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Archivio Movimenti Franosi Storicamente Documentati

L'"Archivio dei Movimenti Franosi Storicamente Documentati" raccoglie informazioni sulle date di attivazione/riattivazione di frane con relativa localizzazione, in un intervallo di tempo che va dal Medioevo sino ad oggi.

Per ogni evento sono riportate, ove disponibili, informazioni relative alla tipologia della frana, alla sua dimensione, a eventuali effetti sul territorio.

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ID 60272

 

6 eventi di frana

Piolo

Inquadramento
  • Superficie totale: 4.76 ettari
  • Comune di null - Provincia di null
Carta inventario delle frane
  • Quadro di unione per il comune di null [PDF]
Localizzazione frana storica e Carta del dissesto

Glossario [pdf]
6. Evento del 1952
  • Data: 19/12/1952  [breve periodo certo (1-7gg)]
  • Descrizione:
    Movimento gravitativo innescato da precipitazioni prolungate e facilitato da fenomeni di scalzamento al piede ad opera del T. Guadarodo Riattivazione della frana del 1926. Il fenomeno franoso, avente al piede un fronte della larghezza di circa 200m, provocò l'aggravarsi delle lesioni di alcuni fabbricati, danneggiò parzialmente la strada comunale ed asportò 200m circa di tubazioni dell'acquedotto comunale. [Localizzazione: Buona approssimazione]
  • Dimensioni del fenomeno: L = 100 m, l = circa 200 m.
  • Cause innesco: Precipitazioni prolungate
  • Danni e interventi: Lesioni a 5 fabbricati, danni alla strada comunale ed asportazione di un tratto di acquedotto comunale in frazione Piolo, nel Comune di Ligonchio. I lavori di ripristino provvisorio del tratto di acquedotto comunale danneggiato, come da progetto del 02/01/1953, ammontarono a £. 550.000.
  • E' presente documentazione presso il Servizio Geologico, Sismico e dei Suoli.
5. Evento del 1940
  • Data: 26 ottobre - 20 novembre 1940  [precisione mensile]
  • Descrizione:
    Parziale riattivazione della frana del 1926, causata dalle precipitazioni del novembre 1940. Il fenomeno franoso danneggiò alcune abitazioni della frazione Piolo. [Localizzazione: Buona approssimazione]
  • Cause innesco: Precipitazioni e attività erosiva del T. Guadarolo dell' autunno 1940.
  • Danni e interventi: Lesioni ad alcuni edifici. I lavori di consolidamento del corpo di frana, ammontanti a £. 80.000, consistettero nella riparazione di alcune briglie nell'alveo del T. Guadarodo e nell'infittimento della rete di drenaggio, come mostrato nella corografia allegata (Scheda 1633/19).
  • E' presente documentazione presso il Servizio Geologico, Sismico e dei Suoli.
4. Evento del 1959
  • Data: 19/12/1959  [breve periodo certo (1-7gg)]
  • Descrizione:
    Movimento gravitativo innescato da precipitazioni prolungate e facilitato da fenomeni di scalzamento al piede ad opera del T. Guadarodo Riattivazione della frana del 1926. Il fenomeno franoso, avente al piede un fronte della larghezza di circa 200m, provocò l'aggravarsi delle lesioni di alcuni fabbricati, danneggiò parzialmente la strada comunale ed asportò 200m circa di tubazioni dell'acquedotto comunale. [Localizzazione: Buona approssimazione]
  • Dimensioni del fenomeno: L = 100 m, l = circa 200 m.
  • Cause innesco: Precipitazioni prolungate
  • Danni e interventi: Lesioni a 5 fabbricati, danni alla strada comunale ed asportazione di un tratto di acquedotto comunale in frazione Piolo, nel Comune di Ligonchio. I lavori di ripristino provvisorio del tratto di acquedotto comunale danneggiato, come da progetto del 02/01/1953, ammontarono a £. 550.000.
  • E' presente documentazione presso il Servizio Geologico, Sismico e dei Suoli.
3. Evento del 1951
  • Data: notte tra il 21 e il 22 febbraio 1951  [giorno certo]
  • Descrizione:
    Riattivazione della vecchia frana del 1926. Il fenomeno franoso danneggiò un fabbricato dell'abitato di Piolo. Le acque del T. Guadarodo inoltre provocarono il crollo parziale di una briglia [Localizzazione: Buona approssimazione]
  • Cause innesco: Precipitazioni e attività erosiva del T. Guadarolo nel periodo autunno 1950 - inverno 1951.
  • E' presente documentazione presso il Servizio Geologico, Sismico e dei Suoli.
2. Evento del 1916
  • Data: dicembre 1916  [precisione mensile]
  • Descrizione:
    La frana si sviluppa a partire dalla sommità del crinale, tra le borgate di Piolo e La Castellina e l' alveo del Torrente. Versante a E dell' abitato degradante verso l' alveo del T. Guadarolo. Il fenomeno franoso interessò il versante sud-est dell'abitato di Piolo, compreso tra l'abitato stesso ed il T. Guadarodo, danneggiando gravemente cinque fabbricati rustici ed alcuni terreni agricoli. Il movimento venne facilitato da fenomeni di scalzamento al piede del versante ad opera del T. Guadarodo. La frana, come mostrato in una planimetria, in scala 1:2.000 (Scheda 1633/17), avente un fronte ampio mediamente 150m, raggiunse uno sviluppo longitudinale di circa 370m [Localizzazione: Buona approssimazione]
  • Dimensioni del fenomeno: L=370m; A=150m; S>50.000mq
  • Cause innesco: Precipitazioni e attività erosiva del T. Guadarolo del dicembre 1916.
  • Danni e interventi: Crollo di 5 edifici rurali. Sconvolgimento di coltivazioni. I lavori di consolidamento del corpo di frana e di regimazione idraulica del T. Guadarodo si protrassero nell'arco dei successivi dieci anni ed ammontarono complessivamente ad oltre £. 300.000. Le opere di sistemazione consistettero in: - costruzione di sei briglie nel T. Guadarodo, al fine di arrestare l'approfondimento dell'alveo ed i conseguenti fenomeni di scalzamento al piede del versante; - costruzione di una fitta rete di drenaggio, per allontanare le acque dal corpo di frana e convogliarle nel sottostante T. Guadarodo; - sistemazione del ripido versante con viminate e fascinate; - rimboschimento per diminuire i fenomeni di dilavamento superficiale.
1. Evento del 1926
  • Data: 26/11/1926  [breve periodo certo (1-7gg)]
  • Descrizione:
    Successivamente al 1916 i movimenti, sia pure di entità ridotta, proseguono con continuità. Le elevate precipitazioni del novembre 1926 determinano una rimobilizzazione in massa della frana con estensione verso monte, sino alla Fontana di Piolo, della zona di coronamento che decorre a monte della strada collegante le due borgate. L' accumulo della frana si riversa nel T. Guadarolo e determina una sensibile deviazione dell' alveo verso la sponda sinistra (vedi IGM). [Localizzazione: Buona approssimazione]
  • Dimensioni del fenomeno: L = 380 m, l = 170 m, A = 0.06 km2.
  • Cause innesco: Precipitazioni prolungate
  • E' presente documentazione presso il Servizio Geologico, Sismico e dei Suoli.