Estesa frana attiva di tipo complesso lungo in versante destro del torrente Sambro, nelle litologie della Formazione di Monte Venere. La frana, considerata quiescente, manifestò una ripresa parossistica del movimento nell'estate del 1994.
Frana di Cà di sotto (Val di Sambro) - Foto Archivio Servizio Geologico
Frana di Cà di sotto (Val di Sambro) - Foto Archivio Servizio Geologico
Frana di Cà di sotto (Val di Sambro) - Foto Archivio Servizio Geologico
Frana di Cà di sotto (Val di Sambro) - Foto Archivio Servizio Geologico
Geografia
Superficie totale: 45.19 ettari.
Quota altimetrica minima 431.6m. s.l.m., quota altimetrica massima 813m. s.l.m.
Perimetro geosito e Carta geologica
Descrizione
Estesa frana attiva per scivolamento lungo in versante destro del torrente Sambro, nelle litologie della Formazione di Monte Venere. La frana, che era considerata quiescente, ha manifestato una ripresa parossistica nell'estate del 1994. L'evento causò l'ostruzione del fondovalle e la conseguente formazione di un piccolo lago, il cui livello poteva salire sino a lambire alcune case. Per questo vennero subito realizzate risagomature del corpo di frana e messe in funzione alcune pompe allo scopo di mantenere basso il livello dell'invaso.
I contenuti informativi presenti in queste pagine non forniscono indicazioni sulla sicurezza dei luoghi descritti o, in generale, sulla loro accessibilità in condizioni di sicurezza. I geositi hanno valore geoscientifico e/o paesaggistico e sono spesso accessibili solo da una utenza esperta, adeguatamente attrezzata. La visita a questi luoghi deve avvenire rivolgendosi a guide escursionistiche abilitate e si consiglia pertanto di informarsi puntualmente prima di accedervi, consapevoli dei rischi cui ci si espone.
I geositi carsici, che si sviluppano in valli cieche, doline, inghiottitoi, grotte, forre ecc., per una visita richiedono ulteriori competenze specifiche, attrezzature adeguate e la presenza di Speleologi esperti. Gran parte di questi ambienti si trova all'interno di Parchi, Riserve naturali e Aree protette e quindi l'accesso è sottoposto a regolamentazione specifica. Le visite, limitate comunque a poche cavità adeguatamente attrezzate, possono essere svolte accompagnati da Guide Speleologiche riconosciute dai Parchi. Per visite che abbiano uno scopo di ricerca e studio ci si può avvalere degli Speleologi dei Gruppi affiliati alla Federazione Speleologica Regionale dell'Emilia-Romagna (www.fsrer.it).
La Regione si solleva al proposito da qualunque responsabilità.