece precipitare sulla Via Giardini tutto il terreno sovrastante ad essa, il quale atterrò e seppellì intieramente gli edifici del casale delle Caselle, e continuando a scorrere in basso sommerse campi e prati anche al dissotto della strada Giardini per la lunghezza di due miglia. A stento gli abitanti poterono mettersi in salvo col fuggire alle prime minaccie, traendo seco il bestiame. Nei quattro mesi susseguenti la frana andò dilatandosi maggiormente e continuò con maggiore impetuosità a far strage di robuste abitazioni e di folte boscaglie, rallentata alquanto nel suo precipitare verso la villa di Groppo da due scogli, uno dei quali peraltro la notte dal 10 all'11 dicembre del 1786 cedette alla violenza del terreno travolto e lasciò che questo si spingesse fin presso la Chiesa parrocchiale e minacciasse di seppellirla in un con la canonica ed altre case vicine sotto le proprie rovine. L'immenso materiale franato discese fino al fiume Scoltenna dove, fatta una chiusa, formò un vastissimo lago alto non meno di 300 braccia, largo più di 100, lungo quasi un miglio, e vi rovesciò un ponte a tre archi, benchè fosse appoggiato a pile fortissime; e minacciò seriamente il paese di Riolunato, situato sul versante opposto, perchè lo Scoltenna enormente rigonfiato al dissopra della chiusa avea cominciato ad aprirsi un corso a destra del primiero alveo scavando il terreno sul quale si stende il caseggiato di Riolunato.In tutto lo spazio colpito dalla frana ogni cosa andò orrendamente guasta e sconvolta. Nove furono le famiglie le cui abitazioni ruinarono intieramente, senza tener conto degli altri edifizi sino al numero di 46. La fase parossistica dei movimenti terminò nel marzo 1787 La riattivazione del 1786-87 interessa, oltre all'ampio movimento quiescente esteso dalla quota 1175 m circa sino all'alveo del T. Scoltenna, un altro grande movimento quiescente, settori di versante interessati da "scivolamenti di blocchi", e frane minori. Sbarramento dell'alveo del T. Scoltenna con formazione di un esteso e profondo lago. La messa in posto del grande accumulo, forma una rilevante prominenza sul versante sinistro della valle (vedi CTR e IGM), che devia il deflusso del corso d'acqua verso la sponda opposta. Il T. Scoltenna in piena tende ad aprirsi un nuovo canale di deflusso in sponda destra, esplicando una notevole azione erosiva alla base del versante su cui sorge Riolunato. Nell'ambito del corpo di frana, i movimenti determinano lo sconvolgimento del reticolo minore, con difficoltà nel deflusso superficiale. [Localizzazione: Buona approssimazione]
  • Dimensioni del fenomeno: Dimensioni ricavate dalla "Pianta della Lavina di Groppo" a scala 1:3450 circa, rilevata nel 1787 dal Genio Militare estense. Area in frana complessiva: L = 3750 m, l max = 940 m, l min = 315 m, l accumulo = 900 m, A = 2.18 km2. Dimensioni invaso: L = 1725 m, l max = 240 m, l min = 45 m, p = circa 50 m, A = 0.24 km2.
  • Cause innesco: Elevati apporti meteorici caratterizzati da precipitazioni elevate e prolungate. La letteratura scientifica della fine del Settecento riporta vari elementi utili ad una caratterizzazione, seppure sommaria, della distribuzione delle precipitazioni in Italia settentrionale nel periodo precedente alla frana (in SANTI, 1897). Nel corso del 1785, ad un inverno e ad una primavera con elevate precipitazioni, fece seguito un'estate altrettanto umido e, sopratutto, un mese di novembre eccezionalmente piovoso. L'inverno 1785-86 fù lungo e molto nevoso, la primavera seguente portò ancora molte precipitazioni. L'estate 1786 fù così abbondante di piogge e temporali "da parere piuttosto un autunno". Dopo una breve interruzione in settmbre, l'autunno proseguì con piogge continue ed intense che determinarono lo straripamento di vari corsi d'acqua importanti nell'Italia settentrionale. E' in questo contesto meteo-idrologico che si verifica la rimobilizzazione in massa della frana di Groppo.
  • Vittime: 1 vittima
  • E' presente documentazione presso il Servizio Geologico, Sismico e dei Suoli.
8. Evento del 1883
  • Data: 1883 - 1885  [precisione pluriennale]
  • Descrizione:
    Negli anni 1883, 1884, 1885 riattivazioni parziali richiesero interventi dello Stato italiano nelle immediate vicinanze della via Giardini. [Localizzazione: Buona approssimazione]
  • E' presente documentazione presso il Servizio Geologico, Sismico e dei Suoli.
7. Evento del 1877
  • Data: 30 giugno 1877  [giorno certo]
  • Descrizione:
    Strada Statale n. 12 dell'Abetone (all'epoca denominata Nazionale n. 24), nel tratto attraverso la grande frana storica di Groppo. Attivazione di numerose piccole frane lungo il tracciato e sui pendii circostanti. I movimenti, di tipo superficiale, coinvolgono i terreni delle coperture, comprendendo blocchi, ciottoli, ceppaie di alberi, frammisti a sedimenti più fini a prevalente granulometria limoso-argillosa. Nell'ambito dell'estesa frana quiescente di Groppo. [Localizzazione: Buona approssimazione]
  • Dimensioni del fenomeno: Dimensioni singole frane: l = da una decina ad alcune decine di m, V (sulla sede stradale) = un centinaio - alcune centinaia di m3.
  • Cause innesco: Apporti idrici relativi alle intense precipitazioni della settimana precedente.
