Il Catasto delle Cavità Naturali dell'Emilia Romagna raccoglie e conserva i dati di tutte le cavità naturali scoperte ed esplorate dai Gruppi Speleologici operanti sul territorio della regione. Per ogni cavità vengono raccolti il rilievo topografico con la planimetria e le sezioni, ed una scheda che riporta le informazioni legate alla sua localizzazione (coordinate geografiche, comune, località e quota), i dati speleometrici (sviluppo planimetrico, profondità), dati geologici, idrologici, archeologici ecc., la storia delle esplorazioni e una breve descrizione.
I contenuti informativi presenti in queste pagine non forniscono indicazioni sulla sicurezza dei luoghi descritti o, in generale, sulla loro accessibilità in condizioni di sicurezza. Le cavità naturali e i geositi hanno valore geoscientifico e/o paesaggistico e sono spesso accessibili solo da una utenza esperta, adeguatamente attrezzata. La visita a questi luoghi deve avvenire rivolgendosi a guide escursionistiche abilitate e si consiglia pertanto di informarsi puntualmente prima di accedervi, consapevoli dei rischi cui ci si espone. I geositi carsici, che si sviluppano in valli cieche, doline, inghiottitoi, grotte, forre ecc., per una visita richiedono ulteriori competenze specifiche, attrezzature adeguate e la presenza di Speleologi esperti. Gran parte di questi ambienti si trova all'interno di Parchi, Riserve naturali e Aree protette e quindi l'accesso è sottoposto a regolamentazione specifica. Le visite, limitate comunque a poche cavità adeguatamente attrezzate, possono essere svolte accompagnati da Guide Speleologiche riconosciute dai Parchi. Per visite che abbiano uno scopo di ricerca e studio ci si pụ avvalere degli Speleologi dei Gruppi affiliati alla Federazione Speleologica Regionale dell'Emilia-Romagna (www.fsrer.it). La Regione si solleva al proposito da qualunque responsabilità.
RA 831 - GROTTA DELLA LUCERNA
Comune:BRISIGHELLA
Località:PEDERZETO
Coordinate WGS84:
Latitudine:
Longitudine:
Coordinate ED50 / UTM Fuso 32N:
X: 0.0 m
Y: 4000000.0 m
Quota: 368.7 m
Rilievo
Pianta e sezione in tavola unica
Foto
Ingresso
Ambiente con ampi tratti scalpellati in prossimità del salone principale. Gran parte di quest’area era completamente tamponata da scarti di estrazione del lapis sepcularis
Fessura ampliata artificialmente per consentire l’estrazione del lapis specularis. Da notare le diffuse tracce di scalpellature, le tacche per l’inserimento di pioli e la presenza di una mensola
Ambiente ubicato sotto il salone principale e in origine completamente tamponato da scarti di estrazione del lapis sepcularis. Da notare la presenza di uno scivolo scalpellato e delimitato, sulla sinistra, da un muretto e da un’ansa
Pareti completamente salpellate e pedarole intagliate nel gesso. Tutto l'ambiente era completamente ostruito da scarti di escavazione
Lucerna integra con caratteri che la avvicinano alla produzione africana (prima metà IV d.C.)
Ambiente con ampi tratti scalpellati in prossimità del salone principale. Gran parte di quest’area era completamente tamponata da scarti di estrazione del lapis sepculari
Fessura ampliata artificialmente per consentire l’estrazione del lapis specularis.
Ambiente ubicato sotto il salone principale e in origine completamente tamponato da scarti di estrazione del lapis sepcularis. Da notare la presenza di uno scivolo scalpellato e delimitato, sulla sinistra, da un muretto e da un’ansa
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Ingresso
Classificazione:
Massima importanza, di rilevanza generale
Comune:BRISIGHELLA
(RA)
Località:PEDERZETO
Aggiornamento dati:
2021-11-14
Descrizione:
La Grotta della Lucerna è un inghiottitoio di origine carsica, non dissimile da altri, sparsi un po’ ovunque lungo la Vena del Gesso. È stata esplorata, rilevata e in parte svuotata dagli scarti della lavorazione mineraria, dallo Speleo GAM Mezzano a partire dal novembre 2000, data di scoperta della cavità. Da un punto di vista speleologico la grotta non ha presentato particolari problemi esplorativi, mentre lo svuotamento dei riempimenti, in gran parte di origine antropica, ha richiesto oltre un decennio di intenso lavoro, compiuto con l’assistenza degli archeologi e non ancora terminato. Il riempimento è costituito essenzialmente da scarti di escavazione spostati da un punto all’altro. Diversi ambienti, completamente tamponati da quest’unica unità stratigrafica, sono via via venuti alla luce, evidenziando nuovi aspetti della miniera. Altri vani sono ancora oggi chiusi dagli scarti dell’estrazione. Eccezionalmente non vi è però traccia del bacino esterno di drenaggio delle acque, presumibilmente scomparso assai prima che la grotta fosse adibita a cava. Oggi la cavità è interessata da scorrimento idrico soltanto nella parte interna e in occasione di piogge relativamente intense. L’ingresso della grotta è ubicato alla base della parete sud di Monte Mauro, dove ancor oggi, è possibile constatare il distacco di grossi blocchi di roccia.
Tutela:
Descrizione: Archeologico
Tipo: Cancello
Resp. tutela: Parco VGR; Sovraintendenza archeologica
Zona speleologica:
VDGMV - Gessi Monte Mauro - Monte della Volpe
Area carsica:
ER AER 4 VGR - Vena del Gesso Romagnola
Unità geologica affiorante:
Formazione Gessoso-Solfifera - Membro di Monte La Pieve