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Archivio Movimenti Franosi Storicamente Documentati

L'"Archivio dei Movimenti Franosi Storicamente Documentati" raccoglie informazioni sulle date di attivazione/riattivazione di frane con relativa localizzazione, in un intervallo di tempo che va dal Medioevo sino ad oggi.

Per ogni evento sono riportate, ove disponibili, informazioni relative alla tipologia della frana, alla sua dimensione, a eventuali effetti sul territorio.

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ID 21033

 

7 eventi di frana

Boccassuolo Boccasuolo - Casa Marchetti Casina Linaro La Crovara Bivio S. Dalmazio Caseificio di Bocassuolo

Inquadramento
  • Superficie totale: 211.39 ettari
  • Comune di PALAGANO - Provincia di Modena
Carta inventario delle frane
  • Quadro di unione per il comune di PALAGANO [PDF]
Localizzazione frana storica e Carta del dissesto

Glossario [pdf]
7. Evento del 1999
  • Data: 01/09/1999  [breve periodo certo (1-7gg)]
  • Descrizione:
    Movimento franoso che ha coinvolto la sede stradale, asportandola con conseguente interruzione del transito veicolare. [Localizzazione: Verificata da documentazione tecnica]
  • Dimensioni del fenomeno: non note
  • Cause innesco: intense precipitazioni del periodo
  • E' presente documentazione presso il Servizio Geologico, Sismico e dei Suoli.
6. Evento del 1969
  • Data: Inizio Aprile 1969  [breve periodo certo (1-7gg)]
  • Descrizione:
    Attivazione di un movimento franoso con colate di fango e detrito che interessa la Strada comunale Boccassuolo - Case Guiglia, interrompendola, poco oltre l'abitato di Boccassuolo in corrispondenza dell'abitato di Casina. La prima fase di mobilizzazione dei detriti viene rilevata il 3 aprile 1969. L'evoluzione parossistica dei fenomeni si verifica nei mesi di novembre e dicembre, quando blocchi di roccia, con volume sino a 2 -3 metri cubi raggiungono la strada comunale fermandosi a ridosso degli edifici prospicenti. Le colate di fango fluido e blocchi lapidei invadono gli edifici del Caseificio sociale posto lungo la via comunale. [Localizzazione: Buona approssimazione]
  • Dimensioni del fenomeno: Area interessata complessiva: L = 200 m, l = 150 m.
  • Cause innesco: Elevati apporti idrici relativi alle precipitazioni dell'autunno 1969.
  • E' presente documentazione presso il Servizio Geologico, Sismico e dei Suoli.
5. Evento del 1959
  • Data: 17/11/1959  [breve periodo certo (1-7gg)]
  • Descrizione:
    Attivazione di un movimento franoso che interessa la Strada comunale La Ferrara ? Boccassuolo nel tratto tra gli abitati di Casina e Linaro, nell'ambito del grande corpo di frana mobilizzatosi nel giugno 1939. La caduta di detrito e blocchi di roccia, insieme allo sviluppo di colate di fango con elevate velocità di traslazione interrompe la strada comunale, oltre a determinare una situazione di pericolosità per l'abitato di Casina. [Localizzazione: Buona approssimazione]
  • Cause innesco: Elevate e prolungate precipitazioni dell'autunno 1959.
  • E' presente documentazione presso il Servizio Geologico, Sismico e dei Suoli.
4. Evento del 1939
  • Data: 04/06/1939  [giorno certo]
  • Descrizione:
    In quest'area durante l'evento pluviometrico del maggio-giugno 1939 si sviluppano 2 distinti movimenti gravitativi entrambi aventi direzione SE/NW e denominati nelle fonti come "Frana Settentrionale" e "Frana Meridionale", le quali si innescano rispettivamente il 31/05/1939 e il 04/06/1939. La frana ?meridionale?, a SW dell'abitato di Boccassuolo, si estende per circa 3 km in larghezza dai rilievi denominati "dei Cinghi" a NE, al Rio della Lezza a SW dell'abitato di Boccassuolo, e per circa 2 km in lunghezza dalla quota 1175 m (Località "Lamarine") fino all'alveo del torrente Dragone. La zona di distacco principale, assume un andamento meno regolare e più articolato rispetto alla frana settentrionale (frana delle Macinelle). Questo limite, dall'abitato di Boccassuolo si sposta verso sud sino all'altezza di Granare, segue poco a monte la mulattiera per Linaro, poi piega a SE, e sfiorando Le Casine, risale fino a comprendere Lamarine. Da questa frazione il limite sinistro (di SO della frana) corre sub-parallelo a breve distanza (100-200 m) del Rio della Lezza sino all'alveo del T. Dragone. Le località interessate sono La Villa, Cà Felice, Calvana, Guedra (vedi località su IGM), Granare, Linaro, Le Casine, Lamarine, Il Molino, il Rio della Lezza, l'alveo del T. Dragone. Anche gli ultimi edifici (verso SO) di Boccassuolo sono