Geologia, sismica e suoli

Cava di Rivarossa, nelle Quarziti della Rivaccia

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Castellonchio, Gli Orticini

Geosito di rilevanza locale

Cava attiva nelle Quarziti triassiche della Rivaccia, nella quale sono esposti in modo esemplare i caratteri di questi litotipi, prevalentemente formati da quarzoareniti di colore bianco giallo rosato.

Rivarossa - Foto Archivio Servizio Geologico
Rivarossa - Foto Archivio Servizio Geologico
Rivarossa - Foto Archivio Servizio Geologico
Geografia
  • Superficie totale: 10.64 ettari.
  • Quota altimetrica minima 871.4m. s.l.m., quota altimetrica massima 1044.8m. s.l.m.
Perimetro geosito e Carta geologica
Perimetro geosito e Carta geologica
Descrizione

Cava attiva nelle Quarziti triassiche della Rivaccia, nella quale sono esposti in modo esemplare i caratteri di questi litotipi, prevalentemente formati da quarzoareniti di colore bianco giallo rosato.

Le quarzoareniti (colore bianco rosato, grigio chiaro e verdino) si trovano imballate come grosse scaglie tettoniche all'interno delle "Evaporiti triassiche". La granulometria è medio-fine e la stratificazione, quando leggibile, è caratterizzata da spessori variabili da sottile a medio.

Questi litotipi affiorano estesamente tra i rii Barco e Canalaccio, dove sono sovrapposti tettonicamente alle argilliti del Complesso di Ponte Biola, con un contatto per sovrascorrimento esposto a tratti nella fascia di affioramenti a valle della cava. Per i contrasti di permeabilità delle litologie che coinvolge, questo sovrascorrimento è di grande importanza nella struttura idrogeologica del versante.

Sono presenti anche lembi di Calcare Cavernoso (localmente noti con il nome di carniole), che si presentano come brecce di elementi dolomitici e quarzitici, a cemento calcareo; la loro origine si deve a processi diagenetici e tettonici sui litotipi gessoso-dolomitici sopra descritti.

Queste unità affiorano a monte della cava e lungo le scarpate dei rii Canalaccio e Barco, dove si osservano sovrapposte direttamente, tramite contatti tettonici localmente mascherati dalla copertura detritica, al Complesso di Ponte Biola.

Per alcuni Autori, le fasi principali di messa in posto delle Evaporiti Triassiche lungo l'asse vallivo del Secchia, si devono a meccanismi di risalita verticale con sfondamento delle unità soprastanti per diapirismo e/o pseudodiapirismo, che avrebbero contribuito a causare le intensissime deformazioni interne di questa unità.

Altre informazioni sul geosito
Interessi geoscientifici: Petrografico - Strutturale - Geominerario;
Geotipi presenti: Accavallamento - Cava - Quarzite;
Valenze: Scientifico - Divulgativo;
Tutela: consigliablie;
Accessibilità: facile;
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Geositi vicini
Bibliografia
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"Petrographic, REE, fluid inclusion and stable isotope study of the magnesite from the Upper Triassic Burano Evaporites (Secchia Valley, northern Apennines): contributions from sedimentary, hydrothermal and metasomatic sources." - LUGLI S., MORTEANI G and BLAMART D. [2002] Mineralium Deposita, 37: 480-494. DOI 10.1007/s00126-001-0251-6. Pubblicato su Internet dal 13/2/2002.
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"Riflessioni sulle evaporiti triassiche dell'alta val Secchia (RE)." - Andreozzi M. et alii [1987] Mem.Soc.Geol.It., 39, 69-75.
"Sedimentologia e ricostruzioni paleogeografiche nel Trias superiore dell'Appennino centrosettentrionale," - Passeri L. [1976] Bol.Soc.Geol.It., 95, 601-618.
Avvertenze

I contenuti informativi presenti in queste pagine non forniscono indicazioni sulla sicurezza dei luoghi descritti o, in generale, sulla loro accessibilità in condizioni di sicurezza. I geositi hanno valore geoscientifico e/o paesaggistico e sono spesso accessibili solo da una utenza esperta, adeguatamente attrezzata. La visita a questi luoghi deve avvenire rivolgendosi a guide escursionistiche abilitate e si consiglia pertanto di informarsi puntualmente prima di accedervi, consapevoli dei rischi cui ci si espone.

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