Si tratta di una piccola grotta-relitto, situata poco più ad O e 5 m al di sotto del Buco di Cà Nila (ER BO 954).
Come altre piccole cavità presenti nel settore più elevato della rupe di Castel de’ Britti, risulta sezionata dall’arretramento del versante. L’ingresso è stretto ed in frana, alla base e in destra di un ampio sottoroccia che è sormontato da una parete sulla quale spicca un vistoso canale di volta.
Il breve cunicolo di accesso introduce ad un ampio ed alto vano, che si spinge verso E, interrotto da una frana che tuttavia lascia intravvedere la prosecuzione di un altro canale di volta.
Alla base della sala, in direzione SE, scende con brevi dislivelli un basso cunicolo, impostato su frattura e con chiari segni di scorrimento idrico, che rapidamente si conclude. Sul lato opposto del vano principale, si apre un’altra bassa ed ampia diramazione sottostante al crollo e, in parte, al vano stesso.
E’ possibile che la sala sia stata un tempo a diretto contatto con l’esterno o, certamente, di più agevole accesso e forse è stata utilizzata nell’ambito delle fortificazioni medioevali del Castello. Lungo tutta la pendice sulla quale si aprono gli ingressi dei Buchi di Cà Nila sono visibili porzioni residuali di manufatti (muretti, in genere), realizzati con ciottoli cementati.