Tratto vallivo profondamente inciso nelle Arenarie di Monte Cervarola, dove l'erosione torrentizia ha creato una spettacolare gola segnata da versanti quasi verticali, strapiombanti e da diversi affioramenti rocciosi.
Geografia
Superficie totale: 29.48 ettari.
Quota altimetrica minima 764m. s.l.m., quota altimetrica massima 970.2m. s.l.m.
Perimetro geosito e Carta geologica
Descrizione
Tratto vallivo profondamente inciso nelle Arenarie di Monte Cervarola, dove l'erosione torrentizia ha creato una spettacolare gola segnata da versanti quasi verticali, strapiombanti, e da diversi affioramenti rocciosi che interrompono la copertura boschiva.
Molto interessante è l'escursione lungo il sentiero lastricato (residuo dell'antica frequentazione umana per lo sfruttamento del bosco) che da Cerreto dell'Alpi conduce agli strapiombi rocciosi.
Il nome locale, onomatopeico, di schiocchi dato a tutte le gole di questa parte dell'Appennino, si riferisce probabilmente al rumore dei massi che, rotolando sino a impattare sul greto, si staccano dalle ripidissime pareti.
I contenuti informativi presenti in queste pagine non forniscono indicazioni sulla sicurezza dei luoghi descritti o, in generale, sulla loro accessibilità in condizioni di sicurezza. I geositi hanno valore geoscientifico e/o paesaggistico e sono spesso accessibili solo da una utenza esperta, adeguatamente attrezzata. La visita a questi luoghi deve avvenire rivolgendosi a guide escursionistiche abilitate e si consiglia pertanto di informarsi puntualmente prima di accedervi, consapevoli dei rischi cui ci si espone.
I geositi carsici, che si sviluppano in valli cieche, doline, inghiottitoi, grotte, forre ecc., per una visita richiedono ulteriori competenze specifiche, attrezzature adeguate e la presenza di Speleologi esperti. Gran parte di questi ambienti si trova all'interno di Parchi, Riserve naturali e Aree protette e quindi l'accesso è sottoposto a regolamentazione specifica. Le visite, limitate comunque a poche cavità adeguatamente attrezzate, possono essere svolte accompagnati da Guide Speleologiche riconosciute dai Parchi. Per visite che abbiano uno scopo di ricerca e studio ci si può avvalere degli Speleologi dei Gruppi affiliati alla Federazione Speleologica Regionale dell'Emilia-Romagna (www.fsrer.it).
La Regione si solleva al proposito da qualunque responsabilità.