Affioramenti lungo il greto immediatamente a valle della traversa di Castellarano, dove si osservano pieghe anche cartografabili di dimensioni pluriettometriche che coinvolgono il Flysch di Monte Cassio e le Argille di Viano.
Castellarano - Foto Archivio Servizio Geologico
Castellarano - Foto Archivio Servizio Geologico
Castellarano - Foto Archivio Servizio Geologico
Castellarano - Foto Archivio Servizio Geologico
Geografia
Superficie totale: 10.9 ettari.
Quota altimetrica minima 144m. s.l.m., quota altimetrica massima 148.9m. s.l.m.
Perimetro geosito e Carta geologica
Descrizione
L'affioramento è ubicato sul greto del Fiume Secchia, immediatamente a valle della traversa di Castellarano, all'altezza di S. Michele dei Mucchietti. L'esposizione, soggetta ad una costante evoluzione in relazione alla dinamica fluviale, riveste un interesse sia dal punto strutturale, sia da quello stratigrafico e sedimentologico. Dal punto di vista strutturale motivo d'interesse è il fatto che è visibile una piega cartografabile, di dimensioni pluriettometriche, che coinvolge la parte superiore del Flysch di Monte Cassio e quella basale delle Argille di Viano. Si tratta di una piega aperta, ad asse subverticale, con vergenza sinistra, che ripiega il fianco meridionale, già precedentemente verticalizzato, della "sinclinale di Viano". Sono inoltre presenti numerose strutture mesoscopiche, tra le quali: pieghe minori asimmetriche, diaclasi di taglio e d'estensione sistematiche, scorrimenti interstratali, con la formazione di rampe compressive ed estensive. L'affioramento riveste un interesse sia stratigrafico sia sedimentologico, poiché l'eccezionale qualità dell'affioramento permette di osservare in dettaglio le strutture sia interne sia esterne agli strati. Sono presenti anche strutture particolari, formatisi prima della litificazione, tra le quali particolarmente significative e raramente osservabili sono dei dicchi sedimentari d'iniezione e strutture di liquefazione.
"Introduzione alla geologia del settore sud-orientale dell'Appennino emiliano." - BETTELLI G. & PANINI F. [1992] In: Guida alla traversata dell'Appennino settentrionale. 76a Riunione Estiva-Congresso della S.G.I. Firenze, 16-20 Settembre 1992, 207-240.
"I Mélanges dell'Appennino settentrionale, dal T. Tresinaro al T. Sillaro." - BETTELLI G. & PANINI F. [1989] Mem. Soc. Geol. It., 39 (1987), 187-214.
Avvertenze
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I geositi carsici, che si sviluppano in valli cieche, doline, inghiottitoi, grotte, forre ecc., per una visita richiedono ulteriori competenze specifiche, attrezzature adeguate e la presenza di Speleologi esperti. Gran parte di questi ambienti si trova all'interno di Parchi, Riserve naturali e Aree protette e quindi l'accesso è sottoposto a regolamentazione specifica. Le visite, limitate comunque a poche cavità adeguatamente attrezzate, possono essere svolte accompagnati da Guide Speleologiche riconosciute dai Parchi. Per visite che abbiano uno scopo di ricerca e studio ci si può avvalere degli Speleologi dei Gruppi affiliati alla Federazione Speleologica Regionale dell'Emilia-Romagna (www.fsrer.it).
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