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Archivio Movimenti Franosi Storicamente Documentati

L'"Archivio dei Movimenti Franosi Storicamente Documentati" raccoglie informazioni sulle date di attivazione/riattivazione di frane con relativa localizzazione, in un intervallo di tempo che va dal Medioevo sino ad oggi.

Per ogni evento sono riportate, ove disponibili, informazioni relative alla tipologia della frana, alla sua dimensione, a eventuali effetti sul territorio.

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ID 222352

 

7 eventi di frana

Dismano (La Baracca) Maserno Monteforte Forno - Ranocchi

Inquadramento
  • Superficie totale: 102.6 ettari
  • Comune di MONTESE - Provincia di Modena
Carta inventario delle frane
  • Quadro di unione per il comune di MONTESE [PDF]
Localizzazione frana storica e Carta del dissesto

Glossario [pdf]
7. Evento del 1904
  • Data: 03/04/1904  [giorno certo]
  • Descrizione:
    Nel corso della costruzione della strada Montese-Castelluccio si è verificato un vasto movimento gravitativo che ha coinvolto le loc. Forno e Ranocchi. Rimobilizzazione in massa dei corpi di frana presenti nell'alto bacino del T. Dardagna. I movimenti interessano gli insediamenti di Cereseto, I Michelini, Cà Lazzari, attuale Caseificio di Dismano, Le Caselline, La Baracca, Le Piane, I Rovinoni, I Tassi e i Cannoni. I movimenti proseguono sino alla fine del mese di luglio 1904. Grandi corpi di frana coalescenti per lo più allo stato quiescente, o attivi. Ostruzione e deviazione del Fosso di Tosmano. Sconvolgimento dell'assetto morfologico della testata del bacino, con formazione di gradini, contropendenze e zone di ristagno idrico. Ostruzione delle linee di drenaggio, alterazione della circolazione idrica di superficie e sotterranea. Per ripristinare condizioni di deflusso efficienti nell'alto bacino del T. Dardagnola, viene scavato manualmente l'alveo del Fosso dei Tagliati. In Almagià si legge: "..presso il Castelluccio, assai recentemente, il 3/04/1904, in seguito a continue intemperie franò una pendice per la lunghezza di 2 km e la media larghezza 500 metri rovinando tre case, danneggiandone altre in buon numero, deviando il fosso di Tosman e sconvolgendo una zona di castagneto; in movimento durò con varie velocità fino alla fine di luglio.." [Localizzazione: Buona approssimazione]
  • Dimensioni del fenomeno: L = 2000 m circa, l = 500 m, A = 3 km2 (ALMAGIA', 1907).
  • Cause innesco: Elevati apporti meteorici connessi alla rapida fusione del manto nevoso, a seguito del repentino innnalzamento della temperatura, e alle prolungate precipitazioni della primavera 1904. Il 10 giugno 1904 si verifica un sisma con intensità epicentrale = VII-VIII grado MCS, magnitudo = 5.2 Ms; l'epicentro è localizzato circa 13 km a ovest tra Montecreto e Sestola (CAMASSI & STUCCHI, 1996). Il terremoto verificatosi 2 mesi dopo l'inizio dei movimenti può aver favorito l'attività della frana nelle fasi successive di mobilizzazione, ma non costituisce la causa innescante.
  • E' presente documentazione presso il Servizio Geologico, Sismico e dei Suoli.
6. Evento del 1495
  • Data: 1495  [indicazione dell'anno]
  • Descrizione:
    Testata dell'impluvio del T. Dardagnola, settore compreso tra il Fosso del Cerratello, la sommità del crinale spartiacque, l'insediamento Il Cereseto e l'alveo del T. Dardagnola. L'antico abitato di Dismano, importante insediamento dotato di Castello e Chiesa parrocchiale, il cui territorio comprendeva i villaggi di Castelluccio e Maserno è localizzabile, sulla base delle notizie storiche e della toponomastica, in prossimità della confluenza tra il Fosso dei Tagliati ed il T. Dardagnola (loc. La Baracca, 570 m circa). Nel 1495 (o poco prima del 1490, secondo BERNARDI, 1905) una grande frana interessa il territorio di Dismano, determinando la distruzione