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Archivio Movimenti Franosi Storicamente Documentati

L'"Archivio dei Movimenti Franosi Storicamente Documentati" raccoglie informazioni sulle date di attivazione/riattivazione di frane con relativa localizzazione, in un intervallo di tempo che va dal Medioevo sino ad oggi.

Per ogni evento sono riportate, ove disponibili, informazioni relative alla tipologia della frana, alla sua dimensione, a eventuali effetti sul territorio.

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ID 222258

 

1 eventi di frana

Saltino

Inquadramento
  • Superficie totale: 18.65 ettari
  • Comune di PRIGNANO SULLA SECCHIA - Provincia di Modena
Carta inventario delle frane
Localizzazione frana storica e Carta del dissesto

Glossario [pdf]
1. Evento del 1977
  • Data: 06/01/1977  [giorno certo]
  • Descrizione:
    Tratto di versante immediatamente a sud-ovest dell'insediamento principale, degradante dal versante occidentale del Monte della Croce, sino all'alveo ordinario del F. Secchia. L'attivazione di frane di dimensioni rilevanti sul versante nord-ovest del Monte della Croce coinvolge direttamente la parte meridionale dell'abitato di Saltino, distruggendo il cimitero, vari edifici e le infrastrutture stradali. Il movimento principale interessa la porzione inferiore del versante. La zona di coronamento si dispone lungo l'allineamento Chiesa - nucleo di edifici di Giuncheto posto sul tornante della Provinciale (425 m slm), il movimento si estende sino all'alveo del F. Secchia. Una seconda frana interessa un ampio tratto dell'impluvio sottostante Cà Tagliatini, mentre un movimento minore si attiva al margine del nucleo di edifici subito a monte del cimitero. Riattivazione di movimenti con dimensioni rilevanti nel tratto di pendio compreso tra la strada Pugnago - Prato Vignale coinvolge la viabilità e le coltivazioni, giungendo a minacciare anche alcuni nuclei di edifici. Nell'ambito di un'ampia frana quiescente che coinvolge un esteso tratto della sponda destra del F. Secchia. I movimenti principali si attivano, nel complesso, nell'ambito delle aree relative alle frane del 1931 e 1939-1940. Il settore inferiore (frana principale) corrisponde ad un ampio corpo di frana attivo esteso sino al margine dei depositi alluvionali attuali del F. Secchia e a parte di un movimento quiescente posto sul margine ovest. Il piede del corpo di frana interessa l'alveo del F. Secchia. Rimobilizzazioni in massa della frana possono determinare lo sbarramento del corso d'acqua. La riattivazione più a monte è comp La periodica riattivazione, sia pure parziale dei movimenti, comporta la progressiva deformazione della superficie topografica che si presenta molto irregolare. Il deflusso idrico superficiale risulta difficoltoso, con zone di ristagno idrico che facilitano l'infiltrazione degli apporti meteorici. In planimetria la configurazione complessiva del versante presenta convessità localizzate in corrispondenza dei settori con maggiori movimenti, che determinano lo spostamento dell'alveo verso sud. Ciò comporta lo sviluppo di una rilevante azione erosiva da parte del corso d'acqua verso la sponda opposta (destra), dove è presente un altro corpo di frana quiescente. [Localizzazione: Buona approssimazione]
  • Dimensioni del fenomeno: Frana superiore (lungo la strada Pugnago - Prato Vignale): 1) - L = 150 m, l max = 70 m, l min = 45 m, A = 0.01 km2. Frana intermedia (sotto Giuncheto): 2) - L = 500 m, l max = 75 m, l min = 25 m, A = 0.02 km2. Frana intermedia (sotto Cà Paltino): 3) - L = 240 m, l max = 105 m, l min = 40 m, A = 0.02 km2. Frana inferiore (in prossimità fondovalle F. Secchia): 4) - L = 65 m, l max = 45 m, l min = 30 m, A = 0.0025 km2. Frana principale (coinvolgente l'abitato): 1) - L = 900 m, lmax = 325 m, lmin = 70 m, l accumulo = 450 m, p (in base alle indagini per la ricostruzione del cimitero) = 15 m nella depressione chiusa a sud del vecchio cimitero a monte della Provinciale; 4 - 11 m tra la Strada Provinciale e la vecchia strada Ducale. A = 0.20 km2. Frana a valle Cà Tagliatini: 2) - L = 570 m, lmax = 185 m, lmin = 20 m, A = 0.05 km2. Frana a monte del cimitero: 1) - L = 90 m, l = 125 m, A = 0.01 km2.
  • Cause innesco: Elevati apporti idrici relativi a precipitazioni intense e prolungate.
  • E' presente documentazione presso il Servizio Geologico, Sismico e dei Suoli.