Geologia, sismica e suoli

Confluenza Dolo Dragone

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Geosito di rilevanza locale

Parte basale della Formazione di M. Venere, di età cretacea superiore, affiorante in successione rovesciata. Caratteristica successione torbiditica con ripetizione ritmica di diversi strati torbiditici: arenacei silicoclastici, carbonatici e misti.

Geografia
  • Superficie totale: 24.72 ettari.
Perimetro geosito e Carta geologica
Perimetro geosito e Carta geologica
Descrizione

E' uno dei più significativi affioramenti della Formazione di Monte Venere del Modenese, per la possibilità di osservare, misurare e campionare un gran numero di strati di differente tipologia. Si tratta di un affioramento di lunghezza ettometrica di rocce sedimentarie stratificate arenitiche, carbonatiche e pelitiche.

La Formazione di M. Venere affiorante lungo l'alveo del torrente Dolo, a valle della confluenza con il torrente Dragone, è riconducibile genericamente alla parte basale della successione. La Formazione di M. Venere, di età cretacea superiore, appartiene ai Flysch a Elmintoidi del Dominio ligure; la successione è di tipo torbiditico di piana di bacino, deposta in un bacino profondo al di sotto del limite di compensazione dei carbonati. La composizione è mista carbonatico-silicoclastica; la stratificazione è piano-parallela. La successione è rovesciata ed immerge verso NE con un angolo di circa 50°. La formazione (rovesciata nell'affioramento descritto) è caratterizzata dalla ripetizione ritmica di diversi tipi di strati torbiditici: arenacei silicoclastici, carbonatici e misti. Agli strati torbiditici sono intercalati sottili strati di peliti scure prive di carbonato di calcio ("emipelagiti"). Gli strati arenacei silicoclastici hanno spessori centimetrici - decimetrici e solo raramente superano il metro. Sono costituiti da una porzione basale arenitica, a granulometria da media a fine, e da un sovrastante intervallo pelitico, di colore scuro e con quantità discrete di carbonato di calcio. Gli strati corrispondono a "sequenze di Bouma" generalmente incomplete di tipo "Tc/e" e "Tb-c/e". L'intervallo gradato è presente solo in rari casi. Le ripetizioni di alcuni intervalli tipo Tb-c/b-c/e sono frequenti. Gli strati carbonatici sono costituiti da calcilutiti e marne di colore chiaro, sono privi di strutture e presentano spessori da decimetrico a metrico; sfumano al tetto in un sottile intervallo pelitico centimetrico. Gli strati misti sono predominanti nella successione considerata e sono costituiti da un intervallo basale arenitico che passa verso l'alto ad un potente intervallo carbonatico marnoso. Lo spessore è metrico. La successione risulta costituita da due diversi tipi di materiale con provenienze distinte. Aree sorgenti intrabacinali (piattaforme e/o alti pelagici) hanno fornito i fanghi biogenici che costituiscono gli strati carbonatici. Gli strati arenitici, a composizione nettamente arcosica, sono invece riconducibili a sorgenti terrigene. I "Nannofossili" presenti nella Formazione di Monte Venere affiorante in questa località permettono una attribuzione al Campaniano superiore.

Il geosito è compreso all'interno di una più ampia area dichiarata (D.G.R. 258/2016) di notevole interesse pubblico paesaggistico ai sensi del Codice dei Beni culturali e del paesaggio (art.136 del Decreto Legislativo n. 42/2004).
Altre informazioni sul geosito
Tutela: superflua;
Accessibilità: facile;
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