pressochè completa dell'abitato e del Castello. Pur permanendo alcuni nuclei isolati l'insediamento vero e proprio non viene ricostruito ed i territori di sua pertinenza sono ripartiti tra le comunità di Monteforte e di Riva (PANTANELLI & SANTI, 1895; BERNARDI, 1905). Insieme di movimenti quiescenti, anche di grandi dimensioni, coalescenti fra loro e in movimento verso la vallecola del T. Dardagnola. Nei settori superiori del bacino sono presenti anche diffusi affioramenti di "depositi di versante" e settori con "sciv Sconvolgimento dell'assetto morfologico della testata del bacino, con formazione di gradini, contropendenze e zone di ristagno idrico. Ostruzione delle linee di drenaggio, alterazione della circolazione idrica di superficie e sotterranea. [Localizzazione: Buona approssimazione]
  • Cause innesco: Probabilmente determinate dagli elevati apporti meteorici dell'autunno. Le Fonti modenesi coeve (riportate in SANTI, 1897) ricordano che quasi tutti i giorni del mese di dicembre 1495 furono caratterizzati da piogge o nevicate rilevanti, con piene ed inondazioni dei principali corsi d'acqua sia sul versante padano, che del Tevere nel Lazio. Sulla base dei contenuti delle Cronache è possibile rilevare, tra l'altro, che il periodo di intense e prolungate precipitazione iniziò almeno dall'autunno 1493 e proseguì anche negli anni seguenti.
  • E' presente documentazione presso il Servizio Geologico, Sismico e dei Suoli.
5. Evento del 1663
  • Data: 1663  [indicazione dell'anno]
  • Descrizione:
    Testata dell'impluvio del T. Dardagnola, settore compreso tra il Fosso delle Coveraie, la sommità del crinale spartiacque, Cereseto e l'alveo del T. Dardagnola. Territorio relativo all'antico abitato di Dismano, situato in prossimità della loc. La Baracca (quota 570 m circa), distrutto dalla precedente frana del 1495. Rimobilizzazione in massa di un ampio movimento franoso che interessa tutto il settore di testata dell'impluvio compreso tra il Fallino ed il Cersè (da "Insediamento storico e beni culturali, alta Valle del Panaro", 1988). Insieme di movimenti quiescenti, anche di grandi dimensioni, coalescenti fra loro e in movimento verso la vallecola del T. Dardagnola. Nei settori superiori del bacino sono presenti anche diffusi affioramenti di "depositi di versante" e settori con "sciv Sconvolgimento dell'assetto morfologico della testata del bacino, con formazione di gradini, contropendenze e zone di ristagno idrico. Ostruzione delle linee di drenaggio, alterazione della circolazione idrica di superficie e sotterranea. [Localizzazione: Buona approssimazione]
  • E' presente documentazione presso il Servizio Geologico, Sismico e dei Suoli.
4. Evento del 1414
  • Data: 03/08/1414  [giorno certo]
  • Descrizione:
    Testata dell'impluvio del T. Dardagnola, settore compreso tra il Fosso del Cerratello, la sommità del crinale spartiacque, l'insediamento Il Cereseto e l'alveo del T. Dardagnola. L'antico abitato di Dismano, importante insediamento dotato di Castello e Chiesa parrocchiale, il cui territorio comprendeva i villaggi di Castelluccio e Maserno è localizzabile, sulla base delle notizie storiche e della toponomastica, in prossimità della confluenza tra il Fosso dei Tagliati ed il T. Dardagnola (loc. La Baracca, 570 m circa). Nell'agosto 1414 "un sommovimento della terra fece rovinare la torre del castello e le case circostanti" (Insediamento storico e beni culturali, alta Valle del Panaro, 1988). Il terremoto, a cui fanno riferimento genericamente i cronisti, non risulta documentato da nessuno dei cataloghi sismici recenti, nonostante la disponibilità e varietà di fonti documentarie coeve (cfr. BOSCHI et al., 1995; CAMASSI & STUCCHI, 1996; POSTPISCHL, 1985; Catalogo Parametrico dei Terremoti Italiani, 1999). E' molto probabile, quindi, che la distruzione parziale dell'insediamento sia riferibile ad una riattivazione della frana. Insieme di movimenti quiescenti, anche di grandi dimensioni, coalescenti fra loro e in movimento verso la vallecola del T. Dardagnola. Nei settori superiori del bacino sono presenti anche diffusi affioramenti di "depositi di versante" e settori con "sciv [Localizzazione: Buona approssimazione]
