Geologia, sismica e suoli

Pietracuta

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Geosito di rilevanza regionale

Rilievo dalla spiccata forma piramidale a formare quasi una guglia rocciosa, che si eleva dal fondovalle Marecchia, formato da arenarie tortoniane riferite alla Formazione di Acquaviva, in appoggio stratigrafico sulle sottostanti cacareniti della Formazione di San Marino.

Punto di interesse 6 della "Carta degli itinerari geologico ambientali nella Val Marecchia"

Pietracuta - Foto Archivio Servizio Geologico
Pietracuta - Foto Archivio Servizio Geologico
Pietracuta - Foto Archivio Servizio Geologico
Geografia
  • Superficie totale: 39.72 ettari.
Perimetro geosito e Carta geologica
Perimetro geosito e Carta geologica
Descrizione

Rilievo dalla spiccata forma piramidale, quasi una guglia rocciosa, che si eleva dal fondovalle Marecchia, formato da arenarie tortoniane riferite alla F. di Acquaviva, in appoggio stratigrafico sulle sottostanti cacareniti della F. di San Marino. La base di questa successione appoggia sulle Argille Varicolori. Questa rupe è un esempio significativo del paesaggio della val Marecchia, dove i contrasti di erodibilità tra le unità argillose liguri e le soprastanti unità epiliguri, più competenti, danno origine a rilievi isolati delimitati spesso da scarpate sub verticali. Queste rupi si elevano quindi cono notevole energia sui circostanti versanti a debole acclività, segnati da calanchi e frane.

La Formazione di Acquaviva è stata descritta per la prima volta da RUGGIERI (1970) e corrisponde ai "conglomerati, molasse ed argille ad Ancilla glandiformis e Cardita jouanneti" sempre definiti da RUGGIERI (1958) ed alla parte bassa della sequenza T2 di RICCI LUCCHI (1986). E' costituita in prevalenza da arenarie grossolane, con ciottoli sparsi, in strati irregolari, generalmente massivi e spessi ed in banchi, lateralmente discontinui. Subordinati sono i livelli conglomeratici generalmente lenticolari; laddove essi assumono una potenza rilevante, come alla base della formazione, sono stati cartografati come litofacies conglomeratica. Le arenarie sono grigio-giallastre, talora con strutture sedimentarie, quali laminazione incrociata e piano-parallela, e strutture da fuga di fluidi. Sono inoltre generalmente piuttosto bioturbate e con abbondanti resti fossili, sia sotto forma di livelli costituiti esclusivamente da frammenti di gusci di molluschi, che di frammenti sparsi nelle arenarie. Sono inoltre diffusi frustoli carboniosi, più frequenti nella parte basale della formazione in cui sono segnalate anche lenti di lignite sfruttate in passato (RUGGIERI, 1954). Le strutture sedimentarie riconosciute nella formazione sono indicative di ambiente marino prossimale, in particolare di apparati deltizio-marini.

Alla base della rupe di Pietracuta questa formazione poggia in discordanza stratigrafica sulle formazioni di San Marino e Monte Fumaiolo, mentre verso monte è tettonicamente a diretto contatto con le Argille Varicolori. Sulla rupe, a margine dell'affioramento roccioso detta anticamente pietra aguzza o Pietragudola), sorgeva il Castello di Pietracuta, risalente al X secolo, di cui rimangono alcune testimonianze architettoniche e i ruderi della fortificazione. La funzione di questa fortificazione era di avvistamento sull'intero tratto della bassa valle del Marecchia, in vista delle torre di Saiano.

Il geosito è compreso all'interno di una area dichiarata (D.G.R. 258/2016) di notevole interesse pubblico paesaggistico ai sensi del Codice dei Beni culturali e del paesaggio (art.136 del Decreto Legislativo n. 42/2004).
Altre informazioni sul geosito
Interessi geoscientifici: Geomorfologico - Stratigrafico;
Geotipi presenti: Rupe - Passaggio stratigrafico - Rilievo piramidale;
Interessi contestuali: Storico - Paesaggistico;
Valenze: Divulgativo - Escursionistico - Geoturistico;
Tutela: superflua;
Accessibilità: facile;
Mappa di inquadramento e rete escursionistica regionale
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Opportunità di fruizione

Il sito propone un percorso attraverso l'intera vallata del Marecchia, alla scoperta dei suoi tesori geologici. Le bellezze geologico ambientali sono illustrate grazie a 20 punti di interesse, dalla foce alla sorgente del Fiume Marecchia.

Per maggiori informazioni visita il portale della Regione Emilia-Romagna: Itinerari geologico ambientali nella valle del Marecchia.

Geositi vicini
Bibliografia
"Guida all'escursione nelle valli del Marecchia e del Savio, 6 ottobre 1999" - ROVERI M., ARGNANI A., LUCENTE C.C., MANZI V., RICCI LUCCHI F. [1999] Gruppo informale di Sedimentolgia, 1999 - Guida all'escursione.
"Geologia dell'Appennino marchigiano-romagnolo tra le valli del Savio e del Foglia" - CONTI S. [1989] Boll. Soc. Geol. It, 108, pp.453-489.
"Ricerche sedimentologiche sui lembi alloctoni della Val Marecchia (Miocene inferiore e medio)." - RICCI LUCCHI F. [1964] G. Geol., 32: 545-650, Bologna.
Avvertenze

I contenuti informativi presenti in queste pagine non forniscono indicazioni sulla sicurezza dei luoghi descritti o, in generale, sulla loro accessibilità in condizioni di sicurezza. I geositi hanno valore geoscientifico e/o paesaggistico e sono spesso accessibili solo da una utenza esperta, adeguatamente attrezzata. La visita a questi luoghi deve avvenire rivolgendosi a guide escursionistiche abilitate e si consiglia pertanto di informarsi puntualmente prima di accedervi, consapevoli dei rischi cui ci si espone.

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