Catasto delle cavità naturali
dell'Emilia-Romagna

Nuova cavità, ubicata sul versante esterno della Dolina dell’Inferno prospiciente il Torrente Zena.
Il pozzo era costituito inizialmente solo da un coronamento di candele che fuoriusciva dal suolo marnoso e dalla fitta vegetazione per 50 cm. La sua disostruzione è stata ritenuta interessante in quanto tale depressione si trova esattamente sulla direttrice Grotta Coralupo – Grotta C. Pelagalli. Le operazioni di escavazione sono state condotte dal GSB-USB nel mese di febbraio-marzo 2019 ed hanno portano alla luce un pozzo carsico del diametro di circa 1,60 m, profondo 4, che alla base incontra nuovamente il gesso e si insinua con una fessura ben presto impraticabile all’interno di un esiguo interstrato, alto 20 cm.
Il Pozzo delle Ossa rappresenta un eccellente esempio di cavità carsica nei gessi a sviluppo verticale, circondata da un corteo di candele e, in profondità, da più fini trame erose. Essendo ubicato a pochi passi dal sentiero che dal Farneto sale verso la Dolina dell’Inferno, è stato segnalato al Parco per il suo elevato valore didattico, al fine di offrirlo all’attenzione dei visitatori mediante una brevissima deviazione del sentiero ed opportuni cartelli esplicativi.
Al presente l’imboccatura del pozzo è stata circondata da una staccionata di tronchi, per evitare il pericolo di cadute a persone e animali.