raggiunti dai movimenti. Nell'ambito della frana complessiva alcune zone, quali il dosso fra Lamarine e Linaro, l'area circostante Granare, si presentano poco deformate (R. Ufficio Geologico, 1939). Un laghetto con dimensioni 40 x 50 m si forma 400 m a ovest del nucleo di Boccassuolo, in loc. Chiesa Vecchia, circa 200 m a est della borgata di Villa e poco a monte di quest'ultima. Il settore inferiore della frana si riversa del T. Dragone, ostruendone l'alveo e determinando la formazione di laghetti di sbarramento. Tra questo corpo di frana e l'area relativa al movimento a nord di Boccassuolo (maggio 1939) una ristretta striscia di territorio, comprendente il nucleo principale dell'abitato di Boccassuolo e la borgata di Casoni, non ha subito deformazioni rilevanti. Dopo l'estate 1939, ulteriori fasi parossistiche nei movimenti si verificano nell'autunno 1940 e nel 1943. [Localizzazione: Buona approssimazione]
  • Dimensioni del fenomeno: L = 2400 m, lmax = 1500 m, lmin =1000 m, A = 2.60 km2.
  • Cause innesco: Precipitazioni intense e prolungate, circolazione idrica sotterranea e attività erosiva operata dal T. Dragone
  • Danni e interventi: Lesionate circa 50 abitazioni nelle località di: "Villa", "Ca' Felice", "Linaro", Casine di Sotto", "Casine di Sopra" e "Lamarine". Inoltre vennero danneggiate le condutture degli acquedotti e interrotte le mulattiere e le strade comunali che servivano le località sopra citate. In seguito all'evento del 1939 il corpo forestale dello stato rimboschì l'area interessata dalla frana e il Genio Civile di Modena costruì 8 case per le famiglie rimaste senza tetto. (Doc. 1630/8). Con la perizia del 09/06/1939 venne stabilito che l'importo dei lavori necessari a riattivare la viabilità sulle vie di comunicazione, sgomberare le case e riparare le condutture d'acqua lesionate dall'evento alluvionale del maggio-giugno 1939 nella provincia di Modena fosse pari a £ 40.000. (Doc. 1631/8) Lavori di consolidamento dell'edificio scolastico di Boccassuolo danneggiato dal dissesto del maggio-giugno 1938 per un importo pari a £ 86.000. (Doc. 1631/16) Nell'ambito dei lavori di consolidamento dell'abitato di Boccassuolo il 30/06/1975 venne fatta una perizia per la costruzione di una briglia sul Torrente Dragone per un importo dei lavori pari a £ 35.000.000 (Doc. 1630/1). Il 03/06/1976 venne effettuata un'altra perizia per la costruzione di una seconda briglia sul Torrente Dragone per un importo dei lavori pari £ 33.000.000 (Doc. 1630/5).
  • E' presente documentazione presso il Servizio Geologico, Sismico e dei Suoli.
3. Evento del 1949
  • Data: novembre 1949  [breve periodo certo (1-7gg)]
  • Descrizione:
    Riattivazione del dissesto del 1939, che minaccia l'abitato e causa lo sgombero della popolazione. [Localizzazione: Buona approssimazione]
  • E' presente documentazione presso il Servizio Geologico, Sismico e dei Suoli.
2. Evento del 1750
  • Data: Novembre 1750  [precisione mensile]
  • Descrizione:
    Verso la fine del mese di novembre 1750, la rimobilizzazione di una vasta frana coinvolge l'insediamento di Linaro. "?per una sotterranea lavina restarono scompaginate e semisepolte tutte le case del Linaro, o sia Ollinaro, da una sotterranea lavina sterminatrice di quei contorni". [Localizzazione: Verificata da documentazione tecnica]
  • Cause innesco: Apporti idrici connessi a precipitazioni elevate e prolungate. L. GIGLI, accurato cronista del Frignano, attribuisce l'attivazione della frana ad "una continuata pioggia di 32 ore".
  • E' presente documentazione presso il Servizio Geologico, Sismico e dei Suoli.
1. Evento del 1728
  • Data: 09/11/1728  [giorno certo]
  • Descrizione:
    Attivazione di una vasta frana, alla base dell'abitato di Boccassuolo, che coinvolge gli insediamenti di Villa e Cà di Felice (vedi toponimi su cartografia IGM). Il GIGLI scrive: "seguì un vasto distaccamento di terra che dal Cantiere scendè presso alla terra di Boccassuolo e commosse un lungo tratto di terreno sotto Boccassuolo, la Villa e Cà di Felice". [Localizzazione: Buona approssimazione]
  • Cause innesco: Elevati apporti meteorici derivanti da prolungate precipitazioni e dalla fusione del manto nevoso nel corso dell'autunno. Il 10 dicembre 1728, il Governatore di Sestola scriveva: "Le pioggie venute ne' scorsi giorni e le nevi ch'erano in questi monti, e che mediante l'acque suddette si sono liquefatte, ieri suscitarono una lavina nella villa dell'Arsicciola ...".
  • E' presente documentazione presso il Servizio Geologico, Sismico e dei Suoli.