Geologia, sismica e suoli

Lago Pratignano

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Geosito di rilevanza locale

Lago-torbiera che occupa il fondo di una grande depressione, originatasi a seguito di uno sdoppiamento di cresta, lungo il crinale tra la valle del T. Ospitale da quella del T. Dardagna, in seguito a dislocazioni si gravitative ad evoluzione molto lenta.

Lago di Pratignano
Lago di Pratignano
Lago di Pratignano
Il Lago Pratignano
Il Lago Pratignano
Il Lago Pratignano
Geografia
  • Superficie totale: 55.43 ettari.
  • Quota altimetrica minima 1302.9m. s.l.m., quota altimetrica massima 1421.4m. s.l.m.
Perimetro geosito e Carta geologica
Perimetro geosito e Carta geologica
Descrizione

Il lago Pratignano è ubicato all'interno di uno sdoppiamento di versante, sulla cresta che separa la valle del T. Ospitale da quella del T. Dardagna. La formazione affiorante nell'area, che caratterizza tutta la valle dell'Ospitale, prende il nome di Arenarie di M.

Cervarola, flysch costituito da un'alternanza di livelli sovrapposti di arenaria e peliti (argilliti e siltiti). Dal punto di vista geomorfologico, le trincee e gli sdoppiamenti di versante sono i fenomeni meglio rilevabili e caratteristici dell'area: il più spettacolare è sicuramente lo sdoppiamento di versante all'interno del quale si trova il lago. Altre forme analoghe, di dimensioni più ridotte, sono osservabili nelle immediate vicinanze: seguendo il sentiero, che dall'estremità nord del lago si dirige verso M. Serra e dirigendosi verso nord, si entra in una trincea profonda qualche decina di metri, mentre altre, di dimensioni minori, sono visibili lungo il sentiero di crinale che congiunge M. Riva con M. Mancinello.

L'origine dello sdoppiamento di cresta, all'interno del quale si trova il Lago Pratignano, e delle trincee, che caratterizzano tutta la sommità di M. Mancinello e M. della Riva, è da ricercarsi in un fenomeno franoso a cinematica molto lenta, determinatosi in epoca imprecisata, forse in un clima periglaciale, quando durante l'ultima glaciazione würmiana il vicino crinale appenninico era ricoperto da ghiacciai o in un periodo immediatamente successivo. Sfruttando una superficie di scivolamento parallela alla stratificazione, il blocco di montagna, che si trova attualmente ad ovest del Lago Pratignano, si è spostato in quel verso nella valle dell'Ospitale, determinando l'apertura della trincea che ospita il lago.

La superficie di scivolamento è situata alla base delle scarpate che separano il pianoro dal versante strapiombante sulla valle dell'Ospitale; in alcuni punti, pertanto, lo spessore del blocco franato deve aver superato il centinaio di metri. Fino a qualche decina di anni fa, il lago era utilizzato per lavare le pecore prima della tosatura e, nei mesi estivi, anche per fare il bagno. Oggi, per via di un progressivo avanzare della vegetazione, la superficie effettivamente occupata dalle acque si è ridotta notevolmente; non è improbabile che su questa riduzione abbia influito anche la diminuzione delle precipitazioni invernali, registrato nell'Appennino emiliano negli ultimi 20 anni, in quanto il bilancio idrico del lago è regolato essenzialmente dalle precipitazioni che avvengono direttamente sul suo bacino imbrifero, poco più grande dello specchio lacustre.

La presenza della Drosera, una rara pianta carnivora acquatica, conferisce al lago un notevole valore botanico. Nelle vicinanze del lago è presente una piccola cavità, chiamata "Grotta delle Fate". Questa grotta, più propriamente definibile come una semplice cavità, si è formata corrispondentemente ad una frattura meccanica e probabilmente la sua genesi è sempre da ricondursi al movimento franoso principale. È raggiungibile seguendo il sentiero che dal margine meridionale del lago si dirige verso Poggiol Forato, deviando a sinistra, vale a dire verso nord, poche decine di metri dopo aver superato la linea di spartiacque. Il sentiero, dopo un primo breve tratto all'interno del bosco, diviene una semplice traccia, lungo una parete notevolmente strapiombante, da percorrere, quindi, con estrema attenzione.

Altre informazioni sul geosito
Interessi geoscientifici: Geomorfologico;
Geotipi presenti: Deformazioni gravitative profonde di versante - Depositi lacustri - Frana - Lago - Sdoppiamento di cresta;
Interessi contestuali: Paesaggistico - Botanico - Faunistico;
Valenze: Scientifico - Divulgativo - Escursionistico - Geoturistico;
Tutela: già in atto;
Accessibilità: molto facile;
Mappa di inquadramento e rete escursionistica regionale
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Geositi vicini
Bibliografia
"Geologia e geomorfologia della frana del lago Pratignano" - BERNAGOZZI G. & LANDUZZI A. [2001]
Avvertenze

I contenuti informativi presenti in queste pagine non forniscono indicazioni sulla sicurezza dei luoghi descritti o, in generale, sulla loro accessibilità in condizioni di sicurezza. I geositi hanno valore geoscientifico e/o paesaggistico e sono spesso accessibili solo da una utenza esperta, adeguatamente attrezzata. La visita a questi luoghi deve avvenire rivolgendosi a guide escursionistiche abilitate e si consiglia pertanto di informarsi puntualmente prima di accedervi, consapevoli dei rischi cui ci si espone.

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