Calanchi del rio i RiiGeosito di rilevanza localeEstesi bacini del Rio dei Rii e Rio Lezza, caratterizzati da forme erosive particolarmente belle, dove si è creata un'area isolata, particolarmente aspra e selvaggia. Vi affiorano le argille plioceniche, tra cui si rinvengono abbondanti resti fossili.
Geografia
Perimetro geosito e Carta geologica
Descrizione
La testata valliva del torrente Landa è caratterizzata da bacini calanchivi incisi nelle argille del Pliocene medio-superiore, sviluppandosi di conseguenza con un reticolo fortemente dentritico; in sinistra comprende il bacino calanchivo del rio Pozzano. Verso sud prosegue l'affioramento di questi litotipi e la loro morfologia calanchiva, nei bacino del Rio dei Rii, Rio Lea e Rio di Venerano, tributari in destra del torrente Samoggia. Lo spartiacque tra questi bacini corre in direzione sud-nord e presenta morfologie assai interessanti e caratteristiche. Questi bacini determinano un'area morfologicamente più isolata, particolarmente aspra e selvaggia, di cui è difficile cogliere le peculiarità geomorfologiche e paesaggistiche, che si possono apprezzare solo da alcuni punti lungo il crinale tra Samoggia e Landa o inoltrandosi per le cavedagne e i sentieri che portano, lungo i fondovalle, all'interno di questi bacini. Nelle argille il contenuto fossilifero è molto abbondante e ben conservato. Altre informazioni sul geosito
Interessi geoscientifici: Geomorfologico - Paleontologico;
Geotipi presenti: Molluschi bivalvi - Molluschi gasteropodi - Calanchi;
Interessi contestuali: Paesaggistico;
Valenze: Scientifico - Divulgativo;
Tutela: superflua;
Accessibilità: difficile;
Mappa di inquadramento e rete escursionistica regionale
Opportunità di fruizione
Il sito si può raggiungere percorrendo la Piccola Cassia
Geositi vicini
Link utili
Piccola Cassia (https://camminiemiliaromagna.it/it/piccola_cassia)
La Piccola Cassia è un'antica strada che risale alla fondazione delle colonie romane in Val Padana e che continuava, verso Nord, l'itinerario della più famosa Via Cassia, attraversando il territorio montano tra Modena e Bologna. L'itinerario è oggi un tragitto di circa 170 km che attraversa un paesaggio che va dalla fertile pianura centuriata alle colline dei calanchi e dei vigneti, per poi salire verso i fitti boschi montani e le grandi praterie del crinale appenninico.
Bibliografia
"L'evoluzione del paesaggio geologico nell'Appennino bolognese" - Ricci Lucchi F. [1983] Natura e Montagna, n. 4. Bologna.
"Geologia del settore bolognese" - Bongiorni D. [1962] Boll. Soc. Geol. It., vol. 81, pp. 80-113.
Avvertenze
I contenuti informativi presenti in queste pagine non forniscono indicazioni sulla sicurezza dei luoghi descritti o, in generale, sulla loro accessibilità in condizioni di sicurezza. I geositi hanno valore geoscientifico e/o paesaggistico e sono spesso accessibili solo da una utenza esperta, adeguatamente attrezzata. La visita a questi luoghi deve avvenire rivolgendosi a guide escursionistiche abilitate e si consiglia pertanto di informarsi puntualmente prima di accedervi, consapevoli dei rischi cui ci si espone. La Regione si solleva al proposito da qualunque responsabilità. |