Bacino calanchivo profondamente inciso nelle Brecce di Canossa e nelle Argille Varicolori della Val Samoggia. Per l'elevata pendenza i versanti sono estesamente denudati dall'erosione e formano uno scenario particolarmente severo e suggestivo.
I calanchi del rio Calvane - Foto Archivio Servizio Geologico
I calanchi del rio Calvane - Foto Archivio Servizio Geologico
Calanchi del rio Calvane - Archivio fotografico Delfino Insolera, cortesia di Istituto per i beni artistici culturali e naturali E-R
Calanchi del rio Calvane - Archivio fotografico Delfino Insolera, cortesia di Istituto per i beni artistici culturali e naturali E-R
Geografia
Superficie totale: 22.17 ettari.
Quota altimetrica minima 117.3m. s.l.m., quota altimetrica massima 261m. s.l.m.
Perimetro geosito e Carta geologica
Descrizione
Il bacino calanchivo del rio Calvane, profondamente inciso nelle "Argille Scagliose" (Argille Varicolori della Val Samoggia), rende evidente l'eterogeneità di questo complesso roccioso, nel quale prevalgono argille grigio scure, con rare bande di argille rosso mattone e frammenti calcarei di colore bianco. A causa dell'elevata pendenza i versanti sono estesamente denudati dall'erosione e formano uno scenario particolarmente severo. Lungo le pendici calanchive è segnato il contatto tra le Brecce argillosse della Val Tiepido - Canossa e le Argille Varicolori della Val Samoggia.
Il Cammino di Sant'Antonio si sviluppa tra Veneto, Emilia Romagna e Toscana con un percorso che unisce importanti centri di spiritualità e di fede e luoghi meno conosciuti dove il Santo visse e professò la fede agli inizi del XII secolo. Il Cammino offre l'occasione di attraversare territori ricchi di una natura incontaminata con una prospettiva lenta sui paesaggi puntellati da eremi, antichi borghi, castelli fortificati, città d'arte che connotano gran parte dell'Emilia-Romagna.
Bibliografia
"Appennino Tosco Emiliano. Collana: Guide Geologiche Regionali, a cura della Società Geologica Italiana, coordinatore del volume Valerio Bortolotti." - AA. VV. [1992] BE-MA Editrice, Firenze.
Avvertenze
I contenuti informativi presenti in queste pagine non forniscono indicazioni sulla sicurezza dei luoghi descritti o, in generale, sulla loro accessibilità in condizioni di sicurezza. I geositi hanno valore geoscientifico e/o paesaggistico e sono spesso accessibili solo da una utenza esperta, adeguatamente attrezzata. La visita a questi luoghi deve avvenire rivolgendosi a guide escursionistiche abilitate e si consiglia pertanto di informarsi puntualmente prima di accedervi, consapevoli dei rischi cui ci si espone.
I geositi carsici, che si sviluppano in valli cieche, doline, inghiottitoi, grotte, forre ecc., per una visita richiedono ulteriori competenze specifiche, attrezzature adeguate e la presenza di Speleologi esperti. Gran parte di questi ambienti si trova all'interno di Parchi, Riserve naturali e Aree protette e quindi l'accesso è sottoposto a regolamentazione specifica. Le visite, limitate comunque a poche cavità adeguatamente attrezzate, possono essere svolte accompagnati da Guide Speleologiche riconosciute dai Parchi. Per visite che abbiano uno scopo di ricerca e studio ci si può avvalere degli Speleologi dei Gruppi affiliati alla Federazione Speleologica Regionale dell'Emilia-Romagna (www.fsrer.it).
La Regione si solleva al proposito da qualunque responsabilità.