Scoperta dal GSE nel ’60, questa cavità si apre alla base di una piccola depressione, sul versante Nord della Dolina dell’Inferno, ai lembi estremi dell’affioramento gessoso. Il rilievo illustra un inghiottitoio con due vicini ingressi che introducono a brevi prosecuzioni indipendenti, alla base di una piccola depressione.
Nel 1980 risulta occlusa da massi ed è fra l’89 ed il ’90 che si sviluppa la prima fase dell’esplorazione del GSB-USB, con la disostruzione della diaclasi e l’accesso ad uno stretto meandro. Superati due salti, arricchiti da colate calcitiche, dopo reiterati interventi di disostruzione nelle sezioni più ristrette dei condotti, si perviene al fondo, a -27m.
La Casupola, che non dà segni di circolazione idrica, ha a quel punto uno sviluppo di 82m.
Nel 2017, nell’ambito della campagna di ricerche in atto nella Dolina dell’Inferno, il GSB-USB riesce a superare la strettoia di fondo e a raggiungere ambienti interessati da tratti sifonanti ed estese deposizioni solfifere, nonché un ampio collettore che, con ogni probabilità, alimenta, a valle, il Sistema Cioni-Ferro di Cavallo. Le ultime esplorazioni hanno portato ad uno sviluppo di 152 m ed una profondità di -29m.