Geologia, sismica e suoli

Bacini calanchivi di rio Vulpazza e rio Merdone

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Geosito di rilevanza locale

Bacini calanchivi in "Argille Scagliose" a contatto con arenarie plioceniche in giacitura verticalizzata. E' presente un piccolo accavallamento delle "Argille Scagliose" sulle argille del Pliocene.

Rio Vulpazza - Foto Archivio Servizio Geologico
Rio Vulpazza - Foto Archivio Servizio Geologico
Rio Vulpazza - Foto Archivio Servizio Geologico
Geografia
  • Superficie totale: 65.07 ettari.
  • Quota altimetrica minima 151m. s.l.m., quota altimetrica massima 311.3m. s.l.m.
Perimetro geosito e Carta geologica
Perimetro geosito e Carta geologica
Descrizione

La valle del rio Vulpazza è una incisione secondaria del bacino idrografico del rio d'Orzo, affluente di destra del fiume Panaro, mentre il rio Merdone è un piccolo affluente in destra Panaro. Le due vallecole sono caratterizzate da bacini calanchivi che coprono la quasi totalità del loro sviluppo, e sono a contatto tra loro tramite uno stretto spartiacque, a cavallo del quale corre il limite amministrativo delle province di Bologna e Modena. Vi affiora una interessante e complessa situazione strutturale che vede implicati i materiali argillosi delle liguridi, le arenarie e le argille plioceniche.

Il lato settentrionale del bacino del rio Vulpazza presenta una morfologia molto più accidentata e tormentata, con profonde incisioni calanchive separate da creste ripide e sottili.

La testata della valle è costituita da un crinale molto sottile (in alcuni casi largo non più di poche decine di centimetri) da cui si staccano versanti molto ripidi.

Nel settore meridionale della valle del rio Vulpazza è presente un significativo anfiteatro, presso la cavedagna che porta alla località Casa Bottazzone, dove si esprime la estrema complessità geologico-strutturale: le "Argille Scagliose" cretacee e quelle plioceniche sono a contatto tramite un accavallamento che porta le prime sulle seconde. In questo punto il bacino del rio Vulpazza si presenta in avanzata fase di ricolonizzazione vegetale, mentre solamente in corrispondenza dell'affioramento delle "Argille Scagliose" si osserva la presenza di piccole frane di tipo rotazionale con evoluzione in colata, che creano frequenti lacerazioni della cotica erbosa.

Altre informazioni sul geosito
Interessi geoscientifici: Strutturale - Geomorfologico;
Geotipi presenti: Accavallamento - Calanchi;
Interessi contestuali: Paesaggistico;
Valenze: Scientifico - Divulgativo;
Tutela: consigliablie;
Accessibilità: facile;
Mappa di inquadramento e rete escursionistica regionale
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Geositi vicini
Bibliografia
"Assetto tettonico della zona pedemontana tra Bazzano e Zola Predosa ? Appennino Bolognese" - Cazzoli M. A., Tabarroni P., Zanna A. [1988] Rend. Soc. Geol. It., 11, 321-324.
Avvertenze

I contenuti informativi presenti in queste pagine non forniscono indicazioni sulla sicurezza dei luoghi descritti o, in generale, sulla loro accessibilità in condizioni di sicurezza. I geositi hanno valore geoscientifico e/o paesaggistico e sono spesso accessibili solo da una utenza esperta, adeguatamente attrezzata. La visita a questi luoghi deve avvenire rivolgendosi a guide escursionistiche abilitate e si consiglia pertanto di informarsi puntualmente prima di accedervi, consapevoli dei rischi cui ci si espone.

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