Da Riolo Terme, procedendo per la strada provinciale che porta a Zattaglia, prima dell’abitato si imbocca la strada, a destra, che sale a Monte Mauro. In prossimità dell’edicola lignea di Santa Maria in Tiberiaco imboccando il sentiero che conduce alla sella di Ca’ Faggia si giunge, poco dopo il rudere della casa di Ca’ Monti, sulla destra, al di sotto della cima, in una piatta dolina dalla forma allungata. Alla base della parete, nascosto da fitta vegetazione, si trova l’ingresso della grotta.
La grotta si apre a quota 400 m, venne localizzata dal GSA Ravenna in data 12/01/92.
Dopo una breve e stretta discenderia si giunge ad un saltino di 4 m, le cui pareti sono ben levigate dal passaggio dell’acqua. La base è costituita da massi di frana e terra, qui un’opera di disostruzione ha aperto un contorto e stretto passaggio che porta alla stanza sottostante. In alternativa, percorrendo la grotta in direzione sud-ovest, si giunge sul secondo pozzetto di 5 m che si immette nel medesimo ambiente.
E’ la zona più ampia della grotta, trattasi di una stanza bassa, dalla forma triangolare che presenta una discreta pendenza. Segue l’inclinazione dei banconi gessosi, poiché impostata lungo l’interstrato. Sul fondo è stata aperta una discenderia che in circa 10 m di dislivello porta all’attuale fondo della grotta.
Tra il 1992 ed il 1996 il GSA Ravenna ha organizzato una trentina di uscite di disostruzione nella speranza di trovare ulteriori sviluppi. Data la quota, il posizionamento ed i segni di carsismo interni, la cavità risultava essere particolarmente interessante. A fronte delle ultime scoperte avvenute nell’Abisso Bentini, la grotta è divenuta oggetto di rinnovato interesse. Infatti le zone terminali del ramo Martina risultano essere molto vicine al fondo della Grotta a Nord di Ca’ Monti. Nel corso del 2017 è stata organizzata un’uscita in entrambe le grotte con dispositivo ARVA che avrebbe confermato una distanza di pochissimi metri. Per tale motivo il GSFa, coadiuvato dal supporto di altri gruppi della regione, ha ripreso gli scavi.