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Archivio Movimenti Franosi Storicamente Documentati

L'"Archivio dei Movimenti Franosi Storicamente Documentati" raccoglie informazioni sulle date di attivazione/riattivazione di frane con relativa localizzazione, in un intervallo di tempo che va dal Medioevo sino ad oggi.

Per ogni evento sono riportate, ove disponibili, informazioni relative alla tipologia della frana, alla sua dimensione, a eventuali effetti sul territorio.

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ID 60070

 

6 eventi di frana

Febbio Villa Minozzo Reggio Emilia Febbio. Versante sinistro del Rio Macchia poco a monte dell' abitato di case Stantini tra le quote circa 900-980 m. sottostante all' abitatato.

Inquadramento
  • Superficie totale: 95.1 ettari
  • Comune di VILLA MINOZZO - Provincia di Reggio nell'Emilia
Carta inventario delle frane
Localizzazione frana storica e Carta del dissesto

Glossario [pdf]
6. Evento del 1966
  • Data: [20-dic] - 1966  [breve periodo certo (1-7gg)]
  • Descrizione:
    Riattivazione della vasta frana di Febbio. [Localizzazione: Buona approssimazione]
  • Cause innesco: Precipitazioni autunno 1966.
  • E' presente documentazione presso il Servizio Geologico, Sismico e dei Suoli.
5. Evento del 1947
  • Data: 2-dic - 1947  [giorno certo]
  • Descrizione:
    A valle di Febbio si è innescato un ampio movimento franoso che non minaccia direttamente l' abitato. [Localizzazione: Buona approssimazione]
  • Dimensioni del fenomeno: L = 700 m, l = 300 m.
  • E' presente documentazione presso il Servizio Geologico, Sismico e dei Suoli.
4. Evento del 1951
  • Data: 22-mar - 1951  [giorno certo]
  • Descrizione:
    Rimobilizzazione ed estensione del movimenti segnalati nel dicembre 1947. [Localizzazione: Buona approssimazione]
  • Cause innesco: Precipitazioni inverno 1951.
  • E' presente documentazione presso il Servizio Geologico, Sismico e dei Suoli.
3. Evento del 1935
  • Data: 26-27 dic - 1935  [giorno certo]
  • Descrizione:
    La frana si estende al margine inferiore, lato S, dell' area di Febbio. Estensione verso monte dei movimenti che dall' alveo del Fosso della Macchia giungono a coinvolgere la sommità del versante sino allo spartiacque con il Rio Candia. Segnalata solo in parte come una serie di piccole frane quiescenti al margine dell' alveo. Nello SCAI (Prov. di Reggio Emilia, scheda abitato n. 20) segnalata con buona corrispondenza come frana attiva e in parte quiescente. [Localizzazione: Buona approssimazione]
  • Dimensioni del fenomeno: Rilievo 1936: L = 350 m, l = 350 m, A = 0.09 km2.
  • Cause innesco: Attività erosiva del Fosso della Macchia.
2. Evento del 1920
  • Data: 07 settembre 1920, mattino  [giorno certo]
  • Descrizione:
    Viene segnalato in frana tutto il settore compreso tra il Rio Grande e il Fosso della Macchia, a partire dalla quota 1200 (a N) - 1000 (verso S) sino poco a monte dell' abitato di Case Stantini (quota 900 m circa).(Delimitazione tratta dai rilievi originali a scala 1:10.000 dell' Ottobre 1920 e del Giugno 1922 allegati allo studi del Genio Civile "Frane minaccianti gli abitati di Febbio, ..."). Riattivazione di frane parzialmente rilevate in precedenza e su cui erano già stati eseguiti alcuni lavori di sistemazione. L' areale segnalato in frana si estende al margine dell' affioramento principale dotato di notevole continuità di depositi glaciali, nell' insieme sino al netto cambiamento di inclinazione del versante. In base al rilievo del 1922, eseguito dal Genio Civile e dal Servizio Geologico d' Italia, Febbio è interamente all' interno della frana, mentre l' abitato di Case Stantini ne risulta al di fuori e nella Relazione viene dichiarato esplicitamente in zona stabile.Tutto il settore è caratterizzato da un reticolo idrografico fortemente inciso su formazioni prevalentemente argillose, ricoperte localmente da depositi morenici (SCAI). Lo SCAI segnala una frana quiescente (L = 1100 m, l = 400 m) nella vallecola a S di Febbio, estesa sino all' alveo del Rio Grande. Al suo margine a ridosso dell' abitato, si identifica il movimento quiescente che determina i maggiori problemi per la stabilità dell' insediamento, coinvolgendo il cimitero e la sottostante strada comunale (frana n. 3: L = 600 m, l = 250 m, A = 0.15 km2. La frana di tipo complesso, per scorrimento rotazionale e traslativo di detrito con evoluzione parziale in colata nella parte più distale, è localizzata in corrispondenza dell' affioramento in superficie del passaggio tra i depositi morenici ed il substrato (Formazione delle Argilliti di ponte Biola). Attualmente può essere considerato stabilizzato il più vasto movimento gravitativo che, in corrispondenza del sisma del settembre 1920, provocò la mobilizzazione di gran parte della copertura morenica. Altre cause di instabilità, tuttora presenti, sono riferibili alla forte erosione in atto negli alvei del Rio Grande e del Rio Macchia. Corrisponde ad una serie di frane quiescenti ed attive, e ad affioramenti di depositi glaciali. Analogamente sullo SCAI (Prov. di Reggio Emilia, scheda abitato n. 20), sia pure con differenze nella delimitazione. Rispetto ad entrambi gli studi il rilievo Alterazione della circolazione idrogeologica, con scomparsa di sorgenti e difficoltà nel deflusso superficiale. Formazione di contropendenze lungo il versante con presenza di zone di ristagno idrico. Due laghetti si originano subito a monte di Febbio, circa a quota 950 m. Il primo posto circa 200 m a SO della Chiesa misura m 130 x 80, mentre il secondo, localizzato circa 250 m a S della Chiesa raggiunge m 160 x 100. Gli alvei del Rio Grande e del Fosso della Macchia, insieme ai rii minori risultano compresi all' interno del corpo di frana. [Localizzazione: Buona approssimazione]
  • Dimensioni del fenomeno: Rilievo 1922: L = 1900 m, lmax = 800 m, lmin = 500 m, A = 1.11 km2. Dati riferiti all' area nel suo insieme.
  • Cause innesco: Terremoto del 7 settembre 1920 in Garfagnana. Il 7 settembre 1920 (ore 05.55) si verificò una scossa sismica di Magnitudo Ms = 6.5, pari ad una Intensità MCS = X, con epicentro distante 25 km verso SSE (Lat. 44.20, Long. 10.25). Lo stesso giorno alle ore 0
  • Danni e interventi: Distruzione dell' intero abitato (circa 25 edifici completamente crollati) e di varie costruzioni rurali. I lavori di consolidamento degli abitati di Febbio, Roncopianigi e Riparotonda, come da progetto del 31/08/1930, ammontarono complessivamente a £. 4.500.000.
  • E' presente documentazione presso il Servizio Geologico, Sismico e dei Suoli.
1. Evento del 1852
  • Data: 1852  [indicazione dell'anno]
  • Descrizione:
    Vecchio abitato di Febbio. Antica Chiesa di S. Lorenzo, costruita nel 1664 circa. La mobilizzazione di una frana coinvolge l' edificio della Chiesa antica, che verrà ricostruita nel 1856. Quest' ultima a sua volta sarà distrutta dal movimento innescato dal terremoto del 1920 (vedi frana n. 160). [Localizzazione: Buona approssimazione]