6. Evento del 1636
  • Data: ottobre 1636  [precisione mensile]
  • Descrizione:
    Versante degradante dal Monte Rovinoso, nel tratto subito a sud dell'abitato. La riattivazione di un grande corpo di frana interessa un'ampia porzione della comunità di Groppo. Ampio movimento quiescente esteso dalla quota 1175 m circa sino all'alveo del T. Scoltenna. Sconvolgimento dell'assetto morfologico del versante con formazione di zone in contropendenza sede di ristagno idrico e alterazione del reticolo idrico superficiale. Ostacolo al deflusso delle acque di scorrimento e delle emergenze della circolazione sotterranea. [Localizzazione: Buona approssimazione]
  • E' presente documentazione presso il Servizio Geologico, Sismico e dei Suoli.
5. Evento del 1852
  • Data: 1852  [indicazione dell'anno]
  • Descrizione:
    Nel 1852 si attivò, a monte della Via Giardini, un nuovo distacco prodotto dalle acque del Faggione, che prima lambivano, erodendola, la costa Grespara e che poi, per un cedimento del terreno, si erano dirette verso l'interno del seno lavinoso. Materiale incoerente scivolò a valle trascinando i macigni staccatesi dalla Grespara, ritenuta un adifesa naturale contro l'estensiondersi della frana. [Localizzazione: Buona approssimazione]
  • E' presente documentazione presso il Servizio Geologico, Sismico e dei Suoli.
4. Evento del 1825
  • Data: 1825  [precisione pluriennale]
  • Descrizione:
    Versante degradante dal Monte Rovinoso, poco ad ovest delle Rive. La rimobilizzazioni parziale del settore superiore della grande frana di Groppo del 1786-87 interessa il tracciato della Via Giardini (attuale Statale n. 12). Ampio movimento quiescente esteso dalla quota 1175 m circa sino all'alveo del T. Scoltenna. [Localizzazione: Buona approssimazione]
  • Cause innesco: Elevati apporti meteorici relativi a piogge intense.
3. Evento del 1717
  • Data: 1717  [indicazione dell'anno]
  • Descrizione:
    Riattivazione di una certa entità che provocò danni ai boschi e alle coltivazioni. [Localizzazione: Buona approssimazione]
  • E' presente documentazione presso il Servizio Geologico, Sismico e dei Suoli.
2. Evento del 1700
  • Data: 1700  [indicazione dell'anno]
  • Descrizione:
    Riattivazione di una certa entità che provocò danni ai boschi e alle coltivazioni. [Localizzazione: Buona approssimazione]
  • E' presente documentazione presso il Servizio Geologico, Sismico e dei Suoli.
1. Evento del 1000
  • Data: X secolo  [precisione pluriennale]
  • Descrizione:
    Versante degradante dal Monte Rovinoso, in sinistra del T. Scoltenna, nel tratto subito a sud dell'abitato. Le località di Pievepelago, S. Andrea Pelago, S. Anna Pelago e Roccapelago derivano il loro nome secondo gli storici locali dalla formazione in epoca medioevale di un vasto bacino lacustre ("Pelago") lungo il corso del T. Scoltenna. La fonte originale più antica individuata (GIGLI, 1727) riferisce che la formazione del lago fu dovuta alla caduta di "un pezzo di Monte, che spaccato e diviso dal Monte per un orrido Tremuoto scorse ad occupare l'alveo di quel Fiume circa il decimo secolo di N.S. in certo sito peranche angusto, poco sotto il Ponte detto della Pieve medesima". La località precisa dello sbarramento non è nota, ma deve essere compresa tra La Fola e Riolunato. In relazione all'assetto morfologico di questo tratto della valle ed alla distribuzione dei principali corpi di frana individuati è ragionevole presumere che lo sbarramento del T. Scoltenna possa essere stato causato da una rimobilizzazione in massa della frana di Groppo. Lo stesso Ponte della Pieve era situato nell'ambito del territorio di Riolunato, come testimoniato dalla partecipazione degli abitanti alla sua ricostruzione nel 1618 (GIGLI, 1727), e corrispondeva probabilmente al ponte in pietra su tre arcate distrutto nel corso della riattivazione della frana di Groppo del novembre 1786 (cfr. Scheda n. 140 c). Non sono presenti, infatti, altre frane di grandi dimensioni in grado di determinare uno sbarramento in alveo di rilevante altezza che consentisse una espansione dell'invaso per vari chilometri verso monte. La causa citata da GIGLI, l' "orrido Tremuoto", non deve essere riferito necessariamente ad un sisma, poichè ancora nel Settecento tutti i movimenti della Terra chiaramente percettibili -comprese quindi le frane- erano indicate come terremoti. Secondo le notizie dello stesso Autore, si può ipotizzare che il lago occupò il fondovalle del T. Scoltenna indicativamente sino all'altezza di Ponte Modino, interessando i territori di Pievepelago, S. Michele, S. Andrea Pelago, Roccapelago (a cui apparteneva sino al 1637 anche il distretto di S. Anna Pelago). Le dimensioni di questo bacino risultano dello stesso ordine di grandezza di quelle documentate per le riattivazioni in massa della grande frana di Groppo. Ampio movimento quiescente esteso dalla quota 1175 m circa sino all'alveo del T. Scoltenna. Sconvolgimento dell'assetto morfologico del versante con formazione di zone in contropendenza sede di ristagno idrico e alterazione del reticolo idrico superficiale. Ostacolo al deflusso delle acque di scorrimento e delle emergenze della circolazione sotterranea. Sbarramento dell'alveo del T. Scoltenna con formazione di un esteso e profondo lago. [Localizzazione: Buona approssimazione]
  • Dimensioni del fenomeno: Dimensioni indicative dell'invaso: L = circa 5000 m, p = circa 50 - 70 m.