Catasto delle cavità naturali
dell'Emilia-Romagna

Nel 1966 il GSB si introdusse in una angusta cavità discendente che - dalla forma di uno dei pozzetti - venne denominata “Grotta Ferro di Cavallo” e che, con uno sviluppo di 45 m, raggiungeva una pronfondità di -17 m. Nel 1994 il Gruppo vi riavviò una nuova campagna di disostruzioni, che rese possibile, attraverso un accidentato percorso che si snoda fra strettoie ed ampi vani concrezionati, raggiungere un torrente a -42 m e risalire quella che venne riconosciuta come la Grotta S. Cioni (ER BO 8). Il suo punto di accesso era stato investito da una frana nel 1956, immediatamente dopo la sua scoperta ed il rilievo eseguiti dal GG F.Orsoni. Lo sviluppo complessivo della cavità salì a 310 m. Nel suo punto più elevato, verso la superficie, una volta costituita da massi sbarrava l’accesso all’ingresso storico, individuato e riaperto nel corso delle indagini avviate nel 2016. L’anno seguente, le disostruzioni condotte nella Grotta della Casupola (ER BO 63), sul versante Nord della Dolina dell’Inferno, hanno consentito di raggiungere un collettore che probabilmente costituisce il tronco a monte del ramo attivo del Sistema Grotta Ferro di Cavallo - Grotta S.Cioni. Le esplorazioni attualmente (luglio 2017) sono in corso. Gli ingressi della ER BO 428 e della ER BO 8 sono stati protetti nel 2017.