Affioramenti della successione epiligure lungo la dorsale tra Castello di Carpineti - Monte San Vitale - Monte Valestra, evidenti i passaggi stratigrafici interni alla Formazione di Contignaco (Membro delle Arenarie di Carpineti). Lungo il crinale si aprono diverse grotticelle.
Il castello di Carpineti e il contrafforte roccioso sottostante lungo il quale affiorano le calcareniti della Formazione di Contignaco (membro di Carpineti); si nota, lungo gli strati, la presenza di concrezioni diagenetiche (cogoli) in risalto per erosione selettiva.
Il castello di Carpineti e il contrafforte roccioso sottostante lungo il quale affiorano le calcareniti della Formazione di Contignaco (membro di Carpineti); si nota, lungo gli strati, la presenza di concrezioni diagenetiche (cogoli) in risalto per erosione selettiva.
Affioramento con cogoli alla base della strada lastricata che conduce al castello.
Affioramento con cogoli alla base della strada lastricata che conduce al castello.
La dorsale di Carpineti verso le sommità di Monte San Vitale e Monte Valestra, vista dal castello.
La dorsale di Carpineti verso le sommità di Monte San Vitale e Monte Valestra, vista dal castello.
Carpineti - Foto Archivio Servizio Geologico
Carpineti - Foto Archivio Servizio Geologico
Carpineti - Foto Archivio Servizio Geologico
Carpineti - Foto Archivio Servizio Geologico
Geografia
Superficie totale: 74.53 ettari.
Quota altimetrica minima 616.7m. s.l.m., quota altimetrica massima 925.6m. s.l.m.
Perimetro geosito e Carta geologica
Descrizione
Affioramenti discontinui e spettacolari della successione epiligure, comprendenti le Marne di Antognola, la Formazione di Contignaco e quella di Pantano, lungo la dorsale che si sviluppa tra il Castello di Carpineti, il Monte San Vitale e il Monte Valestra. Nelle pareti rocciose sono evidenti alcuni passaggi stratigrafici, come quelli tra i membri in cui viene suddivisa la Formazione di Contignaco; di particolare interesse le arenarie del Membro di Carpineti, di cui questi affioramenti costituiscono l'area di riferimento. Si tratta di una successione di banchi torbiditici molto spessi, a granulometria grossolana, in cui si registra, dalla base al tetto, il passaggio da depositi non canalizzati a depositi canalizzati.
Lungo il crinale della dorsale, nelle calcareniti della Formazione di Pantano, Membro di Bismantova, si aprono numerose grotticelle, la cui genesi è legata alla presenza di una rete di fratture e mesofaglie e alla natura calcarea dei litotipi in affioramento.
Lungo la strada che conduce a Rola si osservano numerosi affioramenti nei quali è possibile seguire la successione stratigrafica della Formazione di Pantano, Membro di Bismantova.
Sito multiparte.
Il geosito è compreso all'interno di una più ampia area dichiarata (D.G.R. 258/2016) di notevole interesse pubblico paesaggistico ai sensi del Codice dei Beni culturali e del paesaggio (art.136 del Decreto Legislativo n. 42/2004).
Archivio documentale degli immobili e aree di notevole interesse pubblico (art. 136 del D.Lgs. n.42/2004) nel territorio reggiano.
Bibliografia
"Revisione litostratigrafica dell'unità Bismantova (Miocene epiligure, Appennino Settentrionale)" - Amorosi A., Colalongo M.L. & Vaiani S. [1996] Bollettino della Società Geologica Italiana, 115, 355-367.
"Le unità epiliguri mioceniche nel settore emiliano dell'Appennino Settentrionale. Biostratigrafia, stratigrafia sequenziale e implicazioni litostratigrafiche" - Amorosi A., Colalongo M.L. & Vaiani S. [1993] Paleopelagos, 3, 209-241
"Appennino Tosco Emiliano. Collana: Guide Geologiche Regionali, a cura della Società Geologica Italiana, coordinatore del volume Valerio Bortolotti." - AA. VV. [1992] BE-MA Editrice, Firenze.
"Viaggi nell'Appennino modenese e reggiano." - SPALLANZANI L. [1795] Boni ed., Ristampa anastatica, Bologna, 1985.
Avvertenze
I contenuti informativi presenti in queste pagine non forniscono indicazioni sulla sicurezza dei luoghi descritti o, in generale, sulla loro accessibilità in condizioni di sicurezza. I geositi hanno valore geoscientifico e/o paesaggistico e sono spesso accessibili solo da una utenza esperta, adeguatamente attrezzata. La visita a questi luoghi deve avvenire rivolgendosi a guide escursionistiche abilitate e si consiglia pertanto di informarsi puntualmente prima di accedervi, consapevoli dei rischi cui ci si espone.
I geositi carsici, che si sviluppano in valli cieche, doline, inghiottitoi, grotte, forre ecc., per una visita richiedono ulteriori competenze specifiche, attrezzature adeguate e la presenza di Speleologi esperti. Gran parte di questi ambienti si trova all'interno di Parchi, Riserve naturali e Aree protette e quindi l'accesso è sottoposto a regolamentazione specifica. Le visite, limitate comunque a poche cavità adeguatamente attrezzate, possono essere svolte accompagnati da Guide Speleologiche riconosciute dai Parchi. Per visite che abbiano uno scopo di ricerca e studio ci si può avvalere degli Speleologi dei Gruppi affiliati alla Federazione Speleologica Regionale dell'Emilia-Romagna (www.fsrer.it).
La Regione si solleva al proposito da qualunque responsabilità.