Da Riolo Terme si procede sulla strada provinciale SP306 in direzione Borgo Rivola, prima del ponte sul fiume Senio, si imbocca la strada sulla sinistra, via Rio Ferrato che dopo poco viene denominata via Monte Mauro proseguendo sino ad incontrare sulla destra una strada sterrata che porta all’abitazione di Ca’ Poggiolo.
Nei pressi dell’abitazione vi è un’ampia dolina, ponendo la casa alle proprie spalle, in direzione sud ovest, nel bosco, a quota 258 m si apre l’ingresso della cavità.
Su cartine IGM è segnato un sentiero, che di fatto è poco più di una traccia, che circumnaviga la dolina, l’ingresso è poco sopra di esso.
La grotta fu scoperta dal GSA di Ravenna durante una battuta effettuata nell’autunno del 2014.
L’ingresso, che è stato oggetto di disostruzione, si presenta come uno stretto pozzo a candela che immette su una spaccatura larga circa 4 m e profonda 8 m. Alla base uno scivolo di terra prosegue in direzione della dolina, nel soffitto è evidente un canale di volta, ma ben presto il passaggio è completamente occluso da terra secca e molto compatta. In direzione opposta, verso montagna, si scende ulteriormente nella spaccatura e si giunge in un ambiente dove è presente un bel esempio di soffitto con pendenti antigravitativi. Da qui è possibile proseguire ulteriormente sino ad una piccolissima stanzetta riccamente concrezionata, dove sono stati rinvenuti resti di ossa animale.
Impostata su direttrice SSW-NNE, a valle sembra dirigere verso il collettore Grotta Colombaia – Grotta Sempal e appare impostata sulla stessa faglia della Grotta di Ca’ Faggia. Per tale posizione e per i notevole segni di carsismo, la cavità è meritevole di attenzione, nonostante le vie siano completamente ostruite da riempimento.