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Catasto delle cavità naturali
dell'Emilia-Romagna

Introduzione

Il Catasto delle Cavità Naturali dell'Emilia Romagna raccoglie e conserva i dati di tutte le cavità naturali scoperte ed esplorate dai Gruppi Speleologici operanti sul territorio della regione. Per ogni cavità vengono raccolti il rilievo topografico con la planimetria e le sezioni, ed una scheda che riporta le informazioni legate alla sua localizzazione (coordinate geografiche, comune, località e quota), i dati speleometrici (sviluppo planimetrico, profondità), dati geologici, idrologici, archeologici ecc., la storia delle esplorazioni e una breve descrizione.

RA 734 - BUCA ROMAGNA

Ingresso

Ingresso

Classificazione:
Massima importanza speleologica
Comune:RIOLO TERME (RA)
Località:CRIVELLARI
Aggiornamento dati:
2022-12-02
Descrizione:

Dalla strada asfaltata che attraversa l’abitato dei Crivellari si percorre a destra una carraia parzialmente incisa nel gesso per poi proseguire in direzione ovest. Incontrata una vigna, sulla sinistra, la si costeggia in direzione sud, poi si risale il canalone che si incontra al termine del coltivo. Risalito per circa 200 metri il canalone, e raggiunto un tratto pianeggiante, si nota, subito a destra del solco torrentizio, un ingresso verticale.
Si percorre il cunicolo, quasi verticale, per una decina di metri fino ad un pozzo. Alla base di questo parte una condotta che successivamente si abbassa per qualche metro fino a raggiungere un ambiente più ampio con arrivo dall’alto. Si prosegue lungo il meandro, in parte ostruito nel tratto iniziale da massi in frana, fino a raggiungere dopo alcuni brevi salti verticali un primo rivolo d’acqua e, subito dopo, un pozzetto.
Alla base di questo si nota un arrivo, ormai fossile, che, risalito, termina in una frana. Se invece si segue il rivolo verso valle, dopo aver percorso un comodo meandro e disceso un breve pozzetto, si giunge ad un bivio dove l’acqua prosegue a destra lungo una condotta percorribile con difficoltà. Per proseguire più comodamente verso il fondo è preferibile percorrere un tratto fossile verso ovest, solcato da belle erosioni. Da qui è possibile risalire due camini, ormai fossili. In uno di questi sono presenti candide concrezioni calcaree. Entrambi questi rami chiudono in frana. Proseguendo invece lungo il tratto alla base si giunge ad un altro bivio dove si incontra un piccolo rivolo d’acqua.

Ramo verso il fondo
Proseguendo lungo un comodo meandro in direzione nord est si incontra subito il torrente percorso in precedenza. In questo punto è stato scoperto un “boxwork” di sepiolite. Dopo un basso passaggio l’ambiente si fa più ampio. Anche qui le pareti ed il soffitto sono interessati da belle erosioni. A sinistra giunge un arrivo verticale che, risalito, termina, dopo alcune decine di metri, in ampi ambienti interessati da frane. Il meandro prosegue invece in direzione sud est fino ad un breve salto verticale. Subito dopo il ramo attivo prosegue con ampia curva in direzione sud ovest, ma, dopo alcune decine di metri, piuttosto fangosi, termina in un basso sifone. Per proseguire invece verso il fondo si ritorna alla base del salto dove è necessario superare una breve salita verticale. Qui il meandro è interessato soltanto da qualche sporadico stillicidio. In alcuni punti sono presenti belle colate calcaree di colore giallo-bruno provenienti da un ennesimo arrivo che subito chiude in frana. Il meandro, a tratti molto sinuoso, si può percorrere a diverse altezze, ma è preferibile proseguire in alto dove la condotta è più ampia, fino a scendere un ultimo, breve, pozzo. Qui il soffitto è interessato da grandi pendenti anti-gravitativi. La forra, ora percorsa da un rivolo d’acqua, prosegue per alcune decine di metri, fino a ritrovare il torrente proveniente dal sifone più a monte. Dopo pochi metri il corso d’acqua scompare in una condotta non percorribile che costituisce il fondo della grotta.

Ramo verso la galleria di cava
Dal bivio, proseguendo in direzione sud ovest si percorre un meandro interessato da un rivolo d’acqua che proviene da una piccola polla. Subito dopo si risale un ambiente caotico fino a raggiungere uno scivolo in forte discesa che conduce alla galleria di cava che ha intercettato la grotta, deviando il corso d’acqua proveniente dai rami più a sud. Questi si possono raggiungere dopo un breve traverso ed una risalita di alcuni metri. Poco oltre si arriva alla base di un camino ormato da concrezioni calcaree di colore bruno. In alto, si può percorrere un ramo attivo che, dopo alcuni brevi salti verticali ed una condotta orizzontale, termina in una strettoia impercorribile. Un ramo fossile, è percorribile per qualche decina di metri fino alla base di un’ennesima frana impercorribile.

Naturalmente è possibile un accesso diretto dalla galleria di cava. In questo caso, però, il camino ed il soprastante scivolo devono essere adeguatamente attrezzati.

Zona speleologica:
VDGMV - Gessi Monte Mauro - Monte della Volpe
Area carsica:
ER AER 4 VGR - Vena del Gesso Romagnola
Unità geologica affiorante:
Formazione Gessoso-Solfifera - Membro di Rio Sgarba
Età:
Messiniano
Autori del rilievo:
Gruppo Amici della Montagna
Sviluppo reale:
1249 m
Dislivello totale:
117 m
Mappa di inquadramento
Comune:RIOLO TERME
Località:CRIVELLARI
Coordinate WGS84:
Latitudine:
Longitudine:
 
Coordinate ED50 / UTM Fuso 32N:
X: 0.0 m
Y: 4000000.0 m
Quota: 300.4 m
 
Mappa dell'ingresso della grotta
Mappa

Rilievo

Pianta e sezione in tavola unica

Rilievo: Pianta e sezione in tavola unica

Foto

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