Geologia, sismica e suoli

Ofiolite di Pompeano

1350   

Geosito di rilevanza locale - area carsica

Rilievo serpentinitico, harzburgitico, con composizione riconducibile a quella di un mantello superiore arricchito in componente "basaltica". Interesse idrologico ha la Grotta Tassoni, con sviluppo di 100 m e dislivello variabile, connessa alla falda.

Ofiolite di Pompeano - Archivio fotografico Delfino Insolera, cortesia di Istituto per i beni artistici culturali e naturali E-R
Ofiolite di Pompeano - Archivio fotografico Delfino Insolera, cortesia di Istituto per i beni artistici culturali e naturali E-R
Ofiolite di Pompeano - Archivio fotografico Delfino Insolera, cortesia di Istituto per i beni artistici culturali e naturali E-R
Laghetto terminale della Grotta Tassoni - foto Coltellacci
Laghetto terminale della Grotta Tassoni - foto Coltellacci
Laghetto terminale della Grotta Tassoni - foto Coltellacci
Geografia
  • Superficie totale: 2.27 ettari.
  • Quota altimetrica minima 608.5m. s.l.m., quota altimetrica massima 643.4m. s.l.m.
Perimetro geosito e Carta geologica
Perimetro geosito e Carta geologica
Descrizione

Quest'affioramento ofiolitico è situato nella media valle del T. Rossenna, non distante da Serramazzoni; emerge dalla campagna circostante, costituita di argille (Complessi di base), in quanto meno soggetto, rispetto a queste, all'azione degli agenti atmosferici. Sulla sua sommità (596 m) si possono vedere i resti di un castello del sec. XIII, purtroppo in cattivo stato di conservazione. Il borgo di Pompeano sottostante è stato costruito in parte sulla roccia affiorante.

L'affioramento è caratterizzato da scarpate, con altezze superiori ai 5 m, che circondano quasi completamente l'abitato; tali scarpate sono formate per morfoselezione. Da ricordare che, con accesso dal lato nord dell'affioramento, in prossimità della base di questo, è presente un'interessante cavità (la cosiddetta "Grotta Tassoni"), con sviluppo di 100 m e dislivello variabile tra +7,5 m e -16 m; essa ha un'origine tettonica ed è stata ampliata da un movimento franoso presente sul lato sud, a contatto tra le Argille a Palombini di base e l'ofiolite. La cavità intercetta la falda freatica a contatto tra l'ofiolite e le argilliti di base: nella parte più bassa della cavità si forma un piccolo specchio d'acqua, in comunicazione con la sorgente presente all'esterno. In quest'area è ospitata una comunità vegetale spiccatamente xerofila, costituita oltre che da alberi quali l'acero minore (Acer monspessulanum) ed il maggiociondolo (Laburnum anagyroides), anche da specie erbacee, quali Sedum maximum e Sempervivum tectorum.

L'affioramento di Pompeano (150 m di dimensione massima) è costituito da serpentiniti, massicce o sotto forma di brecce con clasti di varia dimensione, di colore variabile dal verde cupo al nero; al pari delle altre serpentiniti del modenese, sono costituite da una pasta microcristallina irrisolvibile ad occhio nudo, entro la quale risaltano cristalli più grossi, caratterizzati da buona sfaldabilità e lucentezza, riferibili principalmente a bastite, varietà di serpentino che si forma per trasformazione dei pirosseni. Le serpentiniti, dove è stata più intensa l'alterazione superficiale, mostrano struttura foliata, in altre parole discontinuità planari legate a deformazioni plastiche avvenute a livello di mantello superiore, tipica delle peridotiti ofiolitiche (peridotiti tettonitiche).

Altre informazioni sul geosito
Interessi geoscientifici: Petrografico - Geomorfologico - Carsico epigeo;
Geotipi presenti: Cavità naturale - Rupe - Serpentinite - Spilite - Morfoscultura;
Interessi contestuali: Botanico;
Valenze: Scientifico;
Tutela: superflua;
Accessibilità: facile;
Mappa di inquadramento e rete escursionistica regionale
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Geositi vicini
Bibliografia
"Le ofioliti dell'Emilia Romagna: aspetti geologici e storici" - Bertacchini M., Bonacini P. [1993] Atti Soc. Nat. e Mat. Modena, 124, 57-94.
"Le ofioliti nelle province di Modena e Reggio Emilia." - BERTOLANI M. & CAPEDRI S. [1966] Atti Soc. Nat. e Mat. di Modena, 97, 121-170.
"Ricerche microscopiche e chimiche sulle serpentine dell'Appennino Modenese." - GALLITELLI P. [1930] Per. di Miner., 1, 173-192.
"Lettura sui serpentini della montagna modenese." - COSTA C. [1863] Mem. R. Acc. Sc. Lett. Arti di Modena, 5.
Avvertenze

I contenuti informativi presenti in queste pagine non forniscono indicazioni sulla sicurezza dei luoghi descritti o, in generale, sulla loro accessibilità in condizioni di sicurezza. I geositi hanno valore geoscientifico e/o paesaggistico e sono spesso accessibili solo da una utenza esperta, adeguatamente attrezzata. La visita a questi luoghi deve avvenire rivolgendosi a guide escursionistiche abilitate e si consiglia pertanto di informarsi puntualmente prima di accedervi, consapevoli dei rischi cui ci si espone.

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