Ofiolite serpentinitica che spicca lungo il crinale tra le alte valli di Parma e Baganza, dal tipico colore verde-azzurro. Ai suoi piedi si osservano agevolmente, tipiche brecce ofiolitifere riferiti al Complesso di Casanova.
Monte Sillara
Monte Sillara
Dettaglio delle brecce
Dettaglio delle brecce
Geografia
Superficie totale: 13.19 ettari.
Quota altimetrica minima 1198.6m. s.l.m., quota altimetrica massima 1278.3m. s.l.m.
Perimetro geosito e Carta geologica
Descrizione
Il Monte Sillara è una ofiolite che spicca lungo il crinale tra le alte valli di Parma e Baganza, verde azzurra per le serpentiniti che ne formano la parte sommitale. Ai suoi piedi si osservano, a pochi passi dalla strada, tipiche brecce ofiolitifere riferite al Complesso di Casanova. Si tratta di una mescolanza di litotipi vari, immersi in una matrice pelitica (CCVb).
Tra gli elementi che compongono le brecce sono compresi frammenti calcarei che si presentano "inguainati" da un guscio calcitico che, una volta che l'interno viene eroso, resta vuoto ed assume l'aspetto di un piccolo geode.
Questa struttura diagenetica si osserva con una frequenza tale che ampie porzioni delle brecce si presentano "a pelle di leopardo" per la diffusione di questi geodi; spesso contengono un nucleo composto da calcari verdi.
I contenuti informativi presenti in queste pagine non forniscono indicazioni sulla sicurezza dei luoghi descritti o, in generale, sulla loro accessibilità in condizioni di sicurezza. I geositi hanno valore geoscientifico e/o paesaggistico e sono spesso accessibili solo da una utenza esperta, adeguatamente attrezzata. La visita a questi luoghi deve avvenire rivolgendosi a guide escursionistiche abilitate e si consiglia pertanto di informarsi puntualmente prima di accedervi, consapevoli dei rischi cui ci si espone.
I geositi carsici, che si sviluppano in valli cieche, doline, inghiottitoi, grotte, forre ecc., per una visita richiedono ulteriori competenze specifiche, attrezzature adeguate e la presenza di Speleologi esperti. Gran parte di questi ambienti si trova all'interno di Parchi, Riserve naturali e Aree protette e quindi l'accesso è sottoposto a regolamentazione specifica. Le visite, limitate comunque a poche cavità adeguatamente attrezzate, possono essere svolte accompagnati da Guide Speleologiche riconosciute dai Parchi. Per visite che abbiano uno scopo di ricerca e studio ci si può avvalere degli Speleologi dei Gruppi affiliati alla Federazione Speleologica Regionale dell'Emilia-Romagna (www.fsrer.it).
La Regione si solleva al proposito da qualunque responsabilità.