a1b - Deposito di frana attiva per scivolamento
Deposito originato dal movimento verso la base del versante di una massa di terra o roccia, che avviene in gran parte lungo una superficie di rottura ben definita o entro una fascia, relativamente sottile, di intensa deformazione di taglio. Non vengono distinti tra loro gli scivolamenti traslativi o rotazionali.
a1g - Deposito di frana attiva complessa
Deposito costituito dalla combinazione di due o più tipologie di movimento. Le frane complesse più frequenti sul territorio appenninico sono costituite da scivolamenti accompagnati da colamenti di fango o detrito.
a2b - Deposito di frana quiescente per scivolamento
Deposito originato dal movimento verso la base del versante di una massa di terra o roccia, che avviene in gran parte lungo una superficie di rottura ben definita o entro una fascia, relativamente sottile, di intensa deformazione di taglio. Non vengono distinti tra loro gli scivolamenti traslativi o rotazionali.
a2g - Deposito di frana quiescente complessa
Deposito costituito dalla combinazione di due o più tipologie di movimento . Le frane complesse più frequenti sul territorio appenninico sono costituite da scivolamenti accompagnati da colamenti di fango o detrito.
a2g - Deposito di frana quiescente complessa
Deposito costituito dalla combinazione di due o più tipologie di movimento. Le frane complesse più frequenti sul territorio appenninico sono costituite da scivolamenti accompagnati da colamenti di fango o detrito.
a6 - Detrito di falda
Accumulo detritico di origine mista, generato da fenomeni di crollo di tipo intermittente ma prolungato nel tempo, che può essere stato anche rielaborato da episodi prolungati gelo-disgelo e dal ruscellamento delle acque superficiali; i Detriti di falda si trovano alla base di scarpate e lungo versanti molto acclivi.
c - Till indifferenziato
Brecce in matrice sabbiosa e pelitica costituite da litotipi eterogenei, frequentemente spigolose e con stratificazione male visibile; depositi di origine glaciale o periglaciale, dubitativamente rimobilizzati per processi gravitativi.
c3 - Deposito glaciale e periglaciale
Accumulo detritico deposto per azione prevalente glaciale, caratterizzato da detrito sciolto a struttura caotica con clasti eterometrici inglobati in matrice limoso-sabbiosa o limo-argillosa e con stratificazione mal visibile. Localmente frequenti i massi erratici. Questo tipo di deposito è localizzato nelle aree più alte dell'Appennino. La distinzione da frane vere e proprie è a volte problematica, in quanto i depositi originati da azione glaciale e periglaciale possono essere stati rimobilizzati successivamente per azione della gravità.