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Archivio Movimenti Franosi Storicamente Documentati

L'"Archivio dei Movimenti Franosi Storicamente Documentati" raccoglie informazioni sulle date di attivazione/riattivazione di frane con relativa localizzazione, in un intervallo di tempo che va dal Medioevo sino ad oggi.

Per ogni evento sono riportate, ove disponibili, informazioni relative alla tipologia della frana, alla sua dimensione, a eventuali effetti sul territorio.

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ID 21171

 

5 eventi di frana

Polinago (Capoluogo) (lato est) Modena

Inquadramento
  • Superficie totale: 40.95 ettari
  • Comune di POLINAGO - Provincia di Modena
Carta inventario delle frane
  • Quadro di unione per il comune di POLINAGO [PDF]
Localizzazione frana storica e Carta del dissesto

Glossario [pdf]
5. Evento del 2009
  • Data: 28/12/2009  [giorno certo]
  • Descrizione:
    Ripristino e messa in sicurezza abitato Capoluogo per fenomeni franosi in atto. (aggravamento movimento franoso) [Localizzazione: Buona approssimazione]
  • Cause innesco: pioggia intensa
4. Evento del 2001
  • Data: [2001]  [data del documento]
  • Descrizione:
    Insediamento relativo al Capoluogo. L'abitato si sviluppa nel tratto superiore, esposto verso sud, di una dorsale secondaria presente in sinistra del T. Rossenna. Il versante, caratterizzato nella zona media e inferiore da un assetto articolato e maggiori acclività, assume a partire dalle quote di 700-800 m circa una configurazione più regolare con inclinazioni minori, che si raccordano al crinale posto poco al di sopra del Capoluogo. La scheda fa riferimento, in particolare, all'assetto del versante sottostante l'abitato sul lato sud, a valle di Via Friniati, tra l'Oratorio di Sant'Annna e la località La Lama. La zona di coronamento si localizza al margine di Via Friniati. Le unità rocciose del substrato sono presenti subito a monte, dove affiorano costituendo un fronte rettilineo parallelo alla zona di indebolimento strutturale, per fratture e probabili faglie, da cui si sono staccati gli altri due movimenti gravitativi che hanno interessato gran parte del Capoluogo. Poco a valle della zona di distacco si riconoscono tratti di versante poco stabili non in continuità topografica tra loro, le cui condizioni superficiali sembrano essere peggiorate negli ultimi anni. Le probabili cause di questa progressiva destabilizzazione vanno identificate, almeno in parte, nelle acque provenienti dalla sede stradale sovrastante e dagli edifici posti a lato di Via Friniati, come confermato dallo stato di umidità riscontrato nei terreni detritici all'apice di questa zona instabile. All'altezza di Casa Schianchetta il versante presenta migliori condizioni di stabilità, che peggiorano nuovamente scendendo lungo il versante. Evidenze di instabilità si localizzano dapprima nelle zone centrali dell'avvallamento, per poi interessarlo quasi completamente nel tratto tra la strada Cà di Tuccio - Ponte Brandola e il Fondovalle dei terreni delle coperture appesantiti dall'assorbimento di acque superficiali. In assenza di un reticolo efficiente il deflusso delle acque di ruscellamento avviene liberamente con la loro dispersione verso valle. Riattivazioni locali nell'ambito di questo areale sono testimoniate dagli abitanti che hanno riferito di movimenti coinvolgenti tratti stradali e campi situati immeditamente a valle della zona di distacco o all'interno dell'ampio avvallamento delimitato dalle dorsali secondarie di Cà di Poppo e Monte Roma (Relazione, 2001). Lo SCAI segnala un'ampia frana quiescente estesa dal margine sud-est dell'abitato (zona del Campo sportivo) sino al fondovalle del Rossenna. Il settore centrale del movimento, nella zona medio-superiore del versante, è indicato come attivo. Questa delimitazione risulta sostanzialmente in accordo con la Relazione "Perimetrazione e zonizzazione dei movimenti franosi (2001). La periodica riattivazione, sia pure parziale dei movimenti, comporta la progressiva deformazione della superficie topografica che si presenta molto irregolare. Il deflusso idrico superficiale risulta difficoltoso, con zone di ristagno idrico, che facilitano l'infiltrazione degli apporti meteorici. Una importante zona sede di venute idriche e ristagni si localizza nei pressi del fondovalle in corrispondenza di una depressione determinatasi tra i due lobi dell'accumulo. In planimetria la configurazione complessiva del versante, presenta convessità localizzate in corrispondenza dei settori con maggiori movimenti, che determinano lo spostamento dell'alveo del T. Rossenna verso sud. Ciò determina lo sviluppo di una rilevante azione erosiva da parte del corso d'acqua verso la sponda opposta (destra). [Localizzazione: Buona approssimazione]
