Lungo il versante meridionale affiora una facies basale della Formazione di Pantano, formata da una alternanza di banchi calcarenitici e strati marnoso-siltosi bioturbati, correlabile a quella del Membro di Calvenzano e alle calcareniti di Monte Sole.
Geografia
Superficie totale: 19.74 ettari.
Quota altimetrica minima 355.2m. s.l.m., quota altimetrica massima 582.5m. s.l.m.
Perimetro geosito e Carta geologica
Descrizione
Lungo il versante meridionale di Monte Santa Barbara affiora il passaggio tra la parte basale della Formazione di Pantano e una facies correlata al Membro di Calvenzano, formata da una alternanza di banchi calcarenitici e strati marnoso-siltosi bioturbati, con un effetto ottico ben percepibile sopratutto per l'erosione selettiva.
Il sentiero che sale alla cima del monte si mantiene proprio al contatto tra la Formazione di Pantano indifferenziata sotto e quella stratificata sopra, gli strati rappresentano torbide o tempestiti, comunque flussi granulari.
I banchi sono spessi anche 1-2 metri, sono quasi degli strati guida che si possono seguire anche in altri affioramenti della zona.
"Revisione litostratigrafica dell'unità Bismantova (Miocene epiligure, Appennino Settentrionale)" - Amorosi A., Colalongo M.L. & Vaiani S. [1996] Bollettino della Società Geologica Italiana, 115, 355-367.
"Le unità epiliguri mioceniche nel settore emiliano dell'Appennino Settentrionale. Biostratigrafia, stratigrafia sequenziale e implicazioni litostratigrafiche" - Amorosi A., Colalongo M.L. & Vaiani S. [1993] Paleopelagos, 3, 209-241
Avvertenze
I contenuti informativi presenti in queste pagine non forniscono indicazioni sulla sicurezza dei luoghi descritti o, in generale, sulla loro accessibilità in condizioni di sicurezza. I geositi hanno valore geoscientifico e/o paesaggistico e sono spesso accessibili solo da una utenza esperta, adeguatamente attrezzata. La visita a questi luoghi deve avvenire rivolgendosi a guide escursionistiche abilitate e si consiglia pertanto di informarsi puntualmente prima di accedervi, consapevoli dei rischi cui ci si espone.
I geositi carsici, che si sviluppano in valli cieche, doline, inghiottitoi, grotte, forre ecc., per una visita richiedono ulteriori competenze specifiche, attrezzature adeguate e la presenza di Speleologi esperti. Gran parte di questi ambienti si trova all'interno di Parchi, Riserve naturali e Aree protette e quindi l'accesso è sottoposto a regolamentazione specifica. Le visite, limitate comunque a poche cavità adeguatamente attrezzate, possono essere svolte accompagnati da Guide Speleologiche riconosciute dai Parchi. Per visite che abbiano uno scopo di ricerca e studio ci si può avvalere degli Speleologi dei Gruppi affiliati alla Federazione Speleologica Regionale dell'Emilia-Romagna (www.fsrer.it).
La Regione si solleva al proposito da qualunque responsabilità.