Spettacolare area calanchiva lungo il versante destro del T. Tiepido, in cui affiorano estesamente le Brecce argillose della Val Tiepido-Canossa, affiorameno che costituisce l'area tipo di questa complessa unità rocciosa.
Geografia
Superficie totale: 118.32 ettari.
Quota altimetrica minima 237.2m. s.l.m., quota altimetrica massima 462.2m. s.l.m.
Perimetro geosito e Carta geologica
Descrizione
In una vasta area calanchiva, lunga oltre cento metri, che si sviluppa in modo spettacolare sul versante destro della Val Tiepido poco a sud della località detta de "il Sassone", affiorano rocce sedimentarie prevalentemente argillose, di colore grigio scuro. Nei calanchi che occupano il versante destro di una vallecola laterale si osservano, anche a distanza dalla strada statale n. 12, le caratteristiche tessiturali e litologiche delle Brecce argillose della Val Tiepido-Canossa.
Si tratta di argille grigie, che inglobano frammenti e clasti lapidei, di dimensioni variabili (in genere decimetriche o più piccole), costituiti da calcilutiti grigio chiare, e da areniti fini e finissime, micacee. La tessitura clastica (matrice con clasti) di queste brecce argillose, osservabile a scala dell'affioramento, è osservabile anche a quella centimetrica e millimetrica. Questi depositi, di età oligocenica, rappresentano il risultato di frane per colata di fango e detriti in ambiente sottomarino (debris flow, o mud flow deposits).
Affioramenti rappresentativi di questa formazione epiligure si ritrovano lungo tutta la Val Tiepido (area tipo), sia sul versante destro, sia su quello sinistro, fino all'altezza del bivio per la località Valle.
"Appennino Tosco Emiliano. Collana: Guide Geologiche Regionali, a cura della Società Geologica Italiana, coordinatore del volume Valerio Bortolotti." - AA. VV. [1992] BE-MA Editrice, Firenze.
"Introduzione alla geologia del settore sud-orientale dell'Appennino emiliano." - BETTELLI G. & PANINI F. [1992] In: Guida alla traversata dell'Appennino settentrionale. 76a Riunione Estiva-Congresso della S.G.I. Firenze, 16-20 Settembre 1992, 207-240.
"I Mélanges dell'Appennino settentrionale, dal T. Tresinaro al T. Sillaro." - BETTELLI G. & PANINI F. [1989] Mem. Soc. Geol. It., 39 (1987), 187-214.
"Schema introduttivo alla geologia delle Epiliguridi dell'Appennino modenese e delle aree limitrofe." - BETTELLI G., BONAZZI U., FAZZINI P. & PANINI F. [1989] Mem. Soc. Geol. It., 39, 215-244.
"Il Mélange sedimentario della Val Tiepido (Appennino modenese): composizione litologica, distribuzione areale e posizione stratigrafica" - BETTELLI G. & PANINI F. [1985] Atti Soc. Nat. Mat. Modena, 115 (1984), 77-90
Avvertenze
I contenuti informativi presenti in queste pagine non forniscono indicazioni sulla sicurezza dei luoghi descritti o, in generale, sulla loro accessibilità in condizioni di sicurezza. I geositi hanno valore geoscientifico e/o paesaggistico e sono spesso accessibili solo da una utenza esperta, adeguatamente attrezzata. La visita a questi luoghi deve avvenire rivolgendosi a guide escursionistiche abilitate e si consiglia pertanto di informarsi puntualmente prima di accedervi, consapevoli dei rischi cui ci si espone.
I geositi carsici, che si sviluppano in valli cieche, doline, inghiottitoi, grotte, forre ecc., per una visita richiedono ulteriori competenze specifiche, attrezzature adeguate e la presenza di Speleologi esperti. Gran parte di questi ambienti si trova all'interno di Parchi, Riserve naturali e Aree protette e quindi l'accesso è sottoposto a regolamentazione specifica. Le visite, limitate comunque a poche cavità adeguatamente attrezzate, possono essere svolte accompagnati da Guide Speleologiche riconosciute dai Parchi. Per visite che abbiano uno scopo di ricerca e studio ci si può avvalere degli Speleologi dei Gruppi affiliati alla Federazione Speleologica Regionale dell'Emilia-Romagna (www.fsrer.it).
La Regione si solleva al proposito da qualunque responsabilità.