Rilievo dalla morfologia maestosa tra le valli dei torrenti Crostolo e Cesolla, formato dal Flysch di monte Cassio con strati a giacitura verticalizzata.Lungo il fondovalle Corstolo suggestiva sequenza di cornicioni sporgenti, chiamati Muri del Diavolo.
Monte Duro - Foto Archivio Servizio Geologico
Monte Duro - Foto Archivio Servizio Geologico
Monte Duro - Archivio fotografico Delfino Insolera, cortesia di Istituto per i beni artistici culturali e naturali E-R
Monte Duro - Archivio fotografico Delfino Insolera, cortesia di Istituto per i beni artistici culturali e naturali E-R
Geografia
Superficie totale: 374.37 ettari.
Quota altimetrica minima 277.3m. s.l.m., quota altimetrica massima 725.4m. s.l.m.
Perimetro geosito e Carta geologica
Descrizione
Rilievo dalla morfologia singolarmente maestosa, che si alza lungo tra le valli dei torrenti Crostolo e Cesolla, interamente formato dal Flysch di monte Cassio con strati a giacitura verticalizzata. La selezione erosiva ha creato una suggestiva sequenza di cornicioni sporgenti, chiamati Muri del Diavolo.
Il versante settentrionale si presenta densamente boscato e solcato da alcuni rii tra i quali quello centrale, il Fosso della Possessione, traccia la valle più esteso e profondo.
Il geosito è compreso all'interno di una più ampia area dichiarata (D.G.R. 258/2016) di notevole interesse pubblico paesaggistico ai sensi del Codice dei Beni culturali e del paesaggio (art.136 del Decreto Legislativo n. 42/2004).
Archivio documentale degli immobili e aree di notevole interesse pubblico (art. 136 del D.Lgs. n.42/2004) nel territorio reggiano.
Bibliografia
"Ipotesi sulla posizione paleogeografica delle «Liguridi Esterne» cretacico-eoceniche nell'Appennino settentrionale." - ZANZUCCHI G. [1988] Atti Tic. Sc. Terra. 31: 327-339.
Avvertenze
I contenuti informativi presenti in queste pagine non forniscono indicazioni sulla sicurezza dei luoghi descritti o, in generale, sulla loro accessibilità in condizioni di sicurezza. I geositi hanno valore geoscientifico e/o paesaggistico e sono spesso accessibili solo da una utenza esperta, adeguatamente attrezzata. La visita a questi luoghi deve avvenire rivolgendosi a guide escursionistiche abilitate e si consiglia pertanto di informarsi puntualmente prima di accedervi, consapevoli dei rischi cui ci si espone.
I geositi carsici, che si sviluppano in valli cieche, doline, inghiottitoi, grotte, forre ecc., per una visita richiedono ulteriori competenze specifiche, attrezzature adeguate e la presenza di Speleologi esperti. Gran parte di questi ambienti si trova all'interno di Parchi, Riserve naturali e Aree protette e quindi l'accesso è sottoposto a regolamentazione specifica. Le visite, limitate comunque a poche cavità adeguatamente attrezzate, possono essere svolte accompagnati da Guide Speleologiche riconosciute dai Parchi. Per visite che abbiano uno scopo di ricerca e studio ci si può avvalere degli Speleologi dei Gruppi affiliati alla Federazione Speleologica Regionale dell'Emilia-Romagna (www.fsrer.it).
La Regione si solleva al proposito da qualunque responsabilità.