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Catasto delle cavità naturali
dell'Emilia-Romagna

Introduzione

Il Catasto delle Cavità Naturali dell'Emilia Romagna raccoglie e conserva i dati di tutte le cavità naturali scoperte ed esplorate dai Gruppi Speleologici operanti sul territorio della regione. Per ogni cavità vengono raccolti il rilievo topografico con la planimetria e le sezioni, ed una scheda che riporta le informazioni legate alla sua localizzazione (coordinate geografiche, comune, località e quota), i dati speleometrici (sviluppo planimetrico, profondità), dati geologici, idrologici, archeologici ecc., la storia delle esplorazioni e una breve descrizione.

BO 3 - INGHIOTTITOIO DELL' ACQUAFREDDA

Verso l'ingresso

Verso l'ingresso

Sinonimo:
BUCA DELLA CROARA
Classificazione:
Massima importanza, di rilevanza generale
Comune:PIANORO (BO)
Località:CROARA
Aggiornamento dati:
2021-10-14
Descrizione:

L’Inghiottitoio dell’Acquafredda ha portate variabili in ingresso da 0,5 fino a qualche centinaio di litri/s e drena le acque della Valle cieca dell’Acquafredda, che dal Falgheto scende su terreni impermeabili fino ad incontrare i gessi che soggiacciono alle falesie dirupate di M. Croara e del Castello. Il torrente, che ha scavato sul fondo della Valle una serie di gallerie e caverne aperte in più punti alla luce, si inabissa dopo un centinaio di m, dando origine al Sistema Acquafredda-Spipola-Prete Santo, dello sviluppo di oltre 11 km.
Il fenomeno della scomparsa delle acque alla base della Valle cieca viene notato e correttamente interpretato da Serafino Calindri nel 1781 e nel 1903 descritto da Giorgio Trebbi e Olinto Marinelli, ma solo nel 1933 hanno inizio le esplorazioni sistematiche del GSB e nel 1956 quelle del GGF.Orsoni che rinviene il cunicolo di accesso alla prosecuzione verso valle del torrente Acquafredda, fino all’ampliamento della Sala dei Tre ed ai vasti ambienti che la sovrastano.
Nel 1958 G. Pasini e L. Zuffa, del GSB, riescono per la prima volta a percorrere il lungo tratto di torrente (700m) che collega l’Inghiottitoio alla Grotta della Spipola (ER BO 5). Nel 1988, attraverso una nuova diramazione scoperta nel PPP di S.Antonio, (ER BO 276, situato nel punto di intersezione delle due faglie principali sulle quali è impostato il Sistema), si accede per via più breve alla sezione più elevata dell’Inghiottitoio, mentre nel 1989, tramite la disostruzione del Cunicolo dei Nabatei (120m), sul fondo del Buco dei Buoi (ER BO 29, che si apre nell’omonima dolina, avventizia a quella della Spipola), si penetra direttamente nel Calvario e nella Condotta delle Meraviglie e di qui nei grandi ambienti dell’Inghiottitoio (Sale Trebbi, Fantasma, Palladiana, Orsoni, Caos, ecc.). Il dislivello fra essi e il piano attivo della Grotta tocca, alla Sala delle Radici, gli 80 m.
Lo sviluppo dell’Inghiottitoio (rilievo GSB-USB 1995), ammonta a 4.490 m, fino alla Crepa Orsoni, punto di raccordo sul torrente Acquafredda con la Grotta della Spipola.       
