Esteso affioramento della Formazione Marnosa Arenacea in sponda sinistra del fiume Santerno, nel quale è bene esposta una sezione di canale sottomarino. Da segnalare anche le dinamiche erosive legate alla sponda concava del meandro ed i crolli.
Riva Cavalli - Foto Archivio Servizio Geologico
Riva Cavalli - Foto Archivio Servizio Geologico
Dettaglio dell'affioramento, con la superficie erosiva
Dettaglio dell'affioramento, con la superficie erosiva
Riva dei Cavalli - Corpo canalizzato verso Rio Prato
Riva dei Cavalli - Corpo canalizzato verso Rio Prato
Geografia
Superficie totale: 17.2 ettari.
Quota altimetrica minima 124.9m. s.l.m., quota altimetrica massima 283.3m. s.l.m.
Perimetro geosito e Carta geologica
Descrizione
La Riva dei Cavalli è un esteso affioramento della Formazione Marnoso-Arenacea (membro di Fontanelice) che si alza lungo la sponda sinistra del Santerno, all'altezza di Fontanelice, a monte della confluenza con il rio del Prato, nel quale si riconosce la presenza di un grande corpo canalizzato, delimitato da una superficie erosiva alla base, e formato da spessi strati arenacei. Questa struttura si può seguire più a valle, sino agli affioramenti che si sviluppano lungo il versante sinistro del rio del Prato, dove è particolarmente evidente la chiusura del canale sottomarino sabbioso tra una successione a prevalenti strati argillosi.
"Excursion Guidebook" - Ricci Lucchi F. [1981] 2° European Regional Meeting, 1981, Bologna.
Avvertenze
I contenuti informativi presenti in queste pagine non forniscono indicazioni sulla sicurezza dei luoghi descritti o, in generale, sulla loro accessibilità in condizioni di sicurezza. I geositi hanno valore geoscientifico e/o paesaggistico e sono spesso accessibili solo da una utenza esperta, adeguatamente attrezzata. La visita a questi luoghi deve avvenire rivolgendosi a guide escursionistiche abilitate e si consiglia pertanto di informarsi puntualmente prima di accedervi, consapevoli dei rischi cui ci si espone.
I geositi carsici, che si sviluppano in valli cieche, doline, inghiottitoi, grotte, forre ecc., per una visita richiedono ulteriori competenze specifiche, attrezzature adeguate e la presenza di Speleologi esperti. Gran parte di questi ambienti si trova all'interno di Parchi, Riserve naturali e Aree protette e quindi l'accesso è sottoposto a regolamentazione specifica. Le visite, limitate comunque a poche cavità adeguatamente attrezzate, possono essere svolte accompagnati da Guide Speleologiche riconosciute dai Parchi. Per visite che abbiano uno scopo di ricerca e studio ci si può avvalere degli Speleologi dei Gruppi affiliati alla Federazione Speleologica Regionale dell'Emilia-Romagna (www.fsrer.it).
La Regione si solleva al proposito da qualunque responsabilità.