  • Dimensioni del fenomeno: Corpo di frana complessivo (frana n. 2 sullo SCAI): L = 1430 m, l max = 280 m, l min (zona mediana) = 120 m, l (accumulo) = 620 m, A = 0.39 km2.
  • Cause innesco: Elevata ricarica dei circuiti idrici sotterranei a seguito di precipitazioni elevate e prolungate.
  • E' presente documentazione presso il Servizio Geologico, Sismico e dei Suoli.
3. Evento del 1994
  • Data: [13 giu] 1994  [precisione bimestrale]
  • Descrizione:
    Versante al margine sud-est dell'abitato degradante verso l'incisione del T. Rossenna. Strada interpoderale di Casa Nogato - Campo Cerreto.La riattivazione di frane all'interno del più ampio movimento quiescente interessa un vasto tratto del pendio ed il tracciato stradale. [Localizzazione: Buona approssimazione]
  • Cause innesco: Elevati apporti meteorici relativi alle precipitazioni intense e prolungate del 9 - 13 giugno 1994.
2. Evento del 1976
  • Data: Ottobre 1976  [precisione bimestrale]
  • Descrizione:
    Insediamento relativo al Capoluogo, all'estremità est dell'abitato. Versante degradante verso l'incisione del T. Rossenna, nel tratto compreso tra il margine dell'abitato, Cà di Nogato e la strada vicinale Cà di Nogato - Campo Cerreto.L'attivazione di una frana interessante un ampio tratto del versante sottostante l'abitato di Polinago minaccia di coinvolgere alcuni insediamenti rurali e la viabilità locale. La presenza di toponimi tipici delle aree dissestate conferma che già in precedenza l'area era stata interessata da frane. L'estremità dell'insediamento di Polinago è denominato "La Lama", come pure l'insediamento agricolo posto tra La Lama e Cà di Nogato è chiamato "Il Lamacciolo". La zona di distacco si localizza in corrispondenza del margine della Strada Provinciale n. 33 MO, all'ingresso dell'abitato. Il corpo di frana è caratterizzato dalla presenza di varie zone di ristagno idrico disposte nel settore superiore, attorno al nucleo del Lamacciolo e a valle di Cà di Nogato. L'assetto generale del sottosuolo nella zona superiore dell'area in frana nei pressi del campo sportivo, in adiacenza al tracciato della Strada Provinciale, è ricostruibile sulla base di alcuni profili sismici a rifrazione. Lo strato più superficiale, riferibile alla copertura detritica rimaneggiata, ha caratteristiche di un tereno soffice, "areato" con spessore variabile da 1 a 3 m. La velocità di propagazione delle onde longitudinali è dell'ordine di 400 m/s. Lo strato sottostante, caratterizzato da velocità sismiche dell'ordine di 1500 m/s, è costituito probabilmente da terreni argillosi e argilliti riferibili al Complesso caotico. I profili evidenziano anche la presenza di un piccolo impluvio colmato da terreni di riporto con spessori di 4-5 m. Non è riportato come settore di versante in frana. Nello SCAI l'area è indicata come frana attiva, la delimitazione, tuttavia, risulta inferiore all'estensione dei fenomeni documentati. La periodica riattivazione, sia pure parziale dei movimenti, comporta la progressiva deformazione della superficie topografica che si presenta molto irregolare. Il deflusso idrico superficiale risulta difficoltoso, con zone di ristagno idrico, che facilitano l'infiltrazione degli apporti meteorici. Questo assetto favorisce l'alimentazione della circolazione idrica sotterranea e, di conseguenza, la rimobilizzazione della frana. [Localizzazione: Buona approssimazione]
  • Dimensioni del fenomeno: L = 500 m, l = 250 m.
  • Cause innesco: Elevati apporti idrici relativi alle intense e prolungate precipitazioni dell'estate-autunno 1976.
1. Evento del 1966
  • Data: 04/11/1966  [giorno certo]
  • Descrizione:
    Versante al margine sud-est dell'abitato degradante verso l'incisione del T. Rossenna. Zona del Campo sportivo ubicato all'interno dell'ampio tornante della Strada Provinciale n. 33 MO (all'epoca denominata come strada comunale di Cinghianello).L'attivazione di un movimento in corrispondenza del Campo sportivo, realizzato tramite la messa in posto di rilevanti volumi di terreni di riporto, interessa il tracciato della strada comunale di Cinghianello. Non segnalato. [Localizzazione: Buona approssimazione]
  • Cause innesco: Elevati apporti meteorici dell'autunno 1966. Piogge persistenti del mese di ottobre, culminate nell'evento alluvionale della prima settimana di novembre.