Attigua alla Grotta del Farneto, era la cosiddetta “Grotticella preistorica” o “Sottoroccia”, fino agli anni’60 costituito da un unico vano ipogeo. Dopo la sua distruzione da parte della Cava Calgesso, restò visibile unicamente l’interstrato a mammelloni sottostante, che marcava ,a destra, l’intera pendice del fronte di cava, seguendone l’accentuata inclinazione.
La “Grotticella”, situata poco al di sotto del limitare del rilievo gessoso, od una cavità soprastante, anch’essa coincidente con l’interstrato a mammelloni e demolita dall’arretramento del versante, veniva utilizzata per le inumazioni. L’infiltrazione delle acque meteoriche nell’interstrato ha poi mobilizzato i resti umani lungo la frattura, inglobandoli nelle marne e nell’alabastro calcareo. Lo sviluppo della cavità, rilevata dal GSE nel 1962, era di 12 m.