Geologia, sismica e suoli

Monte Falò

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Dogana Vecchia

Geosito di rilevanza locale

Bacini calanchivi lungo lo spartiacque tra i torrenti Samoggia e Ghiaietta, incisi nell Argille Scagliose, dove sono noti ritrovamenti storici di cera fossile, o ozocherite, e di idrocarburi, alla cui presenza si deve il toponimo Monte Falò.

Monte Falò
Monte Falò
Monte Falò
Geografia
  • Superficie totale: 54.66 ettari.
  • Quota altimetrica minima 365.5m. s.l.m., quota altimetrica massima 573.6m. s.l.m.
Perimetro geosito e Carta geologica
Perimetro geosito e Carta geologica
Descrizione

"... La Hatchettina, o cera fossile, paraffina minerale, Ozocherite pura, si trova, sebbene in piccole quantità, in zone superficiali di affioramento fra le marne e i blocchi di calcare alberese del M. Falò, sopra Savigno, alta Samoggia. Vi è di singolare purezza, con struttura lamellare o laminosa, a grumi, a pellicole, a velature. E' bianca, traente al gialliccio; translucida, birifrangente, biasse, molle, fusibilissima. - Il petrolio che vi si accompagna ne tiene disciota una notevole quantità... La cera fossile di Savigno, var. di Ozocherite bianca, pura e cristallina, ossia l'Hatchettina propriamente detta, si raccoglie in grumi, in lamelle, in isquamme intersecate, in pellicole fra gli strati di marna argillosa, ovvero aderenti ai pezzi di calcare, ivi pure sollevati e sconvolti dalle argille scagliose... Vi si raccolse del petrolio; questo è fluorescente, di color giallo aranciato carico con riflessi verdi. Contiene disciolta molta Hatchettina; talmente che nelle giornate fredde, invernali, diviene viscoso, biancastro e quasi opaco. Si fecero ricerche per utilizzare questo giacimento; ma finora senza alcun notevole risultato.".

Sono le parole con cui il geologo ottocentesco Luigi Bombicci commentava la presenza al Monte Falò (un modesto rilievo che si eleva, poco a est di Castello Samoggia, dallo spartiacque che separa la valle del Samoggia dal quella del torrente Ghiaietta) di paraffina, una frazione idrocarburica solida ad alta stabilità chimica (paraffina significa "poco affine"), che fuoriusciva spontaneamente dal terreno assieme a petrolio.

Anche l'Abate Serafino Calandri nel 1783 annotava già che nel comune di Tiola "... eravi in passato una scaturigine, o pozzo, di Olio di sasso in una rupe tra S. Salvatore e il fosso di pradone...".

Al monte Falò i proprietari del fondo Ronchi, dove era localizzato il giacimento, ottennero nel 1876 il diritto minerario per l'estrazione di cera fossile e petrolio, ma i lavori non furono mai intrapresi.

Nel 1892 furono iniziate ricerche petrolifere sul versante ovest del Monte Falò, nei pressi della casetta detta Dogana. Fu scavato un pozzo di 15 metri e brevi tratti di gallerie e trincee che permisero di raccogliere un po' di paraffina e un po' di petrolio.

Il miraggio del petrolio continuò a produrre i suoi effetti e agli inizi del '900 fu scavato un pozzo esplorativo profondo 13 m che intersecò argille impregnate di petrolio, e venne anche operata una trivellazione che raggiunse la profondità di 475 m e che incontrò prevalentemente sacche metanifere e "odore di benzina".

Dalla fine del''800 lungo la valle del Samoggia furono diversi i siti interessati da indagini petrolifere. Le prospezioni erano principalmente rivolte alla ricerca di gas e la località che diede maggiori risultati era alla testata del rio Santa Croce, presso la località Pavoloni (oggi Paoloni), dove per un certo periodo di tempo si ricavarono un migliaio di mc di gas al giorno. Le sacche metanifere della val Samoggia però si esaurivano velocemente, e gli ultimi impianti di estrazione vennero distrutti, a Pavoloni, nel 1944 dalle truppe tedesche.

Altre informazioni sul geosito
Interessi geoscientifici: Mineralogico - Geomorfologico - Geostorico - Geominerario;
Geotipi presenti: Idrocarburi - Pozzo petrolifero - Calanchi - Ozocherite;
Interessi contestuali: Paesaggistico;
Valenze: Scientifico - Divulgativo - Escursionistico [Sentiero CAI lungo il crinale];
Tutela: superflua;
Accessibilità: facile;
Mappa di inquadramento e rete escursionistica regionale
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Geositi vicini
Bibliografia
"L'Appennino Bolognese" - Bombicci L. [1881] Club Alpino Italiano, Sezione di Bologna, Tipografia Fava e Garagnani, Bologna.
"Mineralogia Bolognese" - Bombicci L. [1873] Ristampato ATESA ED. 1976.
"Dizionario corografico, georgico, orittologico e storico dell'Italia, 1781-1785," - Calindri S. [1785] ristampa anastatica Forni, Bologna, 1978.
Avvertenze

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