Geologia, sismica e suoli

Boschi di Carrega

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Geosito di rilevanza regionale

Area molto estesa, tra il fiume Taro e il torrente Baganza, nella quale sono particolarmente sviluppati terrazzi fluviali antichissimi, modellatisi durante le grandi crisi glaciali del Pleistocene, rivestiti da suoli con elevato grado di alterazione.

Boschi di Carrega - Foto Archivio Servizio Geologico
Boschi di Carrega - Foto Archivio Servizio Geologico
Boschi di Carrega - Foto Archivio Servizio Geologico
Boschi di Carrega - Archivio fotografico Delfino Insolera, cortesia di Istituto per i beni artistici culturali e naturali E-R
Boschi di Carrega - Archivio fotografico Delfino Insolera, cortesia di Istituto per i beni artistici culturali e naturali E-R
Boschi di Carrega - Archivio fotografico Delfino Insolera, cortesia di Istituto per i beni artistici culturali e naturali E-R
Boschi di Carrega - Archivio fotografico Delfino Insolera, cortesia di Istituto per i beni artistici culturali e naturali E-R
Boschi di Carrega - Archivio fotografico Delfino Insolera, cortesia di Istituto per i beni artistici culturali e naturali E-R
Boschi di Carrega - Archivio fotografico Delfino Insolera, cortesia di Istituto per i beni artistici culturali e naturali E-R
Geografia
  • Superficie totale: 1212.88 ettari.
  • Quota altimetrica minima 109.4m. s.l.m., quota altimetrica massima 318.1m. s.l.m.
Perimetro geosito e Carta geologica
Perimetro geosito e Carta geologica
Descrizione

Area molto estesa tra il fiume Taro e il torrente Baganza, nella quale sono particolarmente sviluppati terrazzi fluviali antichissimi, modellatisi durante le grandi crisi glaciali del Pleistocene, morfologie tabulari estremamente chiare malgrado la densa copertura boschiva che riveste tutta la zona. Queste superfici sono rivestite da suoli con elevato grado di alterazione, talora fortemente arrossati (paleosuoli), che testimoniano una pedogenesi avvenuta durante le fasi interglaciali, quando i terreni erano sottoposti alle intense alterazioni conseguenti ai climi caldo umidi. I terrazzi sono delimitati da scarpate talora ripide, anch'esse in gran parte boscate. Presso il fondovalle Scodogna, lungo la sponda destra del torrente, si possono osservare le rocce sabbiose di colore giallo dorato, che rappresentano le unità geologiche sulle quali si appoggiano i terrazzi di Carrega.

Il geosito è compreso all'interno di una area dichiarata (D.G.R. 258/2016) di notevole interesse pubblico paesaggistico ai sensi del Codice dei Beni culturali e del paesaggio (art.136 del Decreto Legislativo n. 42/2004).
Altre informazioni sul geosito
Interessi geoscientifici: Geomorfologico - Pedologico;
Geotipi presenti: Terrazzo alluvionale - Paleosuolo;
Interessi contestuali: Paesaggistico - Botanico - Faunistico;
Valenze: Scientifico - Divulgativo - Escursionistico - Geoturistico;
Tutela: già in atto;
Accessibilità: facile;
Mappa di inquadramento e rete escursionistica regionale
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Opportunità di fruizione
Dal greto del Taro ai Boschi di Carrega Itinerario geologico ambientale nella pianura padana
Geositi vicini
Avvertenze

I contenuti informativi presenti in queste pagine non forniscono indicazioni sulla sicurezza dei luoghi descritti o, in generale, sulla loro accessibilità in condizioni di sicurezza. I geositi hanno valore geoscientifico e/o paesaggistico e sono spesso accessibili solo da una utenza esperta, adeguatamente attrezzata. La visita a questi luoghi deve avvenire rivolgendosi a guide escursionistiche abilitate e si consiglia pertanto di informarsi puntualmente prima di accedervi, consapevoli dei rischi cui ci si espone.

La Regione si solleva al proposito da qualunque responsabilità.

 
 
 
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