Dorsale che si eleva lungo il crinale tra il Torrente Baganza e il Fiume Parma, costituita da una successione di torbiditi paleoceniche-eoceniche riferite al Flysch di Monte Sporno, di cui gli affioramenti presenti costituiscono l'area di riferimento storica di questa unità geologica.
Geografia
Superficie totale: 137.02 ettari.
Quota altimetrica minima 623.9m. s.l.m., quota altimetrica massima 1054.8m. s.l.m.
Perimetro geosito e Carta geologica
Descrizione
Lungo il crinale tra il Torrente Baganza ed il Fiume Parma, si erge una dorsale costituita da una successione di torbiditi paleoceniche-eoceniche riferite al Flysch di Monte Sporno (in particolare al Membro di Armorano). Questi spettacolari affioramenti rappresentano l'area di riferimento storica di questa unità geologica.
Il Flysch di Monte Sporno è caratterizzato da una successione di strati torbiditici calcareo marnosi e arenaceo-argillosi, che si è sedimentata su fondali marini profondi durante le fasi finali di chiusura dell'Oceano Ligure, tra il Paleocene superiore e l'Eocene medio. A Monte Sporno in particolare affiora una successione riferita al membro di Amorano, formata da calcari marnosi e marne di colore grigio e grigio chiaro, in strati molto spessi e in banchi spessi fino a 5 m. Sono presenti strati argillosi grigio scuri e verdastri, arenarie grigie e calcari bianchi. Sono presenti sporadicamente, nella porzione superiore del membro, alcuni livelli marnosi a focature rosate o maculati in verde e rosa. Lo spessore affiorante di questo membro è stimabile in circa 1300 m.
Il geosito è compreso all'interno di una più ampia area dichiarata (D.G.R. 258/2016) di notevole interesse pubblico paesaggistico ai sensi del Codice dei Beni culturali e del paesaggio (art.136 del Decreto Legislativo n. 42/2004).
Gli strati calcarei presentano spesso una base biocalcarenitica di colore grigio-verde, talora biocalciruditica, con numerosi macroforaminiferi tra cui prevalgono nummuliti e orbitoididi, comune è anche la presenza di livelli o liste di selce bruna e una evidente laminazione sia piano-parallela che da ripples.
L?ambiente di deposizione doveva essere un bacino profondo a sedimentazione torbiditica prevalente sulla normale sedimentazione emipelagica.
Per raggiungere il geosito da Parma dirigersi verso sud lungo la SP665; superato Langhirano si svolta a destra in direzione di Riano, che si trova alle pendici di Monte Sporno. E' presente un parcheggio. Il sito ha visibilità anche paesaggistica.
Archivio documentale degli immobili e aree di notevole interesse pubblico (art. 136 del D.Lgs. n.42/2004) nel territorio parmense.
Bibliografia
"I lineamenti geologici dell'Appennino parmense. Note illustrative alla carta e sezioni geologiche della provincia di Parma e zone limitrofe (1:100.000)." - Zanzucchi G. [1980] Volume dedicato a Sergio Venzo, Grafiche Step - Parma.
"L'Eocene nella vallata del Parma." - Anelli M. [1908] Boll. Soc. Geol. It., 27: 124-158, 5 tavv., Roma.
Avvertenze
I contenuti informativi presenti in queste pagine non forniscono indicazioni sulla sicurezza dei luoghi descritti o, in generale, sulla loro accessibilità in condizioni di sicurezza. I geositi hanno valore geoscientifico e/o paesaggistico e sono spesso accessibili solo da una utenza esperta, adeguatamente attrezzata. La visita a questi luoghi deve avvenire rivolgendosi a guide escursionistiche abilitate e si consiglia pertanto di informarsi puntualmente prima di accedervi, consapevoli dei rischi cui ci si espone.
I geositi carsici, che si sviluppano in valli cieche, doline, inghiottitoi, grotte, forre ecc., per una visita richiedono ulteriori competenze specifiche, attrezzature adeguate e la presenza di Speleologi esperti. Gran parte di questi ambienti si trova all'interno di Parchi, Riserve naturali e Aree protette e quindi l'accesso è sottoposto a regolamentazione specifica. Le visite, limitate comunque a poche cavità adeguatamente attrezzate, possono essere svolte accompagnati da Guide Speleologiche riconosciute dai Parchi. Per visite che abbiano uno scopo di ricerca e studio ci si può avvalere degli Speleologi dei Gruppi affiliati alla Federazione Speleologica Regionale dell'Emilia-Romagna (www.fsrer.it).
La Regione si solleva al proposito da qualunque responsabilità.