Affioramento lungo la scarpata stradale nel primo tratto della via che da San Godenzo conduce a Castagneto, nel quale si osservano strati rovesciati riferiti al membro di Biserno della Formazione Marnoso-Arenacea, di età Burdigaliana superiore, verosimilmente corrispondenti alla base della Formazione Marnoso Arenacea, a contatto con un piccolo lembo di Marne dello Schlier.
Il passaggio stratigrafico fra lo Schlier e la Marnoso Arenacea - Foto Archivio Servizio Geologico
Il passaggio stratigrafico fra lo Schlier e la Marnoso Arenacea - Foto Archivio Servizio Geologico
Geografia
Superficie totale: 3.45 ettari.
Perimetro geosito e Carta geologica
Descrizione
Affioramento lungo la scarpata della strada che da San Godenzo conduce alla frazione di Castagneto, dove sono messi in luce potenti strati di marne aventi giacitura subverticale datati al Burdigaliano superiore (18.5 milioni di anni fa) che è stato riferito alle marne dello Schlier, con il passaggio alla base stratigrafica della Formazione Marnoso-Arenacea. L'importanza scientifica del sito si deve al fatto che rappresenta l'unico affioramento nell'Appennino tosco-romagnolo di questo importante passaggio stratigrafico, noto principalmente in val Tiberina, Umbria e Marche. L'affioramento espone una successione verticalizzata, in molti tratti rovesciata, di strati torbiditici tettonizzati riferiti al Membro di Biserno della Formazione Marnoso Arenacea. La strada interseca anche il thrust che sovrappone l'Unità di Castel Guerrino alla Marnoso Arenacea. Sono ben visibili controimpronte di fondo alla base di alcuni strati rovesciati.
I contenuti informativi presenti in queste pagine non forniscono indicazioni sulla sicurezza dei luoghi descritti o, in generale, sulla loro accessibilità in condizioni di sicurezza. I geositi hanno valore geoscientifico e/o paesaggistico e sono spesso accessibili solo da una utenza esperta, adeguatamente attrezzata. La visita a questi luoghi deve avvenire rivolgendosi a guide escursionistiche abilitate e si consiglia pertanto di informarsi puntualmente prima di accedervi, consapevoli dei rischi cui ci si espone.
I geositi carsici, che si sviluppano in valli cieche, doline, inghiottitoi, grotte, forre ecc., per una visita richiedono ulteriori competenze specifiche, attrezzature adeguate e la presenza di Speleologi esperti. Gran parte di questi ambienti si trova all'interno di Parchi, Riserve naturali e Aree protette e quindi l'accesso è sottoposto a regolamentazione specifica. Le visite, limitate comunque a poche cavità adeguatamente attrezzate, possono essere svolte accompagnati da Guide Speleologiche riconosciute dai Parchi. Per visite che abbiano uno scopo di ricerca e studio ci si può avvalere degli Speleologi dei Gruppi affiliati alla Federazione Speleologica Regionale dell'Emilia-Romagna (www.fsrer.it).
La Regione si solleva al proposito da qualunque responsabilità.