3. Evento del 1777
  • Data: 1777  [indicazione dell'anno]
  • Descrizione:
    Testata dell'impluvio del T. Dardagnola, settore compreso tra il Fosso delle Coveraie, Maserno Vecchio, Monteforte, la sommità del crinale spartiacque, il Fosso dei Tagliati e l'alveo del T. Dardagnola. Territorio relativo all'antico abitato di Dismano distrutto dalla precedente frana del 1495. Rimobilizzazione in massa di un ampio movimento franoso che interessa tutto il settore di testata dell'impluvio compreso tra il Serretto di Monteforte e Romagnano (da "Insediamento storico e beni culturali, alta Valle del Panaro", 1988). Insieme di movimenti quiescenti, anche di grandi dimensioni, coalescenti fra loro e in movimento verso la vallecola del T. Dardagnola. Nei settori superiori del bacino sono presenti anche diffusi affioramenti di "depositi di versante" e settori con "sciv Sconvolgimento dell'assetto morfologico della testata del bacino, con formazione di gradini, contropendenze e zone di ristagno idrico. Ostruzione delle linee di drenaggio, alterazione della circolazione idrica di superficie e sotterranea. [Localizzazione: Buona approssimazione]
2. Evento del 1854
  • Data: 1854  [precisione pluriennale]
  • Descrizione:
    "Circa cinquant'anni prima sembra che un altro scoscendimento si fosse verificato in quella medesima plaga (vedi evento 1904)" [Localizzazione: Buona approssimazione]
  • E' presente documentazione presso il Servizio Geologico, Sismico e dei Suoli.
1. Evento del 1200
  • Data: antecedente al XIII secolo  [precisione pluriennale]
  • Descrizione:
    Testata dell'impluvio del T. Dardagnola, in prossimità della confluenza con il Fosso dei Tagliati. Antico abitato di Dismano, situato in prossimità della loc. La Baracca (corrispondente alla quota 570 m circa). L'antico abitato di Dismano, importante insediamento dotato di Castello e Chiesa parrocchiale, il cui territorio comprendeva i villaggi di Castelluccio e Maserno è localizzabile, sulla base delle notizie storiche e della toponomastica, in prossimità della loc. La Baracca. Tutto l'alto bacino del T. Dardagnola è occupato da una serie di grandi corpi di frana coalescenti. Sulla base delle notizie storiche è possibile ipotizzare una prima mobilizzazione in massa precedentemente all'inizio del sec. XIII. Le fonti documentarie più antiche, come il trattato redatto sul posto nel 1227 tra le ambascerie di Modena e Bologna per la definizione di questioni di confine tra i due territori, riportano, infatti, l'esistenza nei pressi del Castello di Dismano del sito "Serra di Lago Malo" (in "Insediamento storico e beni culturali, alta Valle del Panaro", 1988). Il toponimo è riferibile molto probabilmente alla formazione di un invaso a seguito dello sbarramento di un corso d'acqua o alla formazione di zone in contropendenza, a seguito di importanti movimenti gravitativi. Insieme di movimenti quiescenti, anche di grandi dimensioni, coalescenti fra loro e in movimento verso la vallecola del T. Dardagnola. Nei settori superiori del bacino sono presenti anche diffusi affioramenti di "depositi di versante" e settori con "sciv Sconvolgimento dell'assetto morfologico della testata del bacino, con formazione di gradini, contropendenze e zone di ristagno idrico. Ostruzione delle linee di drenaggio, alterazione della circolazione idrica di superficie e sotterranea. Formazione di un invaso detto "Lago Malo", che darà nome ad un tratto del rilievo prossimo al castello di Dismano. [Localizzazione: Buona approssimazione]