Esteso affioramento di argille fossilifere del Pliocene inferiore lungo la sponda destra del torrente Lavino, comprendente un'area di ex cava. Verso l'alto si osserva il passaggio stratigrafico alle Sabbie Gialle.
L'affioramento nell'area di ex cava - Foto Archivio Servizio Geologico
L'affioramento nell'area di ex cava - Foto Archivio Servizio Geologico
Geografia
Superficie totale: 14.48 ettari.
Quota altimetrica minima 86.7m. s.l.m., quota altimetrica massima 174.5m. s.l.m.
Perimetro geosito e Carta geologica
Descrizione
Lungo la sponda destra del T. Lavino, poco a monte dell'abitato di Zola Predosa, dal greto del torrente si alza un ripido pendio con diverse scarpate, nelle quali affiorano le argille del Pliocene inferiore, medio e superiore (Argille Azzurre). La vegetazione riveste in massima parte il versante, ricolonizzato recentemente. Alla base del pendio, tra 64 e 100 m di quota circa, si trova un'area di ex cava, con scarpate che permettono l'osservazione diretta della roccia, nella quale si rinvengono numerosi fossili riferiti al Pliocene inferiore (tra cui il fossile guida Murex spinicosta).
Lungo le scarpate che segnano la sommità della parete si osserva il passaggio stratigrafico alle Sabbie di Imola del quaternario marino. Oltre il crinale, verso ovest, si estende un interessante ripiano orografico (Azienda Agricola Terre Rosse).
"Guida alla geologia del margine appenninico-padano." - AA. VV. G. CREMONINI e F. RICCI LUCCHI (a cura di) [1982] Guida Geol. Reg. S.G.I., 86-91., Pitagora, Bologna.
Avvertenze
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