La Grotta, dopo i primi 150 m percorsi lungo il torrente, raggiunge un settore labirintico a forma di quadrilatero, con lato di 100 m, che ospita un gran numero di ampi vani, esito di crolli, collegati l’un l’altro da salti e cunicoli. Vi si possono contare più di 50 diramazioni e riconoscere distintamente almeno tre paleolivelli del torrente, posti a quote superiori allo scorrimento attuale. In destra confluiscono gli apporti derivati dalla dolina della Grotta Elena (ER BO 258), a capo di un bacino confinato in destra della Valle cieca e quelli provenienti dalla Grotta del Ragno (ER BO 142) e dalle altre cavità di M. Croara, in gran parte distrutte o fortemente danneggiate dall’attività estrattiva della cava IECME. Chiusa nei primi anni ‘80, nei precedenti decenni di esercizio essa ha causato gravi modificazioni al regime del torrente, cui ha conferito ingenti quantitativi di sedimenti ablati dal conoide dello sterile, causando cospicui interrimenti lungo il corso d’acqua e rigurgiti di piena che hanno sommerso l’Inghiottitoio fino ad un’altezza di 6 m. Il tracciato del torrente ipogeo, costituito da un ampio ma basso condotto allagato, di forma sub-ellittica, prima di raccordarsi col suo tronco inferiore, in corrispondenza della Grotta della Spipola (ER BO 5) compie un’ansa pronunciata in direzione del vallone denominato Rio dei Cavalli, che con ogni probabilità costituiva il recapito aereo dell’Acquafredda prima dell’evoluzione carsica della Valle cieca. Il percorso sotterraneo del cunicolo che unisce l’Inghiottitoio alla Spipola è interrotto da due ambienti (Sala Floriana e Sala Gabriella) ed intercetta più a valle gli apporti idrici delle cavità della Dolina della Spipola e dell’intero altopiano di Miserazzano, nonché quelli raccolti nel più ristretto bacino che scende verso il Torrente Savena, fino alla Risorgente dell’Acquafredda (ER BO 4).
Il punto di emergenza naturale dell’intero Sistema era la Risorgente dell’Acquafredda, che sversava le sue acque in destra del Torrente Savena, sezionata dalle attività estrattive del gesso. 
Le acque del torrente, in entrata, risultano compromesse dall’inquinamento antropico. Evidentemente l’impianto di depurazione delle lottizzazioni del Falgheto registra periodici malfunzionamenti, ovvero sussistono problemi di calibrazione del by pass del troppo-pieno, che sversa nell’Acquafredda. E’ infine possibile che alcuni edifici del comparto non siano connessi all’impianto o che non abbiano predisposto un’efficace separazione delle acque bianche.  
La vaste superfici impermeabilizzate dall’insediamento del Falgheto, che occupa l’intera porzione più elevata della Valle cieca dell’Acquafredda, hanno dato luogo inoltre ad un aumento del coefficiente di corrivazione delle meteoriche, che, oltre ad aver provocato i noti fenomeni di approfondimento ed assolcatura dei due recettori, causa l’incremento delle portate torbide conferite al Sistema carsico.
La cavità è protetta dal 2013.

Tutela:
Descrizione: Salvaguardia.
Tipo: Cancello
Resp. tutela: GSB-USB
Note: Frequentazione ammessa esclusivamente a Gruppi Speleologici, max 10 persone assicurate individ.te; prenotaz. con anticipo 3 sett. GSB-USB
Zona speleologica:
ZSZ - Zona Savena - Zena
Area carsica:
ER AER 3 GBO - Gessi Bolognesi
Complesso carsico:
COMPLESSO CARSICO SPIPOLA - ACQUAFREDDA
Unità geologica affiorante:
Formazione del Termina
Età:
Serravalliano sup. - Messiniano inf.
Autori del rilievo:
Gruppo Speleologico Bolognese
Sviluppo reale:
5030 m
Dislivello totale:
88 m
Mappa di inquadramento
Comune:PIANORO
Località:CROARA
Coordinate WGS84:
Latitudine:
Longitudine:
 
Coordinate ED50 / UTM Fuso 32N:
X: 0.0 m
Y: 4000000.0 m
Quota: 163 m
 
Mappa dell'ingresso della grotta
Mappa

Rilievo

Pianta

Rilievo: Pianta